Lo zaino da MTB è il compagno inseparabile di ogni uscita in mountain bike. Sì, per sentieri, sterrate e montagne in bicicletta ci si porta sempre lo zaino. Un po’ perché chi fa mountain bike usa i modelli con la sacca idrica, che sono decisamente più comodi della borraccia sul telaio (e qui puoi trovare qualche consiglio per scegliere quello più adatto alle tue esigenze), un po’ perché nello zaino ogni rider ha il suo personalissimo kit di sopravvivenza. Ora, qui non parliamo di come usarlo (puoi trovare utili consigli qui) ma di cosa metterci dentro. Cioè cosa portare nello zaino da MTB ogni volta che si esce di casa in sella alla propria bici. Tenendo conto che peso e volume di quello che si mette nello zaino – da mangiare e da bere, qualche attrezzo per veloci manutenzioni e riparazioni in strada e magari qualcosa per gestire le emergenze – diventeranno ben presto una piacevole ossessione.
Cosa mettere nello zaino da MTB
Come detto sono essenzialmente 3 le categorie di cose da mettere nello zaino da MTB: qualcosa da mangiare e bere, attrezzatura per veloci riparazioni e manutenzioni improvvise, e qualcosa per le emergenze.
Cosa portare da mangiare e bere durante un giro in MTB
Intanto è bene sottolineare come sia indispensabile avere sempre con sé qualcosa da mangiare e bere durante un giro in MTB. Ogni ciclista sa bene che la “cotta” è sempre dietro l’angolo, ed estate o inverno che sia serve idratarsi regolarmente e magari avere anche qualche rifornimento di carburante. L’acqua va sempre più che bene, e non c’è sempre bisogno di scomodare sport drink e integratori (nel caso, qui qualche informazione per sapere cosa si compra): con gli zaini idrici se ne porta facilmente 1 litro e l’unica accortezza è quella di ricordarsi di svuotarlo e non lasciar stagnare l’acqua al suo interno per giorni e giorni. Sul cibo, senza scomodare gel e simili, può bastare una barretta ai cereali o, per i più ruspanti, un panino morbido con dell’affettato. In fondo si tratta solo di evitare la crisi di fame o il calo di forze.
Attrezzatura da mettere nello zaino da MTB per riparazioni e manutenzione
Durante una uscita in mountain bike può succedere di tutto: forare, stallonare, la catena che si rompe o qualche vite che si allenta. E se si è lontani da casa o da un punto di appoggio ci sono solo 2 soluzioni: la bici in spalla oppure una riparazione al volo. Per evitare la prima e riuscire nella seconda serve un po’ di attrezzatura specifica. In primis almeno una camera d’aria (ma meglio due) e un kit di riparazione per gli pneumatici della MTB,eventualmente con levagomme e pompa per rigonfiare le gomme. Poi un multitool non deve mai mancare, e non stiamo parlando di un semplice coltellino svizzero: quelli specifici hanno sicuramente chiave a bocca, cacciavite, chiave Torx e chiave a brugola, tiraraggi e smagliacatena. Con questo, un po’ di manualità e anche di ingegno si possono risolvere buona parte dei problemi di riparazione in strada. Infine, nel dubbio, un paio di falsemaglie per riparare la catena, del nastro isolante (non si sa mai, ma alla fine serve sempre) e magari una pinza (o un multiuso con pinza tipo Leatherman) vale sempre la pena metterli nello zaino.
Emergenza in mountain bike: cosa mettere nello zaino da MTB
Infine in mountain bike può capitare di dover affrontare qualche emergenza di tipo non meccanico, ed è sempre utile avere il necessario nel proprio zaino da MTB. Banalmente può cambiare il meteo, e quindi una giacca guscio con taglio tecnico da MTB, che sia impermeabile e antivento, è sempre utile, magari insieme a una maglia tecnica di ricambio (arrivo in vetta sudato, le temperature si sono abbassate, mi fermo per mangiare qualcosa, meglio farlo con il primo strato a contatto con la pelle asciutto).
Poi c’è il rischio di perdersi, magari non nel giro nelle proprie zone, intorno a casa, ma in vacanza e in zone poco conosciute sì: è sempre meglio non fidarsi troppo del proprio smartphone (e comunque nel dubbio una powerbank è bene averla con sé) e se non ci si può permettere un GPS specifico per MTB con le mappe c’è sempre la vecchia, cara e affidabile cartina topografica (rigorosamente dentro una busta plastificata e al riparo dalla pioggia). Se siete ansiosi meglio prevedere anche qualche modo per chiamare i soccorsi: l’App del 112 dovrebbe essere sempre installata sullo smartphone, ma ci sono zone senza copertura di segnale in cui funzionano solo dispositivi come il Garmin Inreach o SPOT.
Nel dubbio una lampada frontale da casco è sempre utile, pesa poco, ingombra ancora meno ed è bene averla con sé, insieme magari a un fischietto (molti zaini ne sono già dotati, oppure ci sono i survivor tipo quello della Gerber con anche una corda di soccorso). Last but not least un piccolo kit di pronto soccorso trova sempre spazio: non che ci si debba ricucire come Rambo, ma insomma può capitare di doversi disinfettare o medicare per una caduta, e quando serve i si ringrazia da soli di averlo nello zaino.
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