L’alzata del beach volley, ancora di più di qualsiasi altro gesto tecnico, richiede un enorme controllo del proprio corpo e del pallone, anche nelle condizioni spesso complicate dovute al vento, al sole o – ad altissimo livello – anche a causa della pioggia.
Se poi, oltre a tutti i vari agenti atmosferici, inseriamo anche la possibilità che l’atleta non sia lucido nel momento dell’alzata per via della stanchezza, è facile pensare che la precisione venga quasi certamente a mancare e di conseguenza sarà difficile mettere il proprio compagno nella miglior condizione possibile di attaccare.
Per questo uno degli esercizi proposti all’interno degli allenamenti della Beach Volley Training a Torino è quello di sottoporre l’uomo di rete ad una serie continua di alzate intervallate dai classici spostamenti che il gioco prevede, cioè salto a muro e ricerca della palla, che in questo caso viene buttata in aria dal compagno, ma che durante il gioco verrebbe difesa, per finire con il gesto tecnico dell’alzata.
Il numero di alzate da eseguire dipende moltissimo dallo stato di forma dei giocatori e dalle loro capacità tecniche, ipotizzando quindi che un numero di palloni tra i 2 e i 10 possano essere il range su cui andare a lavorare.
Un esercizio semplice che non ha bisogno di molte spiegazioni; un video esplicativo girato sui nostri campi fa ben capire le sue dinamiche e le velocità di esecuzione.
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