Teoricamente, tradotto in italiano, il benefit è un beneficio, un giovamento, un tornaconto. Un vantaggio. Teoricamente. I benefici del fitness sono arcinoti e hanno quasi stancato nel loro ripetersi puntuale sotto ogni forma, piatta-forma, canale istituzionale, pubblicità strillata: stato di salute migliorato, umore brillante, eccetera. E possibilità di socializzare nella vita reale in un mondo in cui i contatti tendono a virtualizzarsi.
Fitness Industry A-Z: Benefit
Di solito si parla sempre dei benefit-benefici di chi viene spinto a frequentare un fitness club, ovvero il cliente, ma qualche grosso dubbio sorge: la sensazione è che dietro il poderoso slancio promozionale sui benefit-salute si celi il novantanove per cento degli interessi commerciali e l’un per cento degli interessi salutistici (giovamento è come abbiamo visto uno dei sinonimi di benefit). A rivelarlo è che nessuno parte mai dai benefici per chi nel fitness ci lavora. Della sorte del “fitness-operator”, che ha in mano salute e sicurezza degli iscritti alla palestra, se ne sa sempre poco perchè il suo ruolo ormai è sfumato, evanescente, decentrato.
Benefit per chi?
Nessuno in fondo si fa questa domanda, perchè il trainer è come lo speaker radiofonico: condannato a essere sempre di buon umore, motivante e paziente nell’ascoltare ogni interlocutore. Mi sovvengono turni in palestra di dodici ore con due minuti di pausa per trangugiare sane proteine shakerate col boss che arrivava in palestra proprio in quel momento.
Danno e beffa in un colpo solo, dopo aver accudito ininterrottamente e fino a una frazione di secondo prima, non solo la salute iscritti ma gli interessi dell’imprenditore. Eppure ero solo un istruttore. Ma niente benefit.
Il benessere del trainer
Benefit potrebbe essere qualsivoglia riconoscimento (benefit) produzione, fosse anche un paio d’iscrizioni o una t-shirt da regalare ai parenti del trainer che sono la prima vera, potenziale, strategica, costellazione in chiave networking. Il nostro fitness-benefit-numero-uno dovrebbe scattare come effetto domino attraverso la serenità del trainer. Dovrebbe. Pagarlo troppo è impossibile coi chiari di luna post-pandemici di adesso, ma almeno il giusto e col “benefit”, così sarà pronto a gestirci il problema (e gli interessi) sul campo.
E se la nostra mission aziendale sarà nel rapporto novantanove/uno, bene. Bene lo stesso. Osserviamo attentamente le facce dello staff centro fitness quando siamo invitati in tour all’atto dell’iscrizione e poi iniziamo a parlare di benefit, giovamenti e tornaconti. Sennò sono le solite chiacchiere sulla forma e sulle piatta-forme di quanto faccia bene la palestra. Nel rapporto novantanove/uno.
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