C’è un giorno dell’anno a Trieste dove il mare scompare. Non è un fenomeno naturale o una delle tante bizzarrie che il nostro mondo ci ha abituato a vivere negli ultimi anni, è un fatto che accade con regolarità da molti anni e ogni anno è sempre più spettacolare. Il mare davanti a Trieste scompare perché riempito dalle migliaia di vele della Barcolana. La regata, giunta alla sua 49.ma edizione, punta quest’anno a toccare il record dei 2000 iscritti e a pochi giorni dall’evento, in programma domenica 8 ottobre, i numeri sono più che convincenti.
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Nella prima edizione 51 barche, oggi migliaia
La Barcolana è una storica regata nata alla fine degli anni 60 ed è nota appunto per essere una delle regate più affollate del mondo. Alla sua prima edizione parteciparono 51 barche, ma già l’anno successivo il numero era cresciuto e ogni edizione vedeva crescere il numero dei partecipanti, fino all’attuale record stabilito nel 2001 con 1968 imbarcazioni iscritte. Una regata unica dove su una singola linea di partenza si ritrovano a gareggiare fianco a fianco velisti professionisti e semplici appassionati, su imbarcazioni di varie dimensioni che vengono suddivise in categorie a seconda della lunghezza fuori tutto.
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Dieci giorni di festa del mare
La Barcolana è ormai diventata un evento nell’evento e la città di Trieste per una settimana viene totalmente coinvolta in una serie di appuntamenti che accompagnano turisti, velisti e appassionati fino alla “meta finale” in programma solitamente nella seconda domenica di ottobre. Dieci giorni, 347 eventi tra mare, villaggio e città. Il tutto prende il via ufficialmente con l’alzabandiera nella sede della Società Velica di Barcola e Grignano, luogo in cui è nata la Barcolana.
Una Barcolana in realtà virtuale
Se la regata domenicale è l’evento clou, nei giorni precedenti si susseguono gare di ogni tipo come la Barcolana Young, con oltre 320 velisti della classe Optimist ai quali, come ogni anno, spetta il compito di aprire la serie di regate, ma anche gare di nuoto, sfide in stile remiero. Curioso e affascinante anche il progetto ‘Navigazioni’ , evento che consente di sperimentare l’emozione della navigazione a bordo di uno scafo di Coppa America o nel Golfo di Trieste stando comodamente seduti su una poltrona girevole all’interno di una ‘Virtual Room’ e indossando i visori per la realtà virtuale.
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In acqua l’eccellenza italiana
Come ogni seconda domenica di ottobre il mare davanti a Trieste scomparirà per lasciare spazio alle migliaia di vele che solcheranno le acque del golfo per aggiudicarsi l’ambito trofeo che nel 2016 è stato conquistato da Alfa Romeo e dal suo skipper Furio Benussi, che quest’anno, nel ruolo di defender, solcherà il mare triestino su “Spirit of Portopiccolo”, un’imbarcazione di 87 piedi.
Tra i moltissimi partecipanti anche Black Arrow e Mataran, i due ICE 33 del cantiere nautico Ice Yachts che si sono classificate 1° e 2° della loro categoria (OPEN-L-LIBERA3) alla 46° edizione del Trofeo Bernetti, svoltosi domenica 1 ottobre proprio a Trieste. Ice Yachts, cantiere di Marco Malgara, situato a Salvirola, nel cuore della pianura padana, è l’unico nel panorama italiano che produce tutto in casa, un po’ come gli illustri vicini Ferrari e Lamborghini a cui l’azienda piace paragonarsi, un’arma vincente che tanto piace ai clienti che accorrono da ogni angolo del mondo, dal Messico a Hong Kong. Le sue barche, dall’ICE 33, al 52 e 52R, fino al 60 (prossimo al varo), al 100 piedi e all’ultimo nato il CAT 61, sono tutte frutto di una lavorazione “artigianale”, dalla progettazione alla falegnameria degli interni, all’utilizzo di materiali compositi e tecnologie d’avanguardia.
Migliaia di splendide imbarcazioni solcheranno il mare e una grande festa della vela è pronta ad andare in scena.
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Photo credits: bluplanettimes.com, barcolana.it, iceyachts.it
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