Si chiama Teqball, è una specie di calcio ping pong giocato per lo più in spiaggia, ed è lo sport che – al pari del Padel – sta spopolando soprattutto in Riviera Romagnola. Giocare a Teqball è tutto sommato semplice, almeno dal punto di vista delle regole: si può giocare 1 contro 1 o due contro due, si usa un normale pallone da calcio e ciò che davvero serve è il particolare tavolo ricurvo.
Come si gioca a Teqball
Lo scopo del gioco è come nel ping pong, o nel tennis: mandare la palla oltre la rete nella porzione di tavolo avversario; si può colpire la palla con qualunque parte del corpo (escluse mani e braccia) per un massimo di 3 tocchi (individuali, se si gioca 1 contro 1, di coppia e alternandosi, se si gioca 2 contro 2).
Il Teqball è stato inventato da una coppia di amici e imprenditori ungheresi, Gabor Borsanyi, ex calciatore professionista, e Viktor Huszar, informatico, sostanzialmente codificando un gioco che tutti più o meno hanno sempre fatto nei bagni, nei campeggi e negli oratori, giocare a calcio sul tavolo da ping pong. La differenza è che il tavolo da Teqball ha una specifica curvatura che rende più semplice controllare il pallone e allungare il numero di scambi per ogni azione, che la rete è in plexiglass, e che è il tavolo, con un particolare software, a decretare se il tocco è valido oppure no (per esempio perché passa all’esterno della rete o colpisce il tavolo sul bordo laterale).
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Spettacolare, intenso, divertente, il Teqball è un ottimo gioco per migliorare le skills di controllo del pallone, migliorando le proprie abilità calcistiche, e quelle acrobatiche, e non è un caso che piaccia molto, e sempre di più, a ex calciatori e nuovi appassionati delle discipline freestyle.
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