I posti dove andare a fare mountain bike a Roma non mancano, tanto che qualcuno parla addirittura di Roma Caput Bike. Del resto la Capitale è la città dei Sette Colli, e qualche dislivello lo si può trovare anche facilmente, e poi a Roma c’è più verde di quanto si possa immaginare, dentro e fuori l’Urbe. Certo, tutto sta a sapere dove vanno i rider capitolini, e soprattutto ad avere ben chiaro quello che si vuole fare. Dentro e intorno alla città si possono creare non pochi percorsi tra MTB e gravel: niente di particolarmente tecnico ma sicuramente abbastanza per divertirsi; se invece si vuole qualcosa di più impegnativo e sfidante bisogna uscire dal Grande Raccordo Anulare e spingersi sui colli o i monti a nord di Roma. Più o meno sempre con vista sul Cupolone
1. Il Grande Sentiero Anulare: in gravel o MTB
Una lunga storia, cominciata nel 2006 dall’idea di Marco Pierfranceschi di unire alcuni punti e attraversamenti dentro e intorno a Roma (la si può leggere per esteso sul blog del GSA Roma) ma di fatto una storia che ha regalato alla città una idea di percorso con un anello base e numerose varianti fino a oltre 80 km da fare tutto d’un fiato o a singoli segmenti. Purtroppo, e nonostante le intenzioni di trasformarlo nel GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, non è mai diventato un percorso formalizzato, con tanto di segnaletica e riconoscimento da parte dell’Amministrazione Capitolina. Però sullo stesso blog, oppure su Wikiloc o Komoot se ne trovano i file di diverse versioni. Il GSA o GRAB in una qualunque delle sue varianti è sostanzialmente un percorso gravel di tratti asfaltati, strade bianche e sentieri di campagna, che si può fare con una MTB o con qualunque bici trekking o touring.
2. Regina Ciclarum
Se il GRAB o GSA è un percorso ad anello, la Regina Ciclarum è la via di fuga dalla Città Eterna direzione mare. Si dice Regina Ciclarum, si intende l’ultimo tratto, dall’Urbe al mare, della Ciclovia del Tevere, al momento solo una ipotesi di grande itinerario cicloturistico (anche questa nata dal basso con il nome in codice di Operazione Strabone). Di fatto però il percorso Roma – mare esiste, sono 55km divisi in 4 segmenti che partono dalla zona di Castel Giubileo, a Roma nord a ridosso del GRA, e seguono il corso del Tevere passando per Ponte Milvio e Trastevere fino a sbucare nella campagna romana e seguire la Via al Mare. All’interno dell’Urbe il percorso è su sede protetta e pavimentata, sempre sul lungo Tevere, fuori sono strade bianche e sentieri della Riserva del Litorale Romano, fattibili in gravel, MTB o trekking bike.
3. I parchi dove fare mountain bike a Roma
Sono principalmente 3 i parchi dove fare mountain bike a Roma: Villa Ada, Pineto e Monte Mario.
Quello di Villa Ada è il secondo parco pubblico più grande di Roma, si trova nella zona nord della città, a ridosso della Salaria e appena oltre il Centro Storico, facilmente raggiungibile anche con un bell’attraversamento del parco di Villa Borghese. Oltre ai classici giri circolari e alle direttrici tra gli ingressi nel tempo sono stati ideati tanti percorsi anche per MTB, per lo più pianeggianti ma divertenti, come il Giro nel Bosco della Regina Elena o di Villa Polissena, la Dorsale della Torre e quella del Colle Roccolo, la Traversa del Bunker e quella delle Serre oppure la Diretta a Monte Antenne, di cui si possono trovare sia mappe che tracciati GPS.
Per un po’ più di dislivello bisogna andare a Monte Mario, la cui Riserva, con i suoi 139 metri di altezza, è il maggiore dei rilievi romani. Un grande classico dei rider capitolini è il circuito di allenamento panoramico che parte dai giardini pubblici di Via Gomenizza in Piazza Maresciallo Giardino, 12 km di difficoltà media per un’oretta e un quarto di divertimento vero in una vegetazione tipicamente mediterranea. Immancabili poi la salita dello Zodiaco, 17 tornanti tecnici e la discesa l’Endurista. Per qualcosa in più si può fare il collegamento con il vicino parco del Pineto dove c’è un percorso XC di una decina di km da fare in senso orario entrando da Via Pineta Sacchetti o da via Proba Petronia alla Balduina e passando per la bella sughereta (dove c’è il mitico “Er Canyon” con alcuni tornanti impegnativi e divertenti). Qui puoi leggere la nostra guida in bici del parco del Pineto e Villa Doria Pamphilj.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
La Via Appia Antica in mountain bike o gravel
Un altro bell’itinerario di lunga percorrenza, pedalabile e che scappa dall’Urbe, è quello della Via Appia, fattibile sia con le ruote tassellate che con una gravel (accanto al basolato c’è una seconda traccia sterrata) o una trek bike. Il Parco dell’Appia Antica è tra i più amati e frequentati dai romani, soprattutto nel weekend quando si riempie di runner, ciclisti e famiglie a passeggio, ma rimane comunque è sempre uno dei percorsi ciclistici offroad più affascinanti di Roma. Idealmente si dovrebbe partire dalle Terme di Caracalla e dopo aver costeggiato il Museo delle Mura imboccare la Via Appia vedendo trasfigurare la città nella campagna e comparire mausolei, catacombe e ville patrizie. Fatta fino alla fine sono 30 km, fino alla residenza papale di Castel Gandolfo sul Lago di Albano. Senza dubbio un bel giro, senza dislivello e senza passaggi tecnici, ma di una piacevolezza senza pari. Se si vuole qualcosa in più o di diverso si può deviare anche per il Parco della Caffarella, dove si trovano alcuni trail molto carini sempre tra reperti di Roma antica. Oppure, seguendo le indicazioni (presenti) della Via Francigena del Sud che da Roma porta a Santa Maria di Leuca arrivare appunto al Lago di Albano e farne il giro intero, magari con una sosta ai numerosi chioschetti per mangiare la porchetta.
Percorsi tecnici per mountain bike fuori Roma
Ovviamente per trovare percorsi tecnici per mountain bike bisogna andare fuori Roma. Ma nemmeno troppo lontano a ben vedere. Formello per esempio, a nord di Roma, o per meglio dire il Veio Bike Park, dove non ci sono impianti ma si pedala per salire e poi ci sono alcuni trail, scovati, disegnati e mantenuti dai pionieri di MTB Formello, dai nomi evocativi come Scoiattolo, Volpe, Cinghiale, Capra, Pecora e Picchio.
Sempre a nord di Roma, ma soprattutto a nord del Lago di Bracciano, c’è Trevignano Romano, il cui nome tra i rider capitolini si associa con quello dell’omonima Granfondo MTB. Ma se si sale in vetta al monte Rocca Romana (e bisogna avere gambe, oppure fare un po’ di portage) poi ci sono un po’ di trails squisitamente enduro, da quello omonimo che parte nei pressi dei ruderi al Frustone, al Passerotto e al Poiana, che presentano bei tratti tecnici e sono anche facilmente concatenabili tra loro. Nota bene: sono come detto trails da enduro, quindi serve una bici adeguata, almeno una All-Mountain, e buone abilità di guida.
Per qualcosa invece di più cicloturistico nella zona del lago di Bracciano, che unisca i puntini tra Formello e Trevignano Romano, c’è la Ciclovia dei Boschi della Calandrina, che comincia formalmente dalla stazione di Anguillara Sabazia e sostanzialmente ricalca il tracciato della Ciclovia dei Laghi, che collega la stazione di Olgiata ai laghi di Bracciano e Martignano, oppure il tratto nord della Ciclovia del Tevere denominato Passaggio a Nord Ovest.
> Qui infine puoi leggere altri percorsi andare in bici a Roma e dintorni, su piste ciclabili e non necessariamente off-road.
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