Ci sono posti nel mondo dove puoi parcheggiare una MTB elettrica da 5K/euro fuori dal ristorante ed essere sicuro che nessuno te la ruberà. Poi ci sono posti, come il nostro Paese, dove anche un pezzo di ferro di 25 anni con sotto due ruote consumate attira l’occhio lungo di qualcuno. E quindi si presenta il problema di come legare la bici per non farsela rubare. Anche perché la loro difficile tracciabilità (sì, alcuni modelli sono rintracciabili, ma la maggior parte no) rende poi difficile recuperare il mezzo, valore economico o affettivo che abbia.
Come legare la bicicletta per non farsela rubare
Vediamo allora gli errori da non commettere quando si lascia la bici parcheggiata e i consigli per legare la bicicletta per non farsela rubare.
Cercare un palo
La cosa più semplice da fare, soprattutto in città, è cercare un palo, come quelli dei cartelli segnalatori stradali, o uno di quei dissuasori di parcheggio a U rovesciata. Attenzione però a non fidarsi troppo: pali e dissuasori si possono facilmente sfilare se sono stati smossi in precedenza, quindi prima di lasciare la bici incustodita per tutta la notte è bene controllare che il tutto sia ben ancorato per terra.
Fare attenzione alla rastrelliere
Le rastrelliere sono fatte apposta per parcheggiare le biciclette, e per farsele rubare. L’errore più comune? Assicurare con la catena la ruota anteriore lasciando svincolato tutto il resto. Basta allentare il mozzo per portare via telaio e ruota posteriore, che tanto una ruota davanti la si trova prima o poi. Nel caso in cui non ci siano alternative e si abbia una sola catena, molto meglio legare la bici per la ruota posteriore che, almeno in presenza di pignoni e cambio, è sempre complicata da sfilare e almeno qualcuno si insospettirebbe vedendo armeggiare intorno alla vostra bicicletta.
Non legare la bici ai pali aperti in alto
Potete anche assicurare il triangolo centrale, composto da tubo orizzontale, tubo piantone e tubo obliquo, al lucchetto e al palo. Ma se il palo è verticale e aperto in alto è un attimo sfilare il tutto e andarsene pedalando sui pedali.
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Non legare la bici dalla sella o dal manubrio
È il corollario del teorema della rastrelliera: legare una bici incatenandola per la sella è una istigazione a delinquere perché basta allentare il tubo sella, sfilare la catena lasciandola beffardamente al suo posto, e saltare di nuovo in sella con una bici nuova (rubata). Idem per il manubrio, per quando serva almeno una chiave a brugola, ma non ci vuole poi molto tempo a sfilare il tutto.
Scegliere con cura tra lucchetti, catene e cavi
Lucchetti, catene, cavi e U-Lock sono i dispositivi di sicurezza usati per non farsi rubare la bicicletta ma quando si deve decidere qualche usare bisogna considerare che il sistema sicuro al 100% non c’è. Probabilmente c’è un sistema molto sicuro per le proprie abitudini ed esigenze, ed è quello da preferire.
Il sistema probabilmente più sicuro è l’U-Lock, quei lucchettoni a forma di U che si aprono e chiudono a chiave. Attenzione però: deve essere sì abbastanza grande da poter abbracciare palo e bici, ma non troppo da permettere al malintenzionato di farci leva all’interno per spezzarlo, magari con un piede di porco.
I cavi ricoperti di gomma e con un lucchetto, a chiave o a combinazione, sono paradossalmente i meno sicuri perché i più facili da tagliare con un tronchese appena professionale: se proprio li si preferisce per questioni pratiche (si arrotolano sotto la sella, non graffiano la bici, si pulisono facilmente) è sempre bene usarne almeno 2 in combinazione, per aumentare il tempo del lavoro necessario a tranciarli per rubare la bici.
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