Stefi Troguet, l’alpinista con il rossetto rosso, dopo il Manaslu, suo secondo Ottomila nonché ottava montagna più alta del mondo, punta a raggiungere tutti i 14 Ottomila del mondo senza ossigeno artificiale.
Stefi Troguet e il primo Ottomila: il Nanga Parbat
La sua prima sfida è stata il Nanga Parbat, un’esperienza totalmente diversa rispetto al Manaslu, dato che “in Pakistan c’erano solo 4 o 5 team mentre in Nepal il campo base era praticamente una città”, dice la giovane andorrana. Inoltre racconta che questa nuova avventura le è servita “ad aprire gli occhi ed essere più cosciente sul mondo in cui viviamo. È stato un modo molto diverso di vivere questo sport e la montagna, visto che c’erano quasi 800 persone che cercavano di raggiungere la cima con l’ossigeno”. Bisogna considerare che la vetta del Manaslu è uno dei posti di montagna più frequentati da alpinisti che intendono fare la cima dell’Everest, visto che le condizioni sono molto simili. Ha potuto vedere con i suoi occhi le famose immagini della gente in fila per raggiungere i diversi campi base.
Stefi Troguet, l’alpinista con il rossetto rosso, e la vetta del Manaslu
L’alpinista di Andorra, Spagna, spiega di aver avuto momenti duri in Nepal, ma di aver sempre avuto chiaro il suo obiettivo e che dopo tutto l’allenamento sapeva che avrebbe continuato a lottare per raggiungere la cima. Tuttavia di questa ultima esperienza Stefi racconta di essersi sentita molto bene fisicamente, cosa che le dà motivazione nel continuare ad allenarsi e a dare il massimo. Oltre a queste cime raggiunte Stefi continuerà con le sue imprese anche nel prossimo anno, da Maggio e Giugno del 2020 sempre con indosso il suo rossetto rosso che ormai è diventato un suo tratto distintivo: «Vuole semplicemente esprimere il mio essere donna ed essere qui, anche in cima ad un 8.000. Fino all’inizio dell’Ottocento non era possibile per le donne scalare le montagne e quelle che lo facevano erano contro le regole. Hanno dovuto lottare molto per affermarsi. E ora sono davvero molto contenta perché trovi ragazze in montagna un po’ ovunque e lo trovo molto importante: sono contenta di essere una di quelle».
Ferrino accanto a Stefi Troguet
Ferrino, azienda specializzata in accessori sportivi per l’outdoor, ha voluto sostenerla in questa avventura così importante, fornendole tutto il materiale necessario affinché potesse raggiungere il suo obiettivo: raggiungere la cima nelle migliori condizioni. Ferrino le ha fornito i suoi prodotti d’avanguardia durante la sua impresa, come ad esempio lo zaino Radical 80+10, il sacco a pelo Revolution 1200 WTS e il piumino da spedizione fatto su misura.
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