Il calzino sportivo è un indumento, e serve per riscaldare o assorbire il sudore a seconda del clima e della situazione. Tipicamente i calzini sono fatti di cotone, lana o nylon e sono progettati per essere indossati con le calzature, benché ne esistano anche di modelli che possono essere usati senza scarpe in ambienti chiusi come le abitazioni o le palestre. Il calzino sportivo, come ogni accessorio, è un co-fattore positivo o negativo nella performance sportiva. Ciò che però conta davvero in un calzino sportivo è percepire l’anima con cui è stato concepito un accessorio non più definibile solo come outfit ma come vero e proprio training-tool. Passiamo perciò alle specifiche dello sport e del fitness col quale veniamo coinvolti tecnicamente ed emotivamente ogni giorno e in ogni allenamento fatto in palestra, in outdoor o in home-station. E non facciamoci sfuggire nemmeno le sensazioni che emergono da una lunga passeggiata fatta con le cose sbagliate indosso, dalla testa ai piedi. Certi co-fattori, apparentemente lontani dall’azione, incidono molto sulla nostra performance, che si sia praticanti “fitnessisti” soft, tradizionali o agonisti. E co-fattori lo sono diventati da un po’ anche certi capi d’abbigliamento messi indosso prima di svolgere una data attività sportiva, inclusi gli accessori randomizzati che lo compongono.
Dal calzino sportivo alle Super-Socks
L’underwear sportivo solo pochi anni fa era fuori da ogni interesse e considerazione sul come avrebbe potuto realmente incidere sulla nostra performance. Ma basta fare una semplice prova: correre su un tapis roulant per un’ora di buon passo con una t-shirt indossata all’ultimo o con un accessorio tecnico studiato tecnologicamente che gestisca bene l’umido. Ebbene, ci renderemo conto della differenza profonda tra un “tool” e l’altro.
Parimenti per la scarpa adottata e ancor più per quel calzino sportivo che con poca attenzione c’infiliamo al volo: perché è quello il vero punto di contatto col piede ed è proprio quello che stiamo per trascurare.
Un ossimoro tecnico (e strategico) per dirla forbita: proprio la linea di demarcazione tra corpo e tool è ancora, spesso, quella più trascurata. Se la scarpa “respira”, è una “air” o è quant’altro proposto nelle sue caratteristiche marketing-tecniche ma la “calza” non lo è, il piede non respira per niente. E non è tutto qui, questo è solo l’inizio di un percorso verso la vestizione ideale per lo sport.
Hard fitness
Aeration Power nasce dalle dinamiche Cross Fit, dove è emerso che per migliorare le prestazioni occorreva un accessorio protettivo, performante, comodo. Questa disciplina ha contribuito in corso d’opera a realizzare un prodotto più adattabile di quanto si potesse intuire, poiché il Cross Fit è omnicomprensivo in termini di movimento (forza, resistenza, destrezza). La scelta di comprimere gradualmente le masse muscolari con fibre speciali non ha riscontro in nessuna calza tradizionale. Questo il primo perché.
Il secondo aspetto risponde all’altra esigenza tecnicistica maturata nei test con atleti: occorreva realizzare una calza-accessorio che andasse oltre il ginocchio, all’altezza mediana del quadricipite. Crossfitters, Functional athletes, Power-lifters, Weight-lifters, utilizzano ginocchiere e fasciature inadatte a flessione ed estensione esplosiva degli arti inferiori. Un body-builder ha pause di riposo tra i set, perciò può armeggiare su calze e fasciature, ma un Crossfitter avanzato ha rounds senza soluzioni di continuità ed è solito preparare “l’armatura” a inizio sessione per battagliare ininterrottamente. Una fasciatura inadatta sarà letale in un allenamento di endurance, poiché rallenterà l’azione dei flussi sanguigni con calo progressivo delle prestazioni.
Aeration Power Esercita un’azione di compressione che si estende sopra il ginocchio, a differenza di altre calze o tubolari che interrompendosi sotto la rotula depotenziano estensori e flessori della coscia. Pur avventata e originale, questa scelta tecnica ha avuto ragion d’essere, e nei test, nell’area tibiale, per completare meglio l’opera, abbiamo inserito una protezione (mini ginocchiera inclusa) che non precludendo dinamismo ed esplosività nel salto evita tagli da scivolamento sul Box-Jump o altro ostacolo. Un’ulteriore sfumatura per chiudere con le caratteristiche tecniche: nelle sessioni che alternano round interni e fasi cardio esterne alla struttura sportiva, Aeration Power è un warm-up artificiale che porta le masse muscolari subito in temperatura, approntandole alle sollecitazioni in outdoor. Squat, stacco e panca con le gambe in forte flessione, sono più agevoli e sicure con Aeration Power.
Soft wellness
Aeration Joy nasce da un paradosso, da un vero e proprio conflitto tecnico: nell’area del soft-wellness, Yoga, Pilates, Stretching, Posturale e attività derivate, viene imposta l’eliminazione della calza poiché non corrispondente alle esigenze di queste discipline. Nei test effettuati coi docenti, si è tuttavia appurato come molti appassionati evitassero tali attività perché costretti al piede nudo. Ciò nonostante, molti appassionati sarebbero ben lieti di parteciparvi, ove venisse garantita l’opzione di poter indossare una calza ad hoc. Aeration Joy, quindi, preserva l’appassionato di soft-wellness in termini di igiene e fastidio a mostrare le proprie estremità e con numero maggiore di partecipanti la conquista sarà di tutti: maestri con molti più allievi soddisfatti che, naturalmente, indossano Aeration Joy.
Aeration Power e Aeration Joy sono prodotti da Walkstreet.
©RIPRODUZIONE RISERVATA