La City Bike è la tipica bicicletta da città, probabilmente il modello di bici più diffuso in assoluto al mondo. In Italia è molto usata nei piccoli centri e anche nelle medie cittadine di pianura per tutti i brevi spostamenti quotidiani ma – dopo l’Emergenza Coronavirus – è diventata una soluzione alla mobilità urbana anche nelle grandi città e nelle metropoli. Non a caso tutte le grandi città italiane stanno pensando ad aumentare la diffusione di piste ciclabili o corsie mobili destinate alle biciclette. Tuttavia scegliere una bici da città non è così semplice come sembra: una City Bike può costare da poche centinaia di euro ad alcune migliaia e non è facile valutarne le caratteristiche in rapporto al prezzo. Caratteristiche che sono essenzialmente queste 7:
- Telaio e dimensioni
- Ruote: dimensioni e tipo di pneumatici
- Con i cambi o monomarcia?
- Manubrio
- Ammortizzatori sì o no?
- Freni
- Accessori indispensabili: parafanghi e luci
City Bike: 7 consigli per comprare la bicicletta da città
In generale vale sempre il consiglio di considerare l’uso che se ne vuole fare: solo brevi spostamenti in città? Casa – lavoro per molti km (e per molti km su una City Bike si può ragionare oltre i 10 per la sola andata)? Anche qualche passeggiata sulle piste ciclabili fuori porta nel weekend? Occorre trasportare anche figli, spesa, borse per l’ufficio? Si devono affrontare tratti con fondo sconnesso come pavé o sampietrini? C’è la possibilità di parcheggiarla in un luogo sicuro e al chiuso oppure si dovrà portarla in casa? Si faranno solo tragitti pianeggianti o si dovranno anche affrontare salite? Una volta che si avrà un’idea generale abbastanza precisa dell’uso che si farà della bici e del budget che si può spendere, allora si può ragionare sulle singole caratteristiche della City Bike. A cominciare dal telaio.
Quale telaio per una City Bike?
Dal telaio di una bici dipende principalmente l’assetto di guida. Estremizzando il concetto: tra una bici da corsa e una pieghevole il modo in cui ci si siede in sella e si guida la bici è profondamente diverso proprio in virtù della tipologia di telaio. Il telaio di una City Bike è ovviamente pensato per essere comodo e consentire una guida rilassata e sicura in città, districandosi nel traffico ma anche filando nei lunghi tratti ciclabili. Tuttavia le cose non sono così semplici, perché esistono 3 tipi di telaio per una City Bike:
- Telaio Diamante
- Telaio Rondine (o Step Through)
- Telaio Mixte
In pratica, e semplificando molto:
– il telaio Diamante è quello classico a due triangoli, che si vede nelle bici da corsa o nelle MTB, con il tubo superiore orizzontale o solo leggermente inclinato verso il tubo verticale (quello della sella). Tipicamente una City Bike con telaio Diamante è una bici da città da uomo, che poi si distingue per il tipo di manubrio, di sella e di altre componenti.
– il telaio Rondine è quello in cui il tubo superiore esegue una profonda curva verso il basso, come una specie di pipa, andando a saldarsi al tubo verticale appena sopra il movimento centrale (è dove si agganciano i pedali e tutta la trasmissione). Una City Bike con telaio Rondine è tipicamente una bici da città da donna, che facilita la salita in sella con qualunque abbigliamento, gonna compresa, e consente anche facilmente di arrestarsi piedi a terra, per esempio agli stop o ai semafori.
– il telaio Mixte infine è la via di mezzo tra Diamante e Rondine, un ibrido con il tubo superiore marcatamente inclinato fino a metà del tubo verticale. Una City Bike con telaio Mixte è una bici da città unisex, spesso la preferita se la devono usare sia lui che lei.
Una volta capita la geometria dei diversi telai per City Bike c’è da prendere in considerazione la taglia della bicicletta. Sì, anche le City Bike sono vendute in base alle taglie, che dipendono dall’altezza di chi la deve guidare. Se si parla di bici da corsa o di MTB sulla questione delle misure del telaio rispetto al ciclista si apre un mondo di considerazioni legate alla biomeccanica che abbiamo provato a riassumere qui. Nel caso delle City Bike il discorso è molto più semplice. Benché non uniformi tra i diversi marchi, anche le bici da città hanno le taglie che dipendono dall’altezza, ed è una cosa di cui tener conto se si acquista la bici online (normalmente ogni marca ha una propria tabella con la corrispondenza tra taglia e altezza, sia da uomo che da donna).
Con il telaio della City Bike siamo a posto? No, perché non meno importante è il materiale. Semplificando molto il telaio di una bicicletta può essere in acciaio, in alluminio o in carbonio, e questo a grandi linee vale anche per le City Bike:
– il telaio in acciaio è sicuramente il più pesante e spesso anche il più economico, normalmente per i modelli di primo prezzo. Nelle bici da corsa e nelle MTB è praticamente scomparso ma per una City Bike ha ancora i suoi vantaggi, in primis il fatto che “vibra” decisamente meno. Ovviamente pesa anche di più, e ogni etto o chilo in più da portare in giro è tutto sforzo in più per gambe e polmoni. Per brevi tragitti in una città di pianura non è così importante, ma se si tratta di attraversare una metropoli da parte a parte (a Milano son circa 25 km, a Roma anche 35…) il peso si farà sentire.
– il telaio in alluminio è ragionevolmente il più diffuso, è abbastanza leggero anche se si tratta di sollevare la bici, è resistente nel tempo e agli urti (nel caso cadesse la bici, per esempio) e si trova anche sui modelli economici.
