La prima volta su una via ferrata può spaventare un po’ anche chi è abituato ad andare in montagna ma non ha mai avuto esperienze precedenti con la verticalità, come per esempio l’arrampicata. Tuttavia le vie ferrate sono il passaggio più naturale e immediato tra la montagna vissuta in modo escursionistico lungo i sentieri e quella vissuta in parete e, benché non richieda competenze alpinistiche in senso stretto, ci sono tuttavia alcune cose basilari da sapere prima di avventurarsi lungo una via ferrata.
Prima volta su una via ferrata: le cose importanti da sapere
Una via ferrata è un percorso su una parete o all’interno di un canyon predisposto con strutture e attrezzature artificiali per facilitarne l’accesso e garantirne la sicurezza. Si tratta di un’attività di tipo appunto escursionistico e alpinistico che prevede l’uso di cavi d’acciaio, staffe e scalette metalliche e talvolta ponti sospesi senza i quali, per la progressione, sarebbero necessarie tecniche e competenze di tipo alpinistico. Per utilizzare le strutture artificiali che permettono la progressione in parete è necessario dotarsi di un kit specifico da via ferrata costituito da alcuni dispositivi tecnici che garantiscono la sicurezza lungo il percorso.
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Una via ferrata è difficile?
Dipende, come sempre quando si tratta di attività nella natura. In linea generale una via ferrata non richiede di conoscere le tecniche dell’alpinismo o dell’arrampicata in parete, tuttavia possono esserci alcune difficoltà dovute alla lunghezza del percorso, e quindi all’impegno fisico richiesto per completarlo, alla verticalità, nel senso di dislivelli da superare su pareti a strapiombo, e all’esposizione, cioè alla capacità di tollerare il vuoto sotto di sé.
In linea generale una via ferrata considerata facile dura circa 1 ora e mezza e prevede solo pochi e brevi passaggi davvero verticali o esposti. Più è lunga una via ferrata, più sono frequenti e lunghi i passaggi verticali ed esposti, e più è considerato difficile il percorso.
Michele Dalla Palma, nel suo libro “Vie ferrate. Storia, tecnica, materiali e segreti” (Hoepli, 2013, 21 euro) ha così classificato la difficoltà delle vie ferrate
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- F = Facile: ferrata poco esposta e poco impegnativa, per lunghi tratti su sentiero;
- MD = Media difficoltà (o, equivalentemente, Abbastanza Difficile): ferrata lunga ed esposta, ma sempre facilitata dall’attrezzatura artificiale;
- D = Difficile: ferrata con qualche breve strapiombo e con alcuni passaggi atletici;
- TD = Molto Difficile: ferrata con numerosi passaggi atletici e tecnici, richiede mancanza di vertigini e forza nelle braccia;
- ED = Estremamente Difficile: a volte riferito ad un solo passaggio che impegna al massimo l’escursionista, con segnale di pericolo che precede il passaggio difficile.
Serve attrezzatura specifica per fare una via ferrata?
Sì, assolutamente: esistono dei kit specifici per via ferrata composti da un imbrago e da un set a forma di Y composto di cavi o fettucce elastiche, moschettoni specifici e dissipatore. Indispensabile è anche un casco specifico da arrampicata.
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Si può fare da soli una via ferrata per la prima volta?
Nulla lo vieta, ma è sconsigliabile: se non si sa come usare il kit da via ferrata, se non si conoscono le proprie reazioni alla verticalità e all’esposizione e se si hanno dubbi sulla propria preparazione fisica è consigliato fare una via ferrata per la prima volta in compagnia di qualcuno che abbia un minimo di esperienza in questo genere di percorsi in montagna. Ciò non significa che sia obbligatoria la presenza di una guida alpina, per quanto siano le figure più adatte e raccomandate per accompagnare un principiante in questo genere di attività nonché le uniche figure professionali abilitate per legge, ma quantomeno la presenza di un compagno o compagna con esperienza di vie ferrate è consigliata più che caldamente.
In alternativa ci sono associazioni outdoor che organizzano escursioni su vie ferrate di gruppo e a pagamento, normalmente specificando il grado di difficoltà che si andrà ad affrontare: in questo caso è bene verificare che si tratti di guide alpine con formazione certificata, ed evitare di affidare la propria sicurezza a forme di abusivismo.
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Esistono corsi per le vie ferrate?
Sì, alcune sezioni del CAI e alcune associazioni di guide alpine organizzano anche corsi per le vie ferrate che possono risultare utili come inquadramento generale per un principiante. Non si tratta di corsi d’arrampicata e non si tratta di corsi d’alpinismo, poi come sempre la valutazione è soggettiva e dipende dalle proprie aspettative e dall’impostazione del corso da parte dei docenti. Senza dubbio possono spiegare come utilizzare le attrezzature nella progressione e per la la sicurezza e chiarire alcune regole comportamentali da adottare.
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Quali pericoli si corrono su una via ferrata?
Esclusi i rischi che si corrono non utilizzando nel modo corretto l’attrezzatura e le strutture artificiali, i pericoli sono essenzialmente legati al meteo, allo stato di manutenzione delle strutture per la progressione e alla caduta di sassi e detriti.
Il meteo, come sempre in montagna, è un fattore da considerare con attenzione prima di ogni escursione. Soprattutto in primavera o estate, a seconda delle zone, la possibilità di temporali con fulmini è elevata e le strutture metalliche come cavi e pioli costituiscono degli eccellenti parafulmini, con il rischio di scariche anche letali.
Lo stato di manutenzione delle strutture è una variabile da considerare ma poco preventivabile: in linea generale ci si può aspettare strutture deteriorate appena dopo l’inverno, quando neve, ghiaccio o acqua possono aver procurato danni e la manutenzione non è stata possibile.
La caduta di sassi e detriti dipende invece dal comportamento degli escursionisti in ferrata e dal naturale sgretolamento della roccia: per questo è necessario l’uso del casco e osservare alcune regole di base nella progressione
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