Di bici da corsa per iniziare, economiche e sotto i 1000 euro, ce ne sono un sacco. Più di quante se ne immaginano guardando la vetrina di un negozio di bici o i siti online dei diversi marchi. Ma se il prezzo è già un criterio importante per chi cerca la sua prima bici da corsa, scegliere una bici da strada economica per avvicinarsi al ciclismo può essere più complicato di quanto sembri: sul prezzo ovviamente incide la qualità dei materiali e dei componenti, ma allo stesso prezzo economico si possono trovare prodotti che fanno cambiare di molto il feeling con il mezzo e che possono decretare l’amore a prima vista o un odio inestirpabile nei confronti della cosiddetta piega.
Bici da corsa per iniziare: le 3 cose da sapere
Ora, partendo dal presupposto di compare una bicicletta da corsa per iniziare nuova (e se invece ti interessa l’usato puoi leggere questo articolo specifico), cosa guardare esattamente? Sicuramente questi 3 aspetti:
1. Il telaio, inteso come materiale e dimensioni
2. Il “gruppo” (cioè cambio, comandi, guarnitura, freni)
3. Sella, copertoni e manubrio comodi
Che telaio scegliere?
Se stai cercando una bici da corsa per iniziare, molto probabilmente le bici ti sembreranno tutte uguali e farai fatica a capire la vera differenza tra una bici da 1.000 euro e uno da 5.000. Bene, allora comincia a guardare il telaio: per cominciare con il ciclismo ti serve un telaio comodo e confortevole, che ti permetta di tornare a casa contento e senza mal di schiena o cervicale. Quindi osserva il tubo superiore, che si chiama tubo orizzontale: se è dritto e perfettamente parallelo al terreno parliamo già di un telaio tradizionale che ti può permettere una posizione in sella tutto sommato comoda; se invece quel tubo declina verso il basso dal manubrio al tubo della sella siamo nel mondo dei telaio compatti o semi-compatti, che inducono una posizione decisamente più aerodinamica e anche biomeccanicamente vantaggiosa ma decisamente poco adatta a chi vuole cominciare a pedalare per strada. Il telaio di una bicicletta è sostanzialmente un doppio triangolo, e dal rapporto tra le misure dei lati e degli angoli dipende il feeling in sella (se vuoi approfondire il tutto lo abbiamo spiegato qui) ma la cosa più importante da sapere è che, una volta scelto un telaio tradizionale, poi contano le dimensioni.
Sì, anche le biciclette, e anche le bici da corsa, sono vendute con una taglia. Scegliere la taglia giusta non è così facile, perché è sì indicata come per l’abbigliamento ma il rapporto con l’altezza di chi sarà in sella può cambiare, e anche di molto, da marchio a marchio e da modello a modello. La cosa ideale sarebbe provare la bici, almeno in negozio, sotto l’occhio esperto di un negoziante che capisce cosa cerchi, ma intanto può valer la pena verificare sui siti delle case le taglie dei loro modelli e le altezze dei ciclisti corrispondenti (e per aiutarti qui abbiamo un articolo specifico sulle dimensioni delle bici da corsa). A posto con il telaio? No, perché c’è poi la grande questione del materiale. Ora, l’acciaio è praticamente scomparso (a parte nel mercato dell’usato) perché più pesante, e il mercato se lo contendono carbonio e alluminio. Il carbonio è più costoso, più delicato (nel caso di urti e cadute, anche solo accidentali della bici) e se di bassa gamma potrebbe anche essere più scorbutico e trasmettere di più le vibrazioni. Però è decisamente più leggero. L’alluminio è più pesante, ma costa decisamente meno, non si rompe se la bici cade (al massimo si ammacca, oppure potrebbero rompersi le saldature se fatte in economia) e tutto sommato in strada regala una bella sensazione in sella. Soprattutto se scegli bene i copertoni (vedi punto sotto).
NB: tutti i punti di questo articolo valgono per le biciclette da corsa per iniziare sia da uomo che da donna, tranne che per quanto riguarda la geometria del telaio che, per i motivi che spieghiamo qui, per le bici da corsa da donna è un po’ differente. Tutto il resto vale sia per le bici da corsa da uomo che da donna.
Cambio, comandi, guarnitura, freni (cioè il gruppo)
Per gruppo, nel mondo delle biciclette, si intende l’insieme di cambio, comandi, guarnitura e freni, un insieme che può far lievitare e non poco il prezzo. Andiamo per ordine. La prima cosa che guarderai è il cambio, e in realtà stai guardando la guarnitura (che è quella davanti) e il pacco pignoni (che è quello dietro). Ora, qui si apre un mondo conteso sostanzialmente da pochi marchi: Campagnolo, SRAM e Shimano (che nel 99% dei casi sarà quello che trovi montato su una bici entry level). La differenza si può misurare anche in migliaia di euro, e dipende da fattori legati alla qualità dei materiali che determinano velocità e precisione della cambiata, ma questo interessa ai professionisti, mentre se stai acquistando una bici da corsa per cominciare non ti renderai davvero conto delle differenze e una guarnitura e pignoni entry level vanno più che bene.
Quello su cui probabilmente ragionerai è il numero di corone e il numero di pignoni, pensando che più sono meglio è, ma potrebbe essere fuorviante: generalmente le bici da corsa hanno 2 corone e dietro troverai rocchetti da 9, 10 o 11 pignoni. Qui il più non è necessariamente meglio, perché alla fine molti rapporti sono duplicati (cioè hanno sostanzialmente lo stesso sviluppo metrico, come spieghiamo qui) per cui davvero, se la bici che ti piace ha 2 corone anziché 3 (che dovrebbero essere più agili in salita) e 10 pignoni anziché 11 non rimanere bloccato davanti al dubbio se riuscirai a spingere quei rapporti. Sì, ce la farai, vai tranquillo.
Poi c’è il cambio, e ora la vera differenza di prezzo è data dall’elettronica, che però non troverai mai su una bici da corsa economica per cominciare. In ogni caso la qualità della cambiata dipende anche dal deragliatore, anteriore e posteriore, ma vale esattamente il discorso fatto prima: si tratta di differenze che chi comincia non è in grado di percepire, per cui non ci perdere tempo. Quello che invece devi sapere è che ormai i comandi del cambio sono al manubrio, insieme ai freni, da cui il fatto di considerare tutto assieme – trasmissione e freni – come gruppo.
Ora, non ci crederai, ma sulle bici da corsa entry level si trovano ancora i tradizionali freni a pattini, e prima di dire o freni a disco o niente conviene pensarci bene (magari approfondendo prima con questo articolo). I freni a disco sono più leggeri e più precisi, ma sono anche più costosi e richiedono una maggiore manutenzione. I freni a pattini sono più pesanti (ma parliamo di grammi, e per te non faranno la differenza), più semplici per la manutenzione e, a meno che tu non vada in giro con la pioggia, assolutamente sicuri (casomai il tema dell’efficienza della frenata riguarda le MTB, che imbarcano sporco). Quindi se prendi la bici per farci qualche giro nelle belle giornate e non pensi di usarla con pioggia o neve, vale il discorso fatto sopra per guarnitura e pignoni: se la bici che ti piace e ti va bene per il prezzo ha i freni a pattini, prendila senza timore.
Bici da corsa per iniziare: sella, copertoni e manubrio comodi
Infine, ma dovrebbe stare all’inizio, c’è il discorso sul comfort, perché se andare in bici deve essere una sofferenza allora addio. E questo dipende da sella, copertoni e manubrio comodi. Difficilmente su una bici da corsa per iniziare troverai sellini “impiccati” come quelli dei professionisti, ma benché non troverai nemmeno sellini da passeggio è bene sapere che le dimensioni, i materiali e l’imbottitura del sellino possono fare una grande differenza in termini di comfort (e magari, con una piccola differenza di prezzo, un bravo negoziante può trovare il sellino giusto per te).
Se la sella e il manubrio sono, insieme ai pedali, i tuoi punti di contatto con la bicicletta, i copertoni sono il punto di contatto della bici con l’asfalto, e come per le auto possono fare una grande differenza. Quello che non immagini è che ci sono centinaia, se non migliaia, di copertoni per bici da corsa, quello che devi sapere è che una sezione troppo stretta significa scaricare tutte le vibrazioni sulle tue braccia, il che se pedali per piacere non è il massimo del piacere. Nel dubbio scegli copertoni più larghi, che significa una sezione da 28 o anche 30 millimetri, che assorbono meglio le vibrazioni date dalle asperità dell’asfalto: anche in questo caso puoi chiedere espressamente al negoziante di montarti i copertoni che preferisci, spesso con una differenza di prezzo davvero minima. Infine il manubrio: la piega di una bici da corsa per principianti non sarà sicuramente estrema, ma se vuoi approfondire il discorso sui manubri delle bici da corsa puoi leggere questo nostro articolo.
Un discorso a parte meritano invece i pedali: su una bici da corsa, anche su quelle per iniziare, saranno sicuramente montati dei pedali adatti alle scarpette con i tacchetti, le SPD a sgancio rapido. Ora, l’idea di avere i piedi vincolati ai pedali spaventa sempre un po’ chi si avvicina al mondo bike, tanto bici da corsa quanto mountain bike. Cambiare i pedali, mettendo un paio di flat con cui pedalare con scarpe normali, non è difficile e lo puoi fare anche da solo (lo spieghiamo in questo articolo) ma il consiglio è quello di non farsi bloccare dal timore e imparare a usare scarpe e pedali SPD a sgancio rapido: tempo qualche uscita e sembreranno la cosa più naturale del mondo.
Credits photo: Pixmio
©RIPRODUZIONE RISERVATA