Sentire dolore alle ginocchia dopo una camminata è un’esperienza molto comune: che sia un’escursione in montagna, con tratti ripidi di camminata in salita e discesa, o la pratica del walking, la camminata sportiva in una qualsiasi delle sue forme descritte qui, capita spesso che mentre si cammina o subito dopo si senta male nella zona del ginocchio, più spesso sopra, sotto o all’esterno della rotula. I sintomi normalmente sono uno o più tra dolore acuto e persistente, senso di caldo nell’articolazione del ginocchio, difficoltà a piegare l’articolazione o a stenderla, o vere e proprie fitte molto dolorose ogni volta che si appoggia il piede.
In tutti questi casi di dolore alle ginocchia il fai da te è sempre sconsigliato, e la cosa migliore da fare è rivolgersi a uno specialista, come un ortopedico o un fisioterapista, che sappia individuare le cause, che possono andare da infiammazioni più o meno acute a lesioni più o meno gravi, e conseguentemente suggerire le terapie più indicate. Tuttavia vediamo di capire quali sono le cause più comuni del dolore alle ginocchia durante o dopo una camminata e quali rimedi si possono adottare.
Le cause del dolore alle ginocchia durante o dopo una camminata
Le cause del mal di ginocchia durante o dopo una camminata si possono dividere sostanzialmente in due tipi: infiammatorie o traumatiche. Tra le prime ci sono le tendiniti, come quella del rotuleo, le artrosi, gli assottigliamenti della cartilagine o la sindrome femoro-rotulea; tra le seconde ogni tipo di trauma, dalla distorsione alla rottura del menisco o dei tendini. Paradossalmente per le cause traumatiche di dolore alle ginocchia, che sono quelle più gravi, il discorso è più semplice: occorre una visita specialistica, e degli esami strumentali, per decidere se e come intervenire chirurgicamente oppure se adottare una terapia conservativa. Diverso il caso delle cause infiammatorie che possono derivare da numerosi fattori, presi singolarmente o combinati tra loro, come sovrappeso, postura scorretta a riposo o durante l’attività, calzature inadatte, sovraccarico, carenze alimentari, cattivo stato di forma e molto altro.
> Leggi anche: Come smaltire l’acido lattico nelle gambe
Mal di ginocchia dopo camminata o corsa: la borsite
La borsite è l’infiammazione della borsa sierosa dell’articolazione del ginocchio, quel cuscinetto che contiene del liquido che ammortizza e fluidifica l’attrito tra tendini e/o ossa. Un tempo veniva chiamata in molti modi riconducibili a diversi lavori usuranti, come ginocchio della lavandaia, e anche per chi cammina o corre è fondamentalmente l’usura e/o la postura scorretta a provocarla: se si avverte gonfiore, difficoltà a muovere l’articolazione del ginocchio, e magari anche una sensazione di caldo e rossore della pelle è molto probabile che si tratti di borsite. La borsite non è una cosa banale: può infatti sfociare in una vera e propria infezione per la quale si può rendere necessario un intervento chirurgico.
Normalmente la causa della borsite è una scorretta posizione prolungata nel tempo, per esempio per motivi di lavoro (chi è costretto a stare a lungo in ginocchio) o un sovraccarico dato da allenamenti o camminate troppo lunghe o troppo ravvicinate magari combinate con sovrappeso, calzature inadatte, cattiva tecnica di corsa o camminata, come spiegato qui, fondi troppo duri, per cui sarebbe sempre meglio alternare asfalto a sterrato, o dislivelli eccessivi.
In caso di borsite è obbligatorio interrompere l’attività fisica, procedere con impacchi di ghiaccio per ridurre l’infiammazione, eventualmente con antinfiammatori in pomata e, nel caso non regredisca nel giro di un paio di settimane, con l’aspirazione del liquido, il bendaggio compressivo ed eventualmente l’iniezione di cortisone da parte del medico specialista.
> Leggi anche: Mal di gambe dopo la corsa: cause e rimedi
Mal di ginocchia: tendinite rotulea
Anche la tendinite al ginocchio è una tipica sindrome infiammatoria che riguarda non tanto l’articolazione in sé del ginocchio quanto il tendine che l’attraversa, il più delle volte il tendine rotuleo. Se si sente un dolore superficiale, appena sotto la rotula, allora ragionevolmente è la tendinite rotulea; se il dolore è sopra la rotula probabilmente si tratta di tendinite del quadricipite; se lateralmente all’esterno, probabilmente è una tendinite poplitea.
Normalmente, alle prime avvisaglie di infiammazione, il dolore si percepisce a freddo, all’inizio dell’attività, e poi scompare quando l’articolazione si scalda: è un segnale ingannatore perché si tende a sottovalutarlo per poi rendersi conto che la situazione peggiora fino a costringere allo stop e al riposo.
Le cause delle tendiniti alle ginocchia sono molto simili a quelle di ogni infiammazione: peso eccessivo combinato con allenamenti troppo lunghi o troppo ravvicinati, errata tecnica di corsa o camminata, scarpe che favoriscono una postura scorretta, scarso tono muscolare nelle gambe.
La prima cosa da fare in caso di tendinite rotulea è sospendere l’attività e procedere con una terapia antinfiammatoria come l’applicazione di ghiaccio, anche a riposo, o di pomate specifiche; uno specialista può prescrivere anche trattamenti come laser o tecar e la somministrazione di farmaci antidolorifici; da soli si può fare stretching, sia per il quadricipite che per il bicipite femorale come questi esercizi, e quando il dolore diminuisce o scompare fare esercizi di aumento del tono muscolare e irrobustimento delle gambe come questi.
> Leggi anche: La tendinite achillea del corridore: cause, diagnosi e cura
Mal di ginocchia: artriti e artrosi
L’artrosi è il tipo più comune di patologia del ginocchio ed è causata dall’usura e/o lacerazione delle articolazioni: normalmente insorge a causa del deterioramento della cartilagine del ginocchio, dovuta all’età, nella stragrande maggioranza dei casi e che si può contrastare con pochi semplici consigli, oppure all’usura, come capita per gli atleti o per chi pratica una intensa attività fisica (benché sulla correlazione diretta tra corsa e artrosi ci siano dei dubbi, come spiegato qui). I sintomi dell’artrosi sono abbastanza semplici da individuare: dolore, soprattutto notturno, difficoltà a muovere e piegare l’articolazione, e un senso di gonfiore con la sensazione che il ginocchio sia impastato. Nel caso di artrosi al ginocchio va da sé che continuare l’attività è deleterio in quanto prima occorre provare a ripristinare la cartilagine del ginocchio, e normalmente uno specialista potrebbe consigliare una terapia antidolorifica e antinfiammatoria seguita da infiltrazioni di acido ialuronico o, nei casi non gravi, dall’uso di integratori che favoriscono la ricostruzione e il ringiovanimento dei tessuti articolari; nei casi più gravi potrebbe rendersi necessario l’uso di un tutore associato a terapie strumentali come la Tecar e, in quelli davvero gravi, anche l’intervento chirurgico.
> Leggi anche: 5 consigli contro il mal di ginocchia
Photo credits: CC Pexels
> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
©RIPRODUZIONE RISERVATA