Imparare a pattinare da soli è il piccolo e semplice sforzo da fare per praticare una bellissima attività all’aria aperta. Pattinare permette di visitare luoghi, fare una attività fisica che tonifica i muscoli e brucia calorie, consente di passare del tempo all’aperto, e lo si può fare da soli o in compagnia.
Tuttavia per chi non ha mai pattinato non è così semplice imparare a pattinare: bisogna infatti riuscire a stare in equilibrio, mantenere la giusta postura del corpo, dare la necessaria spinta per avanzare, guidare corpo e pattini per curvare e infine, ma non ultimo, sapere come fermarsi. Il tutto possibilmente senza cadere, o facendolo il meno possibile e senza danni gravi.
Ecco allora, per chi vuole imparare ad andare con i pattini, 8 buoni motivi per farlo e i consigli per iniziare da soli a usare i pattini.
Come imparare a pattinare da soli in 4 mosse
Come prima cosa, per imparare a pattinare da soli, serve l’attrezzatura giusta e il luogo giusto: un paio di pattini della giusta misura, che non stringano troppo il piede ma nemmeno siano troppo larghi perché, come per gli scarponi da sci, sono i pattini il nostro tramite con il fondo; un’area pianeggiