Di superfood nel mondo della nutrizione, dell’alimentazione, della dieta e dei supplementi per lo sport se ne parla molto da tempo, intendendo alimenti e cibi con una concentrazione di nutrienti (vitamine, fibre, enzimi, sali minerali, antiossidanti) che avrebbero delle particolari e potenti proprietà benefiche e utili per la salute. In realtà il termine superfood, come gli equivalenti super cibo o super alimenti, è più una invenzione del marketing che una vera evidenza scientifica, tanto che sia l’American Heart Association che l’European Food Safety Authority (EFSA) dissuadono dall’utilizzare il termine superfood in assenza di comprovate dimostrazioni scientifiche.
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Il potere salutare dei superfood
Le autorità scientifiche sono scettiche circa l’effettiva efficacia dei cosiddetti superfood per un motivo molto semplice: i test di laboratorio che dimostrerebbero il potere salutare dei superfood sarebbero in realtà stati condotti su concentrazioni di nutrienti così elevate da rendere esiziale la capacità di un singolo alimento, o di porzioni ragionevoli di superfood compatibili con l’alimentazione quotidiana, di apportare effettivamente i benefici supposti. Per esempio: è vero che l’aglio contiene sostanze in grado di ridurre il colesterolo e abbassare la pressione, ma affinché ciò accada occorrerebbe mangiarne 28 spicchi al giorno. Una quantità difficilmente compatibile con un’alimentazione sana ed equilibrata.
Ciò non toglie, tuttavia, che un’alimentazione sana ed equilibrata, in giuste dosi, accompagnata da uno stile di vita sano e attivo, può aiutare a ridurre numerosi rischi legati alla salute.
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Quali sono i superfood
Non esiste una lista ufficiale di superfood così come non esistono criteri standard per individuarli, tuttavia è vero che legumi, frutta in guscio, semi, tutta la frutta e la verdura nonché alcuni pesci e i cereali integrali, inseriti in una dieta bilanciata, possono contribuire alla salute del cuore e al benessere complessivo. Vediamo allora quali alimenti possono essere considerati superfood (date le premesse precedenti) e quanto c’è di vero circa il loro potere.
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Mirtilli
Si parla spesso dei mirtilli come di uno dei migliori superfood, per via della loro alta concentrazione di vitamine, fibre e sostanze fitochimiche, ma lo stesso discorso si può fare per tutti i piccoli frutti di bosco, fragole comprese: mirtilli rossi e blu, lamponi, more e appunto fragole conterrebbero i flavonoidi che riducono i rischi di malattie cardiovascolare.
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Kiwi
Ricchi di vitamina C e antiossidanti, anche i Kiwi sono considerati superfood, benché abbiano proprietà benefiche simili ai frutti di bosco ma anche agli agrumi, al melone e pure alla mela. Rispetto agli altri citati tuttavia i kiwi avrebbero una quantità maggiore e più varia di sostanze nutritive e benefiche, compresa la serotonina che aiuta a regolare il sonno.
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Quinoa
La quinoa è una pianta erbacea i cui semi possono essere macinati per ottenere una farina dall’alto contenuto proteico e senza glutine. Commercialmente la quinoa è assimilabile ai cereali, e si presta a numerose preparazioni, benché in effetti si tratti di semi ricchi di proteine a basso contenuto di grassi, di fibre che aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo e a dare senso di sazietà a lungo termine, di vitamine e minerali.
Proprietà analoghe a quelle della quinoa si possono comunque riscontrare anche nei legumi, in particolare i fagioli, e nei cereali integrali.
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Frutta in guscio
Anche la frutta in guscio, come noci, mandorle, pistacchi, contiene elevate quantità di minerali e grassi buoni. Tuttavia occorre anche sapere che la frutta secca in guscio è anche estremamente calorica (una manciata di noci sgusciate arriva anche a 100 calorie) e quindi occorre prestare estrema attenzione alle porzioni.
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Cavolo riccio
Ortaggio tipicamente mediterraneo, conosciuto anche come kale, è forse il superfood più sovrastimato: come tutti gli ortaggi della stessa famiglia delle Brassicaceae o Cruciferae, dagli spinaci ai broccoli ai cavolfiori, è infatti ricco di vitamine A, C e K oltre che di fibre, calcio e altri minerali.
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Frutta esotica
Melograno, mango, papaya, o ancora pitaya rossa (o dragon friuti), noni (Morinda citrifolia), rambutan, bacche acai, bacche di goji: tutti frutti esotici che sicuramente fanno bene e sono ricchi di sostanze nutritive e benefiche, ma non per questo e non necessariamente sono più salutari di altra frutta meno esotica e più quotidiana che da sempre si mette in tavola.
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Credits Photo: FlickrCC Marco Verch
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