– il telaio in carbonio è il più leggero e il più costoso di tutti, e si trova sui modelli di fascia alta e prezzo elevato. Sulle bici da corsa e sulle MTB è ormai lo standard per i modelli di qualità e più performanti, per una City Bike può essere un bel lusso in termini di leggerezza, tenendo però conto che il carbonio è molto “scorbutico” sui fondi dissestati (appunto pavé e sampietrini) e anche molto delicato (se la bici cade il rischio di rotture, anche nascoste e non visibili, è molto alto). Pregi e difetti del carbonio li abbiamo sviscerati in questo articolo.
City Bike: diametro ruota e tipo di pneumatici
Il diametro della ruota in una bicicletta determina sostanzialmente la scorrevolezza: semplificando molto, a parità di rapporto e pedalata, una ruota con un diametro maggiore farà più strada. Però, se per le MTB c’è un ampio dibattito tra 26″, 27,5″ e 29″, per le City Bike lo standard è sostanzialmente quello dei 28″ (o 700X se si ragiona in misure francesi). 28″ è una diametro che permette una buona velocità e anche una buona sicurezza, in particolare se si tratta di superare ostacoli come rotaie del tram, cordoli, etc. Se è molto difficile trovare ruote più grandi su una City Bike, non è invece impossibile trovarne da 26″, che sono lo standard per le vecchie MTB e spesso si trovano sulle bici da ragazzo.
Ma ancor più del diametro del cerchio ciò che conta in una City Bike è il tipo di pneumatici, ovvero larghezza e altezza: tendenzialmente non sono caratteristiche che si possono scegliere su una bicicletta da città, tuttavia una spalla del copertone più alta è garanzia di comfort e protezione dalle vibrazioni (a scapito un po’ della velocità) e normalmente la larghezza è di circa 1.5″ (tenendo conto che 1″ sono le bici da corsa, 2″ le MTB). Un copertone più largo significa sostanzialmente maggior “presa” sull’asfalto, e quindi maggior sicurezza in condizioni critiche come di asfalto bagnato per pioggia o attraversamento di binari.
Bici da città con i cambi o monomarcia?
Oggi sembra che non si possa comprare una bici senza marce, eppure per decenni lo standard delle bici di uso quotidiano è stato quello monomarcia, o single speed come si dice adesso. Ma serve davvero avere il cambio su una City Bike? Dipende. Partiamo dal presupposto che il cambio su una bici è una componente delicata che necessita di manutenzione regolare, che se se mal utilizzato è soggetto a rotture e che – seppur di poco – aumenta il peso complessivo della bici. La domanda a questo punto è: si devono affrontare salite tali da necessitare di un cambio agile? Perché questa è l’unica ragione per avere le marce su una bicicletta, altrimenti per muoversi in città, scattare ai semafori, superare altri ciclisti, filare sui vialoni, trasportare figli o spesa, va benissimo anche una single speed. Il che significa anche risparmiare sul prezzo.
Manubrio di una City Bike
Dal manubrio di una City Bike dipende l’assetto di guida, cioè la comodità in sella. Tendenzialmente su una bici da città si trovano manubri abbastanza alti e ricurvi da consentire una postura eretta e gradevole, e il consiglio è comunque e sempre quello di provare a sedersi sulla bici prima di acquistarla (e magari fare anche un giro di prova). Tuttavia un altro buon consiglio è quello di tenere a mente che il manubrio si può cambiare facilmente, che ogni bravo ciclista è in grado di farlo, e che un manubrio non costa una cifra blu. Per cui, se il dubbio circa una bicicletta è solo sul manubrio, è bene parlarne con il negoziante (o con il proprio ciclista di fiducia).
Una bici da città deve avere gli ammortizzatori?
Discorso analogo a quello per il cambio: oggi sembra che una bici non possa non avere almeno gli ammortizzatori davanti, ma per decenni le bici da città, da uomo e da donna, hanno avuto la classica forcella senza sospensioni. Si potrebbe essere tentati di preferire una City Bike con gli ammortizzatori in virtù di un maggior confort (e qui si dovrebbe aprire il capitolo su quali ammortizzatori preferire, tra molla, aria o olio).
Ma bisogna anche tener presente che gli ammortizzatori su una bici sono tutto peso in più da portare in giro e che tra le altre cose comportano anche una certa dispersione della forza applicata. Cioè rischiano di far fare più fatica, detto molto semplicemente.
Quali freni per una bicicletta da passeggio
Quali freni per una bicicletta da passeggio? Sostanzialmente la scelta è tra due opzioni: i tradizionali freni a pattini (quelli con i gommini che mordono il cerchione) o i moderni freni a disco. abbiamo già trattato nel dettaglio i pro e contro dei due sistemi parlando di MTB, e le considerazioni per una City Bike sono identiche: si possono leggere qui.
City Bike: gli accessori indispensabili
Alcuni accessori indispensabili sono in realtà obbligatori per legge: luce davanti bianca, luce posteriore rossa di sicurezza, avvisatore acustico, cioè campanello, sono prescritti dal Codice della Strada (qui tutte le norme da conoscere bene). Poi indispensabili sono i parafanghi e il carter o copricatena: nessuno vuole arrivare in ufficio o a casa con la giacca sporca di fango o i pantaloni macchiati di olio. Infine è bene verificare se c’è l’attacco per il portapacchi posteriore, sul quale può aver senso agganciare delle borse per trasportare comodamente computer, documenti per l’ufficio, e altri oggetti d’emergenza come una mantella impermeabile, la pompa o il riparatore veloce in caso di foratura, il lucchetto e quant’altro possa servire.
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