Ho fatto allenamento con Uptivo, che è molto di più di un sensore di frequenza cardiaca per il fitness. Quello ce l’abbiamo già più o meno tutti, ma Uptivo è una cosa un po’ diversa e migliore. Intanto sì, è un cardiofrequenzimetro: c’è la fascia toracica, con trasmissione tramite ANT+ o Bluetooth, e c’è il modello da braccio, che indossi al bicipite. I prezzi d’acquisto sono concorrenziali, i dispositivi sono leggeri, comodi e attendibili (fatto il confronto con il mio cardio da polso consueto ero sempre perfettamente allineato) e il vantaggio potrebbe essere che Uptivo Lightband ha delle luci led che variano di colore a seconda dell’intensità con cui ti alleni. Utile, pratico ma non rivoluzionario, dato che in fondo basterebbe un colpo d’occhio sul proprio sportwatch per vedere più o meno la stessa cosa.
Allenamento con Uptivo: come funziona
La cosa davvero interessante, per chi frequenta un club fitness come per chi lo gestisce, e anche per i trainer indipendenti, è l’intero ecosistema Uptivo. Che è tanto semplice quanto intrigante.
Quando tu acquisti un dispositivo per la rilevazione cardiaca ti si aprono 3 possibilità.
La prima è quella che abbiamo sperimentato noi in palestra, presso Performance Training Studio di Vedano al Lambro (MB): tramite l’App ho prenotato la mia classe di allenamento, arrivato in palestra ho acceso il Lightband e questo si è collegato all’App Uptivo proiettata su un display in sala con tutti i nomi dei partecipanti. E qui è cominciato qualcosa di nuovo e un po’ diverso rispetto ai “soliti” allenamenti: i miei dati – frequenza cardiaca, anche rispetto alla Massima, calorie, % di allenamento rispetto alle zone cardio, e così via – erano costantemente visibili a me, e al trainer che stava conducendo l’allenamento. Con un colpo d’occhio potevo vedere se stavo facendo quello che chiedeva il trainer, quantificare le mie sensazioni e modulare l’allenamento di conseguenza. Vedendo i numeri e vedendo i colori. Il che è un grosso stimolo, ancor più se ti alleni in gruppo e c’è sempre qualcuno più in forma di te che sta facendo meglio. Molto motivante per chi si allena, molto utile per il trainer, che non conduce più l’allenamento a sensazione ma può personalizzare gli stimoli uno a uno.
La seconda possibilità è fare la stessa cosa da remoto. Cioè un allenamento in streaming con un trainer. Non che ne abbiamo ancora voglia dopo quasi 2 anni di home fitness e pandemia. Ma è un business destinato a rimanere, perché c’è chi lo trova comodo e perché aumenta le possibilità dei trainer e dei club. Ora, l’esperienza di tutti in un allenamento da remoto è che il trainer in video dice delle cose e tu a casa ti gestisci un po’ a modo tuo: non solo nell’esecuzione degli esercizi ma anche nella loro intensità. Sei un po’ lasciato a te stesso. Con Uptivo Live si replica sostanzialmente quello che io ho vissuto nel club, ma da remoto: tu puoi vedere i dati del tuo allenamento e quelli degli altri, ma soprattutto il trainer può vedere in tempo reale e da remoto i dati di tutti i partecipanti alla classe. E dire a Tizio che deve rallentare un po’ anziché a Caio che deve spingere di più. Allenamento (quasi) personalizzato da remoto. Che poi sia un allenamento one-to-one o con una classe da 50 persone dipende solo dalla policy del club e dalla bravura del trainer. Ma Uptivo rende efficace tanto l’uno quanto l’altro allenamento.
Infine puoi usare Uptivo – il cardio, l’App e il Cloud – anche per allenarti da solo e per farti dare un feedback dal tuo trainer o allenatore. Stai preparando una gara di endurance e hai la tua tabella? Registri l’allenamento con uno dei dispositivi cardio, gestisci tutto tramite l’App e il tuo allenatore può accedere al tuo cloud e controllare come è andata. Cioè: monitoraggio costante della qualità dell’allenamento e del grado di aderenza agli obiettivi. Sì, vero che ormai qualunque marchio di cardio da polso rende possibile questo, ma Uptivo in più ha le prime 2 possibilità.
Considerazione finale: Uptivo nel complesso del suo ecosistema è sicuramente interessante per l’utente finale, che si ritrova più coinvolto in quello che fa e rispetto ai suoi obiettivi di allenamento, qualunque essi siano, performance, benessere, remise en forme, etc. Ma è ancor più interessante per un club manager, che può offrire un servizio ingaggiante e fidelizzante alla propria clientela. E fidelizzare i clienti è sempre stata una grande sfida per i club e per i trainer.
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