Stabilire in assoluto come devono essere delle scarpe gravel è francamente difficile, viste le molteplici inclinazioni che ha preso la bici da ghiaia negli ultimi anni. Però queste DMT GK1 si candidano a essere un buon metro di misura per chi ama gli sterrati. Perché una volta che si decide a quale mondo appartenere tra tacchetti e flat, delle scarpe per bici gravel devono sostanzialmente assicurare 3 cose: comfort per le lunghe giornate passate a pedalare, presa sui pedali per quando vuoi interpretare il gravel in modo più competitivo, e camminabilità quando si tratta di scendere di sella e spingere la bici o semplicemente sedersi a bere una birra. E le DMT GK1 mantengono tutte queste promesse.
DMT GK1: le scarpe gravel con la tomaia in Engineered 3D Knit
La prima caratteristica che si nota nelle DMT GK1 è la tomaia in Engineered 3D Knit. DMT è stata tra i pionieri di questo tessuto tecnico nelle calzature, e anche nelle calzature per il ciclismo. Il che non è una cosa banale, perché se la morbidezza e flessibilità di una maglia 3D Knit si apprezzano moltissimo in una scarpa da running, diverso è il caso di un paio di scarpe da ciclismo con aggancio al pedale, dove la solidità, il sentire il piede bello vincolato al pedale, è un prerequisito essenziale.
Sorprendentemente la tomaia delle DMT GK1 si salda perfettamente al piede, aderendo completamente senza lasciare alcun vuoto, ed enfatizzando la massimo la sensazione di sentire il piede tutt’uno con il pedale. Anzi, il problema semmai è infilare il piede o sfilare la scarpa, azioni per le quali mi sono dovuto aiutare con un calzascarpe.
C’è un altro aspetto da sottolineare: il modello che ho provato è un 45 italiano (29cm) mentre di solito come misura indico sempre 29,5 cm (cioè 11UK). Le DMT GK1 sono scarpe per piedi stretti ma con anche il giusto spazio in punta. Che è una caratteristica che ho apprezzato tantissimo, perché mi piace sentire il piede fasciato ma non amo affatto sentire le dita premere contro la scarpa.
In tutto questo i lacci sembrano quasi superflui, nel senso che la scarpa sembra quasi una slip-on.
Le DMT GK1 le abbiamo provate a estate ormai iniziata, e quindi la preoccupazione era più per il caldo che per il freddo. Non ho idea e non posso dire come si comporteranno con le basse temperature, ma di sicuro in questo giugno rovente hanno svolto alla grande il loro compito di tenere il piede areato, fresco e ragionevolmente asciutto.
La suola Michelin delle DMT GK1
L’altra funzione che devono svolgere delle buone scarpe da gravel è quella di consentirti di camminare. Camminare nelle situazioni più diverse: banalmente su asfalto quando ti fermi per una birra, su ghiaia e pietrisco, ma anche in quei passaggi più tecnici di rocce e radici o fango dove con una MTB non scenderesti di sella ma con una gravel non è improbabile che tu lo voglia fare. Ed è appunto qui che entra in gioco la suola Michelin.
Ora, il tema in un paio di scarpe da ciclismo off-road è sempre quello del compromesso tra rigidità per pedalare e flessibilità per camminare. Quello che hanno fatto DMT e JV International nello sviluppare la suola è stata suddividerla in settori: laddove il piede appoggia sul pedale, cioè nella parte mediana e frontale, la suola è rigida; ma laddove serve flessibilità per camminare, la suola è sufficientemente flessibile per non costringerti a camminare a scatti.
Basta rovesciare la scarpa: c’è una zona centrale piatta e rialzata, e poi c’è una tassellatura nella zona del tallone e sul contorno della zona dell’avampiede che assicura grip su fango e pietre di grosse dimensioni. L’unico dubbio è che nelle generose scanalature tra un tassello e l’altro ci si possa infilare del pietrisco, ma dato anche il disegno della suola non dovrebbe intralciare con l’aggancio ai pedali.
La cosa interessante, che riguarda tanto la suola quanto la tomaia, è quel bordo di gomma che risale a coprire la punta e che protegge le dita dagli urti e un po’ anche la scarpa dallo sporco.
Le DMT GK1 sono clipless
In tutto questo le DMT GK1 sono un modello clipless, quindi con i tacchetti per agganciarsi ai pedali SPD. La cosa interessante è che grazie alla tassellatura generosa della suola i tacchetti non toccano terra quando cammini, perché son ben protetti nella scanalatura dell’avampiede, ma nonostante ciò hanno un aggancio al pedale veloce, intuitivo e preciso. Il che è esattamente quello che vuoi in un paio di scarpe gravel quando si tratta di scendere di sella e risalire più volte durante la tua giornata in sella.
Quando costano le DMT GK1
Alla fine quanto saremmo disposti a spendere per un paio di scarpe gravel molto solide per pedalare e contemporaneamente abbastanza morbide quando si tratta di camminare? Il prezzo di lancio è a 169 euro, e se assicureranno anche una buona durata sono soldi ben spesi.
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