In bicicletta l’uso del casco non è obbligatorio, il Codice della Strada non lo prevede e secondo alcune associazioni di ciclisti sarebbe anzi controproducente. Sugli sci invece è obbligatorio per i minori di 14 anni, ma non per gli adulti. Tuttavia sia in bici che sugli sci sempre più adulti preferiscono indossare il casco pensando così di aumentare la sicurezza, in particolare per quanto riguarda i colpi alla testa.
Perché è meglio compare un casco con tecnologia MIPS
Tuttavia occorre sapere cosa si compra, sia per i caschi da bici (come abbiamo spiegato qui) che per quelli da neve, e conoscere il tipo di omologazione rilasciata: le certificazioni che contraddistinguono i veri caschi dai semplici cappelli rigidi di plastica sono la UNI EN 1078 e la UNI EN 1077 (seguita in etichetta dall’indicazione di un anno), ma queste stabiliscono solo e soltanto la capacità di assorbimento degli urti e di resistere alla penetrazione solo nel caso di colpi perpendicolari alla superficie.
La resistenza dei caschi
I test di laboratorio vengono infatti effettuati lasciando cadere un oggetto verso il casco, una dinamica che però non coincide con quanto avviene davvero nel caso di una caduta. Cioè: i caschi sarebbero sicuramente in grado di resistere e proteggere nel caso di un oggetto che cade in testa, ma quando è la testa a sbattere per terra o contro una struttura (un albero, il guard rail, un palo, etc) quello che succede al suo interno è totalmente diverso.
Per questo, in 20 anni di ricerche da parte del Karolinska Hospital e del Royal Institute of Technology di Stoccolma (Svezia) è stato sviluppato il sistema MIPS, Multi-Directional Impact Protection System, un sistema a piano di scorrimento che permette all’interno del casco di ruotare riducendo la quantità di energia trasferita verso la testa.
Nell’immagine i livelli di violenza del colpo nel caso di impatto senza casco, con un casco senza dispositivo MIPS e con il MIPS.
Come funziona il MIPS
Che siano caschi da neve o da bici non cambia, il funzionamento logico del MIPS Multi-Directional Impact Protection System è il medesimo. Pensiamo a una testa con casco che sta per avere un impatto con il suolo: c’è una accelerazione rotazionale che viene bloccata di colpo, provocando uno schiacciamento e allungamento del tessuto cerebrale che può causare danni gravi e permamenti.
In un casco con la tecnologia MIPS ci sono invece una calotta esterna normalmente in EPS, la calottina interna che appoggia sulla testa e, tra le due, un terzo componente detto sistema di fissaggio. Nel caso di urti con angolo il sistema di fissaggio permette alla calottina esterna di continuare a girare attorno alla testa, diminuendo la violenza dell’urto rotazionale.
Si tratta di pochi millimetri, quasi impercettibili a occhio umano, che però applicati per quelle frazioni di secondo dell’impatto possono essere cruciali per ridurre la forza dell’impatto e abbassare il rischio di danni permanenti al cervello.
Nell’immagine il funzionamento del MIPS nel caso di urti laterali: il MIPS permette un impercettibile spostamento della calottina al momento dell’impatto.
CASCHI DA NEVE CON IL SISTEMA MIPS
Casco Rossignol Pursuit MIPS
Prezzo: 121 euro
Casco Smith Camber Mips
Prezzo: 117 euro
Casco Oakley MOD 3 MIPS
Prezzo: 139 euro
Casco Giro Zona MIPS
Prezzo: 199 euro
CASCHI DA BICI CON TECNOLOGIA MIPS
Casco Smith Forefront Mips
Prezzo: 184 euro
Casco MTB Giro Foray Mips
Prezzo: 73 euro
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