Evolution Movie, il nuovo film della climber Anna Stöhr, è finalmente online gratis dalle 14:00 di oggi sul sito di Salewa, il brand altoatesino di abbigliamento e attrezzatura da montagna. Evolution Movie film segue l’evoluzione di Anna Stöhr, che per oltre un decennio è stata la dominatrice del bouldering femminile, nel passaggio dalle competizioni in artificiale al completamento di Ali Baba, una impegnativa via multi-pitch in Francia.
Ho il senso della sfida nel sangue e volevo mettermi alla prova
Dopo aver lasciato le competizioni nel 2018 anche a causa di un brutto infortuni alla schiena, la scalatrice Anna Stöhr era alla ricerca di nuove sfide. Una, la prima, l’ha trovata ad Aiglun, nelle Alpi Marittime francesi, dove la trentunenne austriaca ha affrontato e completato Ali Baba (8 tiri, 250 metri, grado 8a+). Il film Evolution racconta il viaggio personale che ha portato una due volte campionessa mondiale di bouldering da un estremo all’altro dell’arrampicata, lasciando le competizioni in artificiale per abbracciare la libertà, la necessaria determinazione e i ritmi caratteristici delle grandi pareti di arrampicata alpina.
Ogni giorno in cui tornavo alla parete mi sentivo più sicura
Mettere alla prova i propri limiti, sia fisici sia mentali, è qualcosa con cui Anna Stöhr ha fatto i conti fin da ragazzina. Ma la trasformazione di questa scalatrice inizia nella estate del 2018 ed è qualcosa di completamente nuovo anche per lei: dopo quindici anni di agonismo nel bouldering, dove ha raggiunto la vetta della scena internazionale, dominando le competizioni con due titoli mondiali, quattro coppe del mondo, due titoli europei, e innumerevoli podi, anche per i postumi di un infortunio alla schiena, Anna annuncia il suo ritiro.
Ho sottovalutato quanto la paura potesse limitarmi su una parete come Ali Baba
Durante il film l’atleta Salewa ricorda un episodio di alcuni anni fa, durate un climbing trip in Sardegna. A quell’epoca stava cominciando a meditare sulla sua evoluzione come scalatrice e aveva affrontato le sfide caratteristiche delle vie lunghe: “Ero impressionata da quelle pareti e volevo scoprire se ero in grado di scalarle. Avevo fiducia nelle mie abilità atletiche, ma avevo anche grande rispetto per l’altezza e l’esposizione di queste gigantesche pareti di roccia. Le mie abilità mentali, che ero così brava a usare durante le competizioni, sembravano inutili mentre dondolavo a 100 metri di altezza dal suolo… In quel momento mi diedi l’obiettivo di diventare una scalatrice più versatile.”
Scalare una parete intera regala una bellissima sensazione. Mi rende molto felice e, allo stesso tempo, mi terrorizza
Insieme al suo compagno, lo scalatore professionista Kilian Fischhuber, si è dedicata a questa sfida cercando nuovi progetti al di fuori delle palestre di arrampicata. Affrontare una via impegnativa come Ali Baba, e riuscire finalmente a completarla, rappresenta un punto di svolta nella vita di Anna. Stava affrontando un nuovo terreno sotto ogni aspetto, passando dai brevi e intensi problemi di bouldering alle lunghe vie verticali di arrampicata alpina. È riuscita a superare la sfida con sè stessa, oltre che con la parete? Il film Evolution mostra in modo emozionante come Anna Stöhr, una climber di livello mondiale, abbia lasciato la propria comfort zone per affrontare le sue paure in una diversa dimensione dell’arrampicata.
Quando arrampico in parete mi piace essere da sola, nel silenzio
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