Ora si può andare in bici contromano? Nì. La ‘mini-riforma’ del Codice della Strada consentirà questa modalità di circolazione in alcune situazioni, ma ciò non significa che i ciclisti potranno spostarsi selvaggiamente in ogni strada.
Da quando abbiamo superato la fase acuta dell’emergenza sanitaria, le amministrazioni comunali e gli organi dello stato hanno decisamente cambiato marcia in termini di attenzione alla mobilità sostenibile. Il bonus bici (tenetevi pronti perché partirà a breve) e le bike lane sono solo due esempi, e ora arriverà anche una vera e propria ‘mini-riforma’ del Codice della Strada (di cui abbiamo parlato anche qui) che dovrebbe semplificare la vita dei ciclisti urbani. In questo caso ci focalizzeremo sull’andare in bici contromano: un’azione teoricamente vietata dal Codice della Strada. Grazie al nuovo pacchetto di norme in favore della mobilità green (che a giorni entrerà in vigore), però, il contromano per le bici sarà consentito in maggiori situazioni.
In molti hanno concepito questo cambiamento in maniera alquanto negativa, ritenendolo una sorta di “liberi tutti” per i ciclisti in città. Ma la realtà è ben diversa. Andiamo a vedere cosa cambierà: continua a leggere qui sotto.
Andare in bici contromano: cosa dice il Codice della Strada e cosa cambierà con la ‘mini-riforma’
All’articolo 143 del Codice della Strada, intitolato “Posizione dei veicoli sulla carreggiata” si legge che “chiunque circola contromano in corrispondenza delle curve, dei raccordi convessi o in ogni altro caso di limitata visibilità, ovvero percorre la carreggiata contromano, quando la strada sia divisa in più carreggiate separate, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 328 a euro 1.311”. Ed essendo le biciclette dei veicoli a tutti gli effetti, il divieto è valido anche per i mezzi a pedali e per tutti i mezzi di micromobilità elettrica (ormai equiparati alle bici). Nel 2011, però, il Ministero dei Trasporti ha emanato un parere in cui consentiva la circolazione contromano delle bici lungo le strade nelle Zone a traffico limitato e lungo le carreggiate (larghe almeno 4,25 metri) con un limite di velocità di 30 chilometri orari e un’apposita segnaletica stradale (disposta dai Comuni) che indica la possibilità di andare in bici contromano. Tuttavia, qualche anno dopo, dallo stesso dicastero è arrivato un parere che ha parlato di multe ai ciclisti contromano anche sulle strade con i cartelli stradali ad hoc. La situazione, quindi, è decisamente poco chiara.
Cosa cambierà con la ‘mini-riforma’ del Codice della Strada? In sostanza nasceranno (chi vive a Milano se ne sarà già accorto) le cosiddette “strade urbane ciclabili”, le quali avranno un limite di velocità di 30 chilometri orari e serviranno per tutelare al massimo le biciclette. Chi guida veicoli a motore su queste strade, infatti, dovrà sempre dare la precedenza ai mezzi a pedali e di micromobilità elettrica, sia quando transitano sia quando si immettono da luoghi privati. Lungo le “strade urbane ciclabili” sarà consentito andare in bici contromano, e per favorire questa situazione si potrà creare il cosiddetto “doppio senso ciclabile”. Quest’ultimo consisterà nell’aggiungere delle corsie ciclabili sulla sinistra delle strade a senso unico, anche in presenza di una sosta. Inoltre, il contromano potrà essere autorizzato da una ordinanza del sindaco lungo le classiche strade urbane con limite di velocità a 30 chilometri orari e in alcune parti delle Zone a traffico limitato (Ztl).
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Dove si può andare in bici contromano
Dunque, al momento, andare in bici contromano rimane vietato. Ma quando entrerà in vigore la ‘mini-riforma’ del Codice della Strada, questa modalità di circolazione sarà consentita in più situazioni. Anche se, nella maggior parte dei casi, saranno i singoli Comuni a decidere se estenderla al di là delle “strade urbane ciclabili”. Per riassumere, ecco dove si potrà procedere in contromano con la bicicletta:
- Lungo le nuove “strade urbane ciclabili”, in particolare quando verranno disegnate le bike lane sulla sinistra che creeranno il “doppio senso ciclabile”.
- Lungo le strade urbane con limite di velocità di 30 chilometri orari, solo in caso di specifica ordinanza del sindaco.
- Lungo alcune parti delle Ztl, solo in caso di specifica ordinanza del sindaco.
Per il resto, vale ciò che è attualmente previsto dal Codice della Strada.
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