Tornare in palestra: 10 + 1 consigli per il Coronavirus

Tornare in palestra: consigli Coronavirus

Finalmente si può tornare in palestra, anche in Lombardia, ma in tempi di Coronavirus riprendere gli allenamenti di fitness, benché individuali o al massimo con l’ausilio del personal trainer, impone alcune precauzioni e di seguire alcuni consigli e regole per evitare la diffusione del COVID-19. Ovvero evitare di prendere il virus o eventualmente di trasmetterlo, nel caso in cui si fosse portatori asintomatici. All’ingresso di ogni palestra, grande o piccola che sia, di note catene internazionali o del proprio comune, dovrebbero essere ben evidenti le regole di comportamento all’interno della struttura, e leggerle e rispettare è il primo consiglio per andare in palestra in ragionevole sicurezza anche con il Coronavirus. Ma poi a fare la differenza sono i comportamenti individuali e tanto, tanto buon senso. Perché è indubbio che ancora adesso, nonostante il trend in discesa dei contagi, i luoghi chiusi, con poca areazione e affollati possono aumentare il rischio di contrarre o trasmettere il COVID-19. Un rischio che dopo 2 mesi di lockdown in casa e un altro mese con forti limitazioni nessuno vuole più davvero correre. E allora vediamo i 10 + 1 consigli per tornare in palestra senza prendere il Coronavirus.

1. Prima di tornare in palestra prenota la tua sessione di allenamento

Lo stanno facendo tutti, dai parrucchieri ai dentisti, ed è il modo più semplice per essere sicuri di evitare assembramenti. Le grandi catene hanno digitalizzato il tutto, tramite App o Internet, non è detto che sia così anche nelle piccole palestre indipendenti, ma hai il vantaggio spesso di conoscere il proprietario e fare un colpo di telefono o mandare un messaggio prima per essere sicuro che avrai la possibilità di accedere alla struttura mantenendo le giuste distanze di sicurezza ed evitando affollamenti e assembramenti è la cosa migliore da fare. Se poi il gestore ti dice che non è necessario fatti venire qualche dubbio: forse non è il caso di andare, e forse in questo momento è il caso di cambiare palestra.

2. Verifica che sia misurata la temperatura all’ingresso

Anche questo lo stanno facendo tutti, dai negozi ai ristoranti, ed è la prima barriera per evitare che un positivo acceda a un locale al chiuso. La regola dice che la temperatura deve essere inferiore a 37.5° e che chi è sopra non sia fatto entrare. Anche in questo caso, se ciò non avviene fatti venire qualche dubbio, e nel dubbio evita di entrare a fare allenamento (e magari valuta di cambiare palestra).

3. In spogliatoio uno per volta

Se gli accessi sono prenotati e scaglionati questo dovrebbe avvenire di conseguenza. La raccomandazione è di garantire 5 metri quadri di spazio a persona: questo può avvenire negli spogliatoi spaziosi, più difficile che avvenga nelle piccole palestre, e nel dubbio chiedi al gestore di poter attendere di entrare da solo in spogliatoio. In questo frangente 5′ di attesa possono significare molto in termini di distanziamento sociale e riduzione del rischio.

4. Se possibile chiedi che siano tenute aperte le finestre

Vale negli spogliatoi, vale anche nella sala fitness: una buona areazione riduce il rischio di diffusione del contagio e benché il Coronavirus non sia la legionella il ricambio naturale d’aria riduce sensibilmente il rischio. La possibilità di trasmissione del virus tramite i condizionatori è considerato unanimemente basso, ed è un tema già affrontato anche per gli ospedali, ma nel dubbio se è possibile aprire le finestre e far girare l’aria è meglio, e chiedi che sia fatto. È lo stesso principio per cui sono state consentite prima le attività all’aria aperta e poi l’apertura di negozi e ristoranti: l’aria che circola diluisce le particelle infette e riduce il rischio di infezione. Se poi il gestore ha fatto la manutenzione agli impianti di condizionamento e areazione, tanto meglio, è una garanzia in più.

5. Se possibile, stai all’aperto

È lo stesso principio del punto 4, e molte palestre stanno sfruttando gli spazi all’aperto per posizionare macchine e attrezzature e ridurre la concentrazione di persone: al posto del tapis roulant puoi correre all’aperto, in strada, e se c’è un rack per il bilanciere fuori è preferibile a quello dentro

6. Comunque mantieni le distanze

In palestra, mentre ti alleni, è impossibile – anzi sconsigliato – indossare la mascherina. Per cui mantenere le distanze è la prima forma di protezione alternativa che puoi rispettare. Il metro, metro e mezzo che vale quando passeggi in centro in palestra potrebbe essere poco: secondo gli esperti ciascuna postazione dovrebbe avere almeno 7 metri quadri di spazio per persona, e la distanza interpersonale essere di almeno – almeno – 2 metri. Tantissimi gestori di palestre si sono già adeguato, togliendo macchinari – o spostandoli all’aperto – per guadagnare spazio per ciascuna postazione. Se credi che lo spazio non sia sufficienti chiedi gentilmente una verifica, e comunque tu, nel dubbio, mantieni le distanze.

7. Lavati le mani

Anche questa è una precauzione che doveva valere già prima del Coronavirus e che vale a maggior ragione adesso. Lava le mani prima di entrare nella struttura – dovrebbero esserci i dispenser di gel igienizzante all’ingresso, come in ogni negozio o esercizio commerciale -, lava le mani quando esci dagli spogliatoi, e possibilmente lavale col gel quando finisci di utilizzare un attrezzo. Il virus in realtà sopravvive pochissimo sulle superifici – da quelle degli attrezzi a quelle comuni, tipo il bancone – ma nel dubbio, prima di toccarsi naso o bocca inavvertitamente, igienizzare le mani frequentemente è una buona tutela della tua salute.

8. Non temere il sudore

Il virus non si trasmette tramite sudore, per cui se quello accanto a te sul tapis roulant suda copiosamente non aver paura di contrarre il Coronavirus. Il virus si trasmette tramite i droplets, le goccioline di respiro o tosse emesse dalla bocca, quindi è fondamentale la distanza e l’igiene ma il sudore non trasmette il COVID-19. Che poi il gestore della palestra preveda di pulire e igienizzare la postazione dopo ogni utilizzo, eliminando anche il sudore di chi c’era prima, è solo una buona pratica di igiene che ti deve far pensare che si tratta di una palestra responsabile che tiene ai suoi clienti.

9 Portati il tuo asciugamano

Sì, moltissime palestre mettono a disposizione i propri asciugamani, che sono puliti e sanificati prima di ogni utilizzo e sono una grande comodità, perché poi li lasci in palestra. Ma di questi tempi anche il rischio di confondersi con quello di un altro utente è da evitare. Quindi, senza obbligo, ma se vuoi sentirti più tranquillo, portati il tuo asciugamento pulito da casa così sarai sicuro che nessuno possa scambiarlo con il proprio.

10. Se ci sono i separatori è meglio

Molte palestre li hanno già installati: sono pareti di plexiglass o plastica, spesso sospese dal soffitto, che creano una ulteriore barriera tra le postazioni di allenamento, in particolare dove ci sono gli attrezzi cardio come tapis roulant, ellittiche, rower e simili. Se gli attrezzi sono distanziati i separatori non sono obbligatori per legge, ma se il gestore della tua palestra li ha messi comunque è segno di attenzione nei confronti dei suoi clienti: per lui è un costo, per te una garanzia in più.

11. Non trattenerti

Sì, in condizioni normali anche fermarsi dopo l’allenamento a rilassarsi, farsi una bella doccia, chiacchierare, bere e mangiare qualcosa è parte dell’esperienza di andare in palestra e tenersi in forma. Ma in questo momento forse è meglio sbrigarsi velocemente e lasciare spazio agli altri, senza trattenersi.

Foto di Valentin Tikhonov da Pixabay

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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