Il certificato medico sportivo non agonistico è un documento sanitario che attesta lo stato di buona salute della persona, al fine di praticare l’attività fisico-sportiva scelta in totale sicurezza. Tramite una specifica visita medica, effettuata da uno specialista, permette di attestare il proprio stato di salute e capire se sia possibile praticare certe attività sportive o meno.
È opportuno precisare che il certificato medico sportivo non è sempre obbligatorio, come nel caso di una camminata o di una nuotata libera, purché svincolati da tesseramenti e società sportive affiliate a federazioni.
Va, inoltre, sottolineato che per una normale attività fisica in una palestra o piscina tesserate basta un certificato medico sportivo, mentre per un’attività sportiva agonistica è necessario un certificato ad hoc. Infatti il Ministero della Salute distingue tre tipologie di attività fisico-sportiva: agonistica, non agonistica e ludico-motoria. Secondo la normativa italiana vigente corre l’obbligo di presentare il certificato medico sportivo solo per alcune di esse.
Certificato medico sportivo non agonistico, tutte le informazioni utili
Il certificato medico sportivo non agonistico è obbligatorio o meno? Secondo le ultime direttive del Ministero della Salute il certificato medico sportivo è obbligatorio solo per alcune categorie di utenti e specialità sportive. È necessario per lo svolgimento delle attività sportive parascolastiche e per quelle delle federazioni nazionali sportive del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano).
Tale certificazione sanitaria è un documento ufficiale rilasciato da un medico di medicina generale, quindi il proprio medico di base, da un medico specializzato in medicina sportiva (appartenente alla Federazione Medico-Sportiva Italiana del CONI) o, nel caso di minori, da un pediatra.
La validità è annuale e alla scadenza, in caso si prosegua con l’attività sportiva, deve essere rifatto. Lo spieghiamo approfonditamente in questo articolo.
Ci vuole il certificato medico sportivo non agonistico per palestra e piscina?
Viene spontaneo domandarsi se sia necessario un certificato medico sportivo non agonistico per andare per esempio in palestra o in piscina. Se queste strutture sono affiliate alla rispettiva federazione sportiva nazionale o a un ente di promozione sportiva e si viene tesserati al momento dell’iscrizione, il certificato medico deve essere fatto. Tali strutture, di conseguenza, devono rilasciare all’interessato un modulo per la richiesta di tale certificazione.
Riassumendo: il certificato medico sportivo per attività non agonistiche è obbligatorio per i clienti tesserati, mentre chi non lo è non è obbligato, perché si ritiene svolga un’attività ludico-sportiva (nuoto o qualche esercizio saltuario).
Certificato medico sportivo: abolizione per i bambini da 0 ai 6 anni
Dai Ministeri della Salute e dello Sport è stata abolita l’obbligatorietà del certificato medico sportivo per i bambini da 0 ai 6 anni di età, per ridurre le spese delle famiglie e limitare la burocrazia per l’accesso dei bambini piccoli alle attività sportive. Quindi i bambini in questa fascia di età potranno praticare attività fisica organizzata senza bisogno di presentare alcuna certificazione.
Fanno ovviamente eccezione casi specifici, segnalati dal pediatra o dal medico di famiglia.
Lo scopo di questa decisione è anche quello di limitare la sedentarietà, che in Italia è in continua crescita.
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Il certificato medico sportivo è a pagamento?
Questo tipo di certificato per sport non agonistici è a pagamento e il costo varia in base al medico a cui ci si rivolge e alla regione in cui si risiede.
L’esenzione dal pagamento si ha in casi specifici, come le attività scolastiche per eventi che coinvolgono le scuole nei giochi della gioventù o le gare campestri.
Si ricorda, anche, che per gli alunni delle scuole medie il certificato medico sportivo non agonistico risulta gratuito solo se inserito nel POF (Piano Offerta Formativa).
Se ti interessa conoscere i costi della visita, qui spieghiamo caso per caso quanto costa ottenere il certificato medico sportivo.
Certificato medico sportivo non agonistico: qual è l’iter per averlo?
Per ottenere il certificato medico sportivo non agonistico basta effettuare una visita medica con anamnesi completa ed esame obiettivo, con misurazione della pressione ed elettrocardiogramma a riposo. Per chi ha più di 60 anni o ha qualche patologia che aumenta il rischio cardiocircolatorio è necessario fare anche un elettrocardiogramma basale refertato ogni anno. Questa specifica vale anche per coloro che, a prescindere dall’età, sono affetti da patologie in grado portare a un rischio cardiovascolare.
In condizioni generali, a prescindere da patologie diagnosticate e accertate, il medico certificatore può richiedere un approfondimento sanitario della situazione clinica del paziente, con visite specialistiche ed esami diagnostici approfonditi.
Che differenze ci sono fra sport agonistico e non?
Abbiamo parlato di certificato medico non agonistico, spiegando come ottenerlo e quali sono le eccezioni, ma in che cosa differisce da un certificato medico sportivo agonistico.
La differenza sta appunto nella pratica sportiva che viene approcciata a livello agonistico, prevedendo da parte dell’atleta un costante impegno psico-fisico, sotto tesseramento a una federazione o a un ente riconosciuto dal CONI e la partecipazione regolare a gare e incontri.
Lo sportivo dovrà, come da linee guida ministeriali, essere sottoposto a una visita medica più dettagliata, con il rilascio in caso di idoneità del certificato sanitario alla società sportiva di appartenenza. Il certificato per la pratica di sport agonistico è obbligatorio, a pagamento e ha validità annuale.
Se cerchi invece informazioni sulla visita sportiva agonistica, puoi leggere il nostro articolo Certifico medico sportivo agonistico, tutte le informazioni utili
Certificato di sana e robusta costituzione: quando non è richiesto?
Certi sport non prevedono il rilascio di un certificato medico sportivo, che sia agonistico o non, perché l’impegno psico-fisico è ridotto o assente. Di seguito gli sport per cui è possibile evitare la certificazione sanitaria: tutte le discipline di tiro (dal tiro a segno, a volo, con arco,…), bowling, bridge, dama, golf, pesca sportiva di superficie, scacchi, curling.
È sempre opportuno, comunque, affidarsi al parere di un esperto, che sia il proprio medico di base o un medico dello sport, quando si decide di iniziare a praticare sport per capire se sia necessario o meno il rilascio di un certificato medico sportivo. La salute prima di tutto!
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