Dalll’estate 2020 c’è una nuova via ferrata al Campanile Colesei tra le Dolomiti di Sesto, che sta già diventando un culto fra gli alpinisti. A inizio estate la Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime ha completato la via ferrata sul Campanile Colesei, che porta alla cima conosciuta dalle persone del posto anche come “Achter” (la cima “otto”) della Meridiana di Sesto. Avere padronanza dei fondamentali dell’arrampicata e non soffrire di vertigini sono i presupposti necessari per intraprendere la via ferrata esposta attraverso il Campanile Colesei nel mezzo delle Dolomiti, patrimonio mondiale UNESCO.
Dove si trova la via ferrata al Campanile Colesei
Sulla Croda Sora i Colesei si sperimenta la storia dal vivo. Qui, durante la Prima guerra mondiale correva la linea del fronte lungo cui gli Alpini e i Kaiserjäger si fronteggiarono in un’estenuante guerra di posizione. In questa zona nei tre anni di accaniti combattimenti il fronte si spostò di poco attorno al Passo di Monte Croce di Comelico. Nel corso della Seconda guerra mondiale fu Benito Mussolini a far costruire qui, a scopo difensivo, una parte del Vallo alpino. Sorse così la cosiddetta “linea non mi fido” – nonostante il “Patto d’Acciaio” il dittatore italiano voleva infatti essere preparato in caso di un attacco da parte del suo alleato Adolf Hitler.
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Come si arriva al Campanile Colisei
Da poco, accanto alla via normale, c’è anche un’attraente via ferrata che sale sul Campanile Colesei. La via ferrata – dedicata a Bepi Martini e a Much Happacher, leggendaria guida alpina e pioniere del turismo di Sesto – ha tutti i requisiti per diventare una “classica” dolomitica. Ma prima che inizi il piacere della ferrata, bisogna arrivare al punto di partenza.
Partendo dal Passo di Monte Croce nel giro di un’ora e mezza circa si raggiunge un piccolo canalone detritico. “Il primo tratto della via ferrata, dove l’uso del set da ferrata è imprescindibile, inizia con un grado di difficoltà C. Anche dopo la ferrata rimane impegnativa (C/D) e soltanto nel secondo terzo si passa a un terreno più semplice”, spiega Christian Sordo. Il direttore della Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime, lui stesso guida alpina, consiglia di affrontare la cima del Campanile Colesei in senso orario.
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Una vista sulle Dolomiti Orientali e sulla Val Comelico
Dalla fine della ferrata un sentiero conduce a ovest. Dopo una breve salita si raggiunge anche la Croda Sora i Colesei a 2371 metri di altitudine, una fatica ripagata da una vista leggendaria sulle Dolomiti Orientali e sulla Val Comelico. La discesa attraverso la forcella Colesei riporta al Passo di Monte Croce. In alternativa è possibile scendere passando per il rifugio Sala. Questo tragitto è consigliato particolarmente in primavera, quando c’è ancora della neve rimasta dall’inverno.
Un curioso dettaglio a margine: la Croda Sora i Colesei, che in passato era percorsa dai contrabbandieri e serviva ai cacciatori e ai bracconieri del posto come accesso nascosto alle riserve di caccia vicine, è conosciuta – soprattutto dalla popolazione più anziana – come ottava cima della Meridiana di Sesto. La nuova e spettacolare via ferrata della Scuola di Alpinismo Sesto Tre Cime mette in luce questa cima finora un po’ trascurata. In altre parole: la cima “otto”, prima vetta della popolare Meridiana di Sesto, riceve finalmente l’attenzione che si merita da tempo.
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