Metti un tardo pomeriggio di metà marzo dalle temperature decisamente primaverili a Milano e una passeggiata lungo Corso Garibaldi per raggiungere uno dei ‘sancta sanctorum’ del ciclismo milanese e non solo, il negozio Rossignoli, storico luogo amato da tutti coloro che delle due ruote fanno una filosofia di vita. L’occasione è la presentazione del libro “Galetti, un portento”, dedicato a Carlo Galetti, campione del ciclismo pionieristico, capace di vincere ben tre Giri d’Italia, spesso dimenticato dalla stampa d’elite, ma nel cuore e nei ricordi dei suoi concittadini corsichesi. Carlo Galetti era di Corsico, era piccolo, forte e furbo come pochi e mai domo.
Un lavoro certosino per dare a Carlo quel che è di Carlo
Una bella storia di ciclismo d’altri tempi, come si suol dire, realizzata grazie al grande lavoro di ricerca e alla passione per questo sport dei tre autori: Paolo Migliavacca, Lorenzo Papetti e Adelelmo Portioli. Tre signori, come hanno raccontato loro con molta ironia, che, da pensionati, trovatisi sulla panchina del parco hanno condiviso il loro amore per il ciclismo e hanno dato il via ad un lavoro certosino, tra archivio della Gazzetta dello Sport, Uffici dell’anagrafe (dove il cognome del campione guadagna una elle, Galletti), parenti e persone che avevano conosciuto questo piccolo corsichese , che come funzionava a quel tempo, correva in bicicletta e dopo andava a lavorare nella sua tipografia.
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Un ciclismo d’altri tempi, ma meraviglioso
Uomini, questi, capaci di farsi centinaia di chilometri per raggiungere la partenza di una gara, correrla e poi rifarsi centinaia di chilometri per tornare a casa e la mattina dopo presentarsi sul luogo di lavoro. Galetti, prima di questa libro, aveva già avuto chi ne aveva raccontato la vita e le imprese quando Emilio Colombo, cronista sportivo, nei primi anni del Novecento, scrisse “La vita sportiva di Carlo Galetti”. Proprio da quest’opera parte il lavoro di Migliavacca, Papetti e Portioli, che hanno saputo recuperare tantissime informazioni e tantissimi dati sulla vita e carriera del tenace Galetti, che riuscì a correre due Milano-Sanremo alla non più giovane età di 48 e 49 anni.
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Un’ opera che ha anche un fine benefico
Un libro appassionante e affascinante per le foto in bianco e nero e per gli aneddoti di un ciclismo ormai scomparso, ma che grazie alla memoria e ai racconti come questi, se poi narrati in un luogo sacro come il negozio Rossignoli, assumono un fascino particolare. Ultima nota e non da sottovalutare: i proventi della vendita del libro “Galetti, un portento” , per volontà degli autori, sono devoluti a “Fratelli dell’uomo”, organizzazione non governativa di cooperazione internazionale che opera in Africa e Sud America.
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“Galetti, un portento”
di Paolo Migliavacca, Lorenzo Papetti, Adelelmo Portioli
edito da Sport&Passione
Euro 15,00
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