Purtroppo perdere forza con il gesso è inevitabile, come sa chiunque abbia portato un gesso o una bendatura rigida a causa di un infortunio. La conseguenza è che quando si toglie il gesso, o la bendatura rigida, i muscoli sono letteralmente scomparsi. Ora una ricerca dell’Ohio Musculoskeletal and Neurological Institute (OMNI) presso la Ohio University (pubblicata con il titolo “The power of the mind: the cortex as a critical determinant of muscle strength/weakness” sul Journal of Neurophysiology) dimostra che è possibile attenuare la perdita della forza di un arto immobilizzato per un lungo periodo di tempo anche solo grazie all’attività mentale.
Come non perdere forza con il gesso
L’esperimento è stato così condotto: a due gruppi di giovani adulti è stato ingessato il braccio, ed è stato monitorato anche un terzo gruppo di controllo senza gesso. A un gruppo di quelli ingessati non è stata data alcuna indicazione, all’altro è stato chiesto di sottoporsi a sedute di imagery in cui dovevano appunto immaginare di contrarre i muscoli dell’avambraccio per 5″ per 4 volte di fila, attendere 1′ e ripetere per 13 volte, il tutto per 5 volte a settimana per 4 settimane.
Risultato? Ovviamente che al termine delle quattro settimane entrambi i gruppi a cui era stato applicato il gesso avevano perso forza e tono muscolare, ma chi si era sottoposto alle sedute di imagery ne aveva perso il 50% in meno rispetto a chi non vi si era sottoposto (il 24% rispetto al 45%). Secondo Brian C. Clark, direttore della ricerca, questo dimostra come la stimolazione neurologica a livello della corteccia cerebrale incide sui livelli di sviluppo e mantenimento della forza, e come le prestazioni di forza non siano solo una questione che riguarda la muscolatura scheletrica.
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