Mountain bike o gravel? Affinità e divergenze tra le bici da sterrato

Il confronto mountain bike o gravel si deve fare sull'uso che si vuole fare della bicicletta oltre che sulle caratteristiche tecniche

Mountain bike o gravel? Il confronto

Il boom delle bici da ghiaia ha messo molti davanti al dubbio amletico tra mountain bike o gravel. Perché se prima la bici da corsa era appannaggio soltanto di chi voleva fare molti chilometri, con piglio competitivo, e il pubblico dei pedalatori domenicali si indirizzava verso le hardtail, oggi anche chi imbocca sterrati e single track più tecnici sta seriamente considerando la poliedricità delle bici gravel.
Per MTB qui ovviamente si considerano le front, non certo le full biammortizzate che rientrano in un altro universo d’uso rispetto alle gravel. Ma fatta questa specifica doverosa, nei gruppi social, sui forum online e anche nelle discussioni tra amici l‘argomento del momento è il confronto tra mountain bike e gravel. Tanto che in molti si dilettano a convertire delle vecchie MTB da 26″ (e anche qualche 27,5″ meno recente) in bici gravel, e altrettanti montano sulle proprie gravel ruote e copertoni al limite della MTB.
E allora proviamo a mettere un po’ di ordine per chiarirci le idee tra differenze e punti di contatto tra questi due tipi di biciclette.

Mountain bike o gravel? Il confronto

Su cosa possiamo basare un confronto tra una mountain bike e una gravel? Sulle caratteristiche tecniche di ciascuno dei due modelli, sul “feeling” in sella, sulla tipologia dei percorsi che si possono ragionevolmente fare e quindi, di conseguenze, sul tipo di ciclista che ciascuno di noi è e su dove vuole andare a trovare il proprio divertimento. Perché è di questo che si parla, divertimento in sella alla bicicletta.

Mountain bike o gravel? Il confronto

Mountain bike e gravel: telaio, ruote, manubrio, sospensioni e trasmissione

È abbastanza evidente anche a un occhio poco esperto che una gravel assomiglia di più a una bici da strada e una MTB assomiglia di più… a una mountain bike. Ma se andiamo a vedere solo e soltanto il telaio, ripulito di tutto il resto (manubrio, ruote, trasmissione, sellino) tra una mountain bike hardtail e una gravel non ci sono poi così tante differenze. Tanto che, appunto, è pieno di gente che converte la propria hardtail in gravel, tenendo il telaio e sostituendo il resto. Oppure, se vogliamo metterla diversamente, dal punto di vista del telaio – solo del telaio – ci sono più punti in comune tra una mountain bike front e una gravel di quanti ce ne siano tra una front e una full oppure tra una gravel e una vera bici da corsa. In pratica: bici da corsa e MTB full sono il bianco e il nero, e gravel e hardtail sono in quella zona grigia di mezzo che ha molti punti di contatto.

Ciò che cambia in maniera evidente sono invece ruote, manubrio, sospensioni e trasmissione. Ma alcune di queste hanno differenze non così sostanziali.

Le sospensioni per esempio: è vero che le hardtail hanno la forcella anteriore ammortizzata, e questo è sicuramente un vantaggio enorme nelle discese tecniche sui terreni più scassati o sui single track più accessibili (mentre non lo è nelle salite tecniche, tanto che molti in salita bloccano la forcella per avere meno dispersione della potenza di pedalata). Ma è anche vero che ormai ci sono gravel con la forcella ammortizzata e anche qualche modello con addirittura il carro posteriore ammortizzano, come la Cannondale Topstone. E vedremo poi che nonostante qualche difficoltà in più dal punto di vista della posizione in sella, della distribuzione dei pesi e della conducibilità, c’è chi affronta gli stessi percorsi da MTB front con una gravel.

Mountain bike o gravel? Il confronto

Il manubrio è evidentemente diverso: quello di una gravel assomiglia alla classica piega da corsa (benché con raggi di curvatura e angoli più rilassati), quello di una MTB è sostanzialmente dritto (poi non è esattamente un tubo dritto, ma comunque viene chiamato flat bar). Quello della gravel consente sostanzialmente 3 tipi di presa, quello della MTB una sola ed è senza dubbio favorevole quando si tratta di condurre la bici nel tecnico, con precisione e lavorando tanto sugli angoli di sterzo e “coprendo” le asperità del terreno date da pietre, tronchi, radici e buche con il lavoro delle braccia. Cosa che con una piega da gravel è senza dubbio più complicata.

La trasmissione è invece un discorso più fluido. Diciamo che le gravel si trovano soprattutto con doppia corona e monocorona, mentre le MTB front si trovano per lo più con doppia e tripla corona e raramente, ma in aumento, con monocorona. Verrebbe da pensare che a parità di pacco pignoni, più corone ci sono e meglio è, perché ci sono più marce. In realtà non è proprio così: perché molti rapporti sono duplicati dal punto di vista dello sviluppo metrico (la distanza che si percorre con un singolo giro di pedale) e perché altri sono impediti da angoli troppo estremi che può formare la catena (tipicamente corona grande pignoni piccoli, o viceversa corona piccola pignoni grandi). Alla fine il vero vantaggio di una front con doppia o tripla corona è solo nei rapporti più agili, quelli che una volta venivano chiamati “da rampichino” e che servono sostanzialmente per le salite più accentuate.

 

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Infine ci sono le ruote: senza entrare troppo nei dettagli delle misure (che si possono approfondire qui per le MTB e qui per le gravel) è vero che le ruote delle MTB – o meglio i copertoni – sono generalmente più larghe e più “alte” (cioè hanno maggior spessore) e che raramente se non mai si vedono MTB hardtail con pneumatici sottili. Ma è anche vero che le forcelle e le geometrie delle gravel consentono un ampio range di scelta tra ruote e pneumatici al limite della strada (diciamo 28mm, e c’è qualcuno che osa anche meno per un uso stradale) e ruote e pneumatici al limite del mountain biking anche da 40mm, con mescola morbida, TPI basso e pressioni di gonfiaggio basse.

Mountain bike o gravel

E basta guardare un po’ in giro le gravel in circolazione per rendersi conto che le scelte sugli pneumatici sono davvero varie e articolate. In funzione ovviamente dell’uso che si vuole fare.

Mountain bike o gravel: dove si può andare?

Ecco appunto, il confronto mountain bike o gravel si deve fare soprattutto sull’uso che si vuole fare della bicicletta.
Diciamo subito che c’è una zona di mezzo, quella delle strade bianche, dei sentieri di campagna, degli argini dei fiumi ghiaiosi, degli sterrati di collina, dei single track più facili, che è comune sia alle MTB hardtail che alle gravel. Ovviamente chi è in sella alla MTB avrà un po’ meno vibrazioni alle braccia, grazie a sospensioni e ruote più indicati, avrà un po’ meno di velocità in salita e un po’ di più in discesa (ma questo dipende molto dalle gambe e dalle capacità di guida) e potrebbe cavarsela meglio nei tratti più tecnici.
Sui trail da full sicuramente non ci vai con la gravel (poi ognuno è libero di fare quello che vuole, ma diciamo che la media dei ciclisti non ci andrà mai né si sognerebbe di farlo) e solo quelli bravi osano andarci con le front.
Poi c’è la strada, e qui “vince” la gravel: perché è più scorrevole e veloce nonché tendenzialmente più leggera (diciamo che il vantaggio si può quantificare in un 30% di velocità in più, e anche di distanza, a parità di gambe) e perché la posizione in sella consente distanze più lunghe. Non che non si possa andare in strada con una MTB, per esempio per fare cicloturismo (e c’è molta gente che fa lunghi viaggi con una front) ma ovviamente bisogna mettere in conto velocità più basse e più fatica.

Mountain bike e gravel: per chi sono indicate?

Alla fine allora mountain bike e gravel per chi sono indicate? Per ciclisti che sono più simili di quanto si creda. Certo, se la strada non la si vuole vedere nemmeno in cartolina e piacciono più i sentieri scassati, la MTB ha sempre il suo perché, ma se si vogliono fare anche strade secondarie (le cosiddette b-road), qualche percorrenza più lunga se non veri e propri viaggi da cicloturismo, allora la gravel è una opzione da prendere in considerazione.

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