Quando si parla di gomme della mountain bike la discussione è sempre: meglio tubeless o camera d’aria? Perché diciamo la verità, a chi non è capitato di forare (o di raccontare di aver forato) e di sentirsi dire “Ah, ma non hai i tubeless?“. Perché l’argomento tubeless per la MTB di solito esce quando si fora, e le forature sono di solito una enorme scocciatura durante una gita.
Gomme della Mountain Bike: Tubeless o camera d’aria?
Se c’è un vantaggio conclamato delle gomme tubeless per MTB rispetto ai copertoni con camera d’aria è che i tubeless non si bucano. Cioè, non è propriamente così, come vedremo in questo articolo, ma insomma questa è la vera, grande differenza tra gli pneumatici da mountain bike con la camera d’aria e quelli senza camera d’aria.
Pneumatici tubeless per la MTB: cosa sono?
Ora, cosa sono gli pneumatici tubeless per la MTB non ci sarebbe quasi nemmeno bisogno di spiegarlo. Tube-less significa senza camera d’aria (tube in inglese) ed è una tecnologia che per le automobili esiste dagli anni Cinquanta del Novecento. Quindi se avete un’auto e avete mai assistito al cambio gomme di una vettura avrete notato che dentro agli pneumatici dell’auto non c’è la camera d’aria (fatte salve alcune eccezioni di auto storiche e alcuni pneumatici gravosi da fuoristrada, ma questo è un’altro discorso). Invece nelle biciclette c’è la camera d’aria, sulle bici da corsa quasi esclusivamente, nelle mountain bike in molti modelli, soprattutto quando si parla di entry-level o di fascia media di prezzo. Quando invece si comincia ad andare su mountain bike di alta gamma, da competizione o comunque di fascia alta del prezzo, ecco comparire gli pneumatici tubeless. Indipendentemente che si tratti di ruote da 27,5″ o da 29″.
Prima di capire vantaggi e svantaggi delle gomme tubeless per la mountain bike, sgombriamo il campo da un equivoco. Per avere ruote tubeless sulla MTB però non basta né togliere la camera d’aria né usare copertoni tubeless sullo stesso cerchio. Ci sono invece due possibilità: usare pneumatici e cerchi UST (significa Universal-Standard-Tubeless e tra poco ne vediamo le caratteristiche) oppure adattare i propri cerchi con un kit apposito solitamente chiamato Tubeless Ready.
Gomme della mountain bike tubeless: come sono fatte
Vediamo allora come sono fatte le gomme della mountain bike tubeless, nel senso di quelle native e cioè UST sia nel cerchio che nello pneumatico vero e propria. Ora, consideriamo questo: che una volta montato sul cerchio e gonfiato, lo pneumatico tubeless deve tenere al suo interno l’aria e non sgonfiarsi. Questo è possibile grazie al cerchio e alla caratteristica della gomma dello pneumatico. Come prima cosa: il cerchio ha un profilo diverso, per chiudere bene (o “tallonare”, far entrare bene nella sede del cerchio) lo pneumatico, ma soprattutto il canale interno è sigillato, cioè non ci sono e non si vedono i fori per i nippli dei raggi.
Ma questo da solo non basterebbe se lo pneumatico non avesse una porosità inferiore rispetto agli pneumatici non tubeless. In pratica: più una gomma è porosa e più passa l’aria, e nel caso di uno pneumatico si svuota, sgonfiandosi; meno è porosa la gomma, cioè più è densa, e meno passa l’aria e quindi tiene il gonfiaggio. Va da sé che una gomma meno porosa e meno densa sarà anche più pesante e anche più rigida (ma questa è una caratteristica voluta per evitare di “stallonare”, cioè di ritrovarsi con la gomma che esce dal cerchio, cosa che può avvenire a basse pressioni di gonfiaggio oppure con particolari angoli).
Infine, nelle gomme UST (ma anche nelle Tubeless-Ready) all’interno del copertone c’è un liquido autosigillante (sì, sostanzialmente simile a quello che si vede nelle riparazioni degli pneumatici di certe auto) che è ciò che “impedisce le forature” (in realtà ripara la foratura autonomamente).
Gomme Tubeless della Mountain Bike: vantaggi e svantaggi
Il vantaggio delle gomme tubless per la mountain bike è essenzialmente uno: non forano praticamente mai. Cioè, capiamoci: quando si fora è normalmente la camera d’aria a bucarsi. Perché si passa sopra qualcosa di aguzzo o appuntito che procura un foro (chiodi, ma anche aghi di robinie, o qualsiasi altro oggetto abbastanza appuntito da trapassare il copertone e forare la camera d’aria) o perché la camera d’aria viene pizzicata tra il cerchio e il copertone (per esempio perché la pressione di gonfiaggio non è corretta, oppure il percorso è troppo sassoso o accidentato, o anche per una curva presa con un’inclinazione eccessiva). Ecco, con i tubeless la camera d’aria non c’è, e quindi non si buca, e se anche qualcosa di appuntito fora il copertone, il liquido sigillante all’interno “ripara” il foro senza neanche che ce ne accorgiamo.
Poi ci sono altri vantaggi che però bisogna avere un bel manico per capirli: quelli bravi dicono che un copertone tubeless scorre di più e meglio di uno tradizionale con la camera d’aria, e la spiegazione è che c’è meno attrito. Sempre quelli bravi dicono anche che un tubeless è più leggero di un tradizionale con camera d’aria, e in effetti è generalmente così, ma bisogna avere una bella sensibilità per capirlo. Infine i tubeless, per la loro struttura e maggior densità della gomma, consentono anche di usarli con pressioni di gonfiaggio più basse, in pratica con le gomme un po’ sgonfie, il che su certi percorsi può essere un vantaggio.
Detto ciò, ci sono anche gli svantaggi. Il primo è che il tubeless non si buca ma si può squarciare, e se si squarcia un copertone ne devi avere uno di riserva (no, non ti bastano le patch, la bomboletta d’emergenza “gonfia e ripara” o il nastro isolante 3M). Poi: un tubeless non si monta facilmente come un copertone con camera d’aria. Serve almeno un compressore per far “tallonare” il copertone al cerchio (e se fori lontano da casa sicuramente non ce l’hai nello zaino…) e ciclicamente devi sostituire o rabboccare il lattice autosigillante nei copertoni. Insomma, c’è da stare dietro n po’ di più alla propria mountain bike.
Gomme della Mountain Bike: Tubeless o camera d’aria?
Alla fine, per le gomme della Mountain Bike, meglio Tubeless o camera d’aria? Come sempre la risposta è “dipende”. Se fai strade bianche, sterratini, sentieri di campagna, percorsi poco o affatto tecnici e non fori praticamente mai (una volta l’anno? Due volte l’anno?) tieni pure i tuoi pneumatici con camera d’aria, comprati un kit di riparazione d’emergenza per quando sei in giro ed eventualmente trova una ciclofficina onesta. Se invece fai percorsi tecnici ogni weekend, la bici la maltratti a dovere, sei sempre in sella con qualunque condizione meteo e il rischio di forare è praticamente a ogni giro di pedali, vai di tubeless (e soprattutto impara a montare, smontare e fare la manutenzione dei tuoi pneumatici.
©RIPRODUZIONE RISERVATA