Sulle montagne attorno a Lecco, esiste da sempre una grande tradizione di camminatori, arrampicatori e frequentatori delle vie ferrate, quest’ultima, una predisposizione sicuramente favorita dalla conformazione del territorio, ma forse anche dalla antica vocazione metalmeccanica di questa zona. Fatto sta che nel raggio di pochi chilometri i percorsi attrezzati con cavi d’acciaio, catene, scalette, pioli e ponti tibetani si sono guadagnati una grande fama e sono molti i frequentatori che possono spaziare tra il Resegone e i Corni di Canzo, tra la Corna di Medale e lo Zuccone Campelli scegliendo tra vie ferrate di differente lunghezza e difficoltà.
Le Vie Ferrate del Lecchese
Con i lavori di manutenzione e riqualificazione che sono durati quasi un anno, e con la costante opera di controllo dei volontari del Gruppo Alpinistico Gamma, questi percorsi sono percorribili con rinnovata sicurezza, anche se, come tutte le attività in montagna, è richiesta una adeguata preparazione e attrezzatura. Per tutte le vie ferrate, va sempre verificato al momento, sul posto, se la via è aperta e praticabile, perché possono essere ordinate chiusure, più o meno temporanee, dovute a frane o altro.
Inoltre, le vie ferrate richiedono un’attenzione particolare al meteo e sono assolutamente da evitare se esiste una minaccia di temporali. Chi non avesse esperienza di vie ferrate e arrampicata, è bene che non improvvisi un pericoloso “fai da te”; molto meglio avvicinarsi a questi emozionanti percorsi rivolgendosi alle Guide Alpine per un accompagnamento o frequentare i corsi del Club Alpino Italiano.
Da quali pareti iniziare
In ogni caso, ovviamente, conviene partire dalle meno difficili e più corte come la Centenario o la Franco Silvano entrambe al Resegone. In tema di scala delle difficoltà, le ferrate del lecchese si suddividono in Poco difficili, Difficili e Molto difficili. Le più impegnative, per difficoltà, impegno fisico richiesto e lunghezza, sono la Gamma 2 al Resegone, con 30 minuti di avvicinamento e un dislivello della ferrata di 600 metri, e la ferrata dello Zucco Pesciola che richiede circa 3 ore, e che si raggiunge facilmente dai Piani di Bobbio.
Si contano poi altre 6 ferrate, tutte classificate Difficili: la Gamma 1 al Resegone, la Medale alla Corna di Medale, la Simone Contessi al Monte Due Mani, la Mario Minonzio allo Zucco Campelli e infine la Venticinquennale e la 30°OSA Corno Rat, entrambe ai Corni di Canzo.
La Gamma 1 con Rock Experience
Sono stati molti i partner, pubblici e privati, che hanno contribuito alla manutenzione e riqualificazione delle vie ferrate del lecchese, tra questi, la giovane azienda Rock Experience – nata a Lecco e ora presente in numerosi negozi in tutta Italia – che si è impegnata in modo particolare a promuovere questi straordinari ed emozionanti percorsi, vere “esperienze sulla roccia”, invitando un gruppo di giornalisti a provare di persona la Gamma 1, una delle ferrate più belle, esposta e panoramica.
Con abbigliamento e attrezzatura dell’azienda – ricordiamo che per percorrere questi itinerari è indispensabile un abbigliamento adatto e soprattutto il kit da ferrata composto da casco, imbracatura e dissipatore – si è potuto provare in sicurezza lo spettacolare percorso, e verificare “in ambiente” l’affidabilità dell’abbigliamento, in particolare dei capi confortevoli, perfettamente traspiranti ed eco sostenibili della linea di abbigliamento 99% Ecofriendly RE, realizzata al 100% con materiali derivanti dal recupero di bottiglie PET o da scarti di produzione.
Per una panoramica completa dei percorsi, il sito di riferimento è www.ferrate365.it che riporta tutte le informazioni necessarie relative ad oltre 400 vie ferrate.
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