L’itinerario in bicicletta dalla Val dei Mocheni all’Altipiano di Pinè parte da Levico Terme e si sviluppa lungo luoghi affascinanti e poco frequentati, costeggiando alcuni dei numerosi laghi balneabili del Trentino, attraversando la valle dei Mocheni e l’altopiano di Pinè, passando in mezzo a silenziosi paesaggi, sempre nel contesto delle splendide montagne trentine. Entrambe le tappe corrono prevalentemente lungo strade secondarie, poco trafficate e ben tenute.
In bicicletta dalla Val dei Mocheni all’Altipiano di Pinè
Andando in bicicletta dalla Val dei Mocheni all’Altipiano di Pinè solo in pochi tratti si potrà trovare un fondo non asfaltato, ma comunque tranquillamente percorribile da qualsiasi tipo di bicicletta.
Prima tappa: Levico Terme – Palù del Fersina – Malga Stramaiolo
33,4 km (3 km pista ciclabile – 30,4 km asfalto) – 1325 m disl.
Dal centro di Levico Terme ci si dirige verso il lago e si imbocca sulla sponda nord il bellissimo percorso ciclopedonale che lo costeggia. A circa tre quarti del lago una breve rampa porta a una strada sterrata che si percorre verso sinistra per 3 km, giungendo al termine sulla strada provinciale. Qui si svolta a sinistra e, 300 m dopo il bivio per la Panarotta, si svolta a destra per via Ol, per poi girare a sinistra al bivio successivo e proseguire in piano dietro al colle del castello di Pergine.
Giunti alla provinciale, la si attraversa (attenzione!) e si imbocca la strada sull’altro lato percorrendola fino alla fine. Qui si sale a destra per un tratto breve ma molto ripido, fino al ponte sul torrente Fersina; superatolo, ci si immette a destra sulla pista ciclabile della valle dei Mocheni, che corre lungo il torrente in leggera salita.
Dopo l’attraversamento della strada provinciale e un curvone a sinistra, si prosegue per un altro chilometro circa fino a poco dopo una segheria, dove si lascia la ciclabile svoltando a destra sulla provinciale per Frassilongo. Il traffico su questo lato della valle è praticamente inesistente e il fondo stradale molto buono. I primi 3 km sono i più impegnativi, ci si alza rapidamente con alcuni tornanti panoramici sulla valle. Superato l’abitato di Frassilongo le pendenze si addolciscono e un breve tratto in discesa porta ad attraversare il torrente Fersina prima delle ultime rampe per Palù del Fersina.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Dall’abitato si prosegue scendendo dolcemente per 1 km fino al bivio per passo Redebus, dove si gira a destra tornando a salire con pendenza massima del 13%, che è però di breve durata. Superato il passo in corrispondenza di un edificio e un piccolo slargo sulla sinistra, si imbocca sulla destra la forestale asfaltata per malga Stramaiolo, che sale dolcemente in mezzo a boschi di abeti e larici, nel silenzio e nella tranquillità. Prima di raggiungere la malga, dove si può mangiare e pernottare, il paesaggio si apre sullo scenario delle catene montuose circostanti. Attenzione: la malga apre solo su prenotazione (tel. 0461552436/3287474413).
Seconda tappa: Malga Stramaiolo – Baselga di Pinè – Pergine Valsugana – Levico
36,8 km (1 km pista ciclabile – 35,8 km asfalto) –
308 m disl.
Da malga Stramaiolo si torna alla provinciale del passo Redebus e si svolta a destra in discesa. La strada è ampia e il fondo stradale discreto, tuttavia lunghi tratti con forte pendenza (fino al 16%) consigliano prudenza.
Dopo 3 km si giunge alla frazione di Varda, dove si attraversa la provinciale dell’altopiano di Pinè (attenzione!) per immettersi in una stradina asfaltata sulla destra, che prende in discesa e poi costeggia la strada principale.
Le indicazioni per la pista ciclabile portano, dopo pochi chilometri, a un breve sottopassaggio. Si costeggia il lago delle Piazze e al termine, superata la breve discesa dopo la diga, si giunge a una piazzetta con un’edicola votiva, dove si svolta a sinistra in discesa seguendo l’indicazione per “paludi di Sternigo”.
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Attraverso un breve tratto sterrato si arriva alla stradina che costeggia a sinistra il lago di Serraia, e si prosegue fino ad arrivare alla strada principale nel centro di Baselga di Pinè. Girato a sinistra, si percorre via Cesare Battisti per 500 m, si svolta di nuovo a sinistra per Miola, proseguendo poi per Faida, dove si scende per la frazione di Riposo e da lì si prosegue in discesa fino a Pergine, lasciando sulla destra il bivio per Canzolino, nei pressi dell’omonimo lago.
Al termine della discesa si prosegue fino al ponte sul torrente Fersina, prima del quale si prende a sinistra la ciclabile che in circa 1 km porta al ponte di Serso (che si è attraversato in senso contrario il giorno prima).
Si percorre a ritroso la strada già percorsa, superando il ponte; si giunge a uno slargo da cui si dipartono 3 strade e si sceglie quella di sinistra, procedendo per meno di 1 km fino ad attraversare la strada provinciale (attenzione!) per la val dei Mocheni nei pressi di Zivignago. Si imbocca la stradina di fronte, che, tenendo la destra, porta dietro il colle del castello di Pergine fino a un bivio. Si volta a destra e, arrivati alla provinciale, invece di svoltare a sinistra tornando subito a Levico, si svolta a destra (attenzione!) e poi subito a sinistra per località Masetti.
Superate le poche case, la strada inizia a salire nel bosco e tenendo la destra si snoda per alcuni chilometri con piacevoli saliscendi, fino a giungere al paese di Ischia. Qui si svolta a sinistra in salita sulla provinciale per Tenna per attraversare la folta e magica pineta di Alberè e, scavalcata la collina, scendere sulla sinistra giungendo rapidamente all’incrocio con la provinciale che congiunge Caldonazzo a Levico.
Si prende a sinistra (attenzione!) e si giunge a Levico Terme proseguendo diritti in lieve salita.
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