Cos’è una e-bike?

Partiamo da qualche dato: nel 2012 in Europa sono state vendute 20 milioni di biciclette, segno di un ritorno a una mobilità, anche metropolitana, pulita, ecologica e risparmiosa. Tra tutte le biciclette vendute, il vero boom è stato di quelle elettriche, che hanno segnato un +20% (ben 46mila solo in Italia, dove ci sono anche interessanti iniziative pubbliche come il sistema di bike-sharing di Milano in vista di Expo2015).

Ma cos’è l’e-bike? Come funziona? Ecco tutte le risposte.

L’e-bike è una bicicletta a pedalata assistita (in gergo tecnico: EPAC, Electric pedal assisted cycle, detta anche pedelec o bipa), in cui alla propulsione delle gambe si aggiunge quella di un motore elettrico che si attiva con il movimento dei pedali. Nelle e-bike infatti c’è una centralina elettronica che aziona il motore elettrico solo quando “sente” che il ciclista sta spingendo sui pedali. No, non ci sono pulsanti, acceleratori, leve o quant’altro: il motore elettrico si spegne quando si smette di pedalare, quando si frena o quando si raggiungono i 25km/h, e si attiva quando ce n’è bisogno, lasciando alle gambe il compito principale della propulsione. Insomma, l’e-bike è una bici che aiuta il ciclista ma non lo sostituisce.

Come si carica la centralina? Tramite una batteria ricaricabile, la cui autonomia varia in funzione del percorso, della velocità e del peso del ciclista. L’e-bike non è un ciclomotore elettrico, il quale ha un vero e proprio acceleratore sul manubrio che permettere di regolare la velocità in modo indipendente dall’uso dei pedali. Peraltro, il ciclomotore elettrico prevede l’uso del casco, la stipula di un’assicurazione, il conseguimento di un patentino, l’apposizione della targa e il possesso del certificato di circolazione.

Insomma, l’e-bike è una vera bici ecologica, silenziosa, rilassante e divertente, che ha il vantaggio di farti risparmiare un po’ di fatica quando il percorso diventa impegnativo.

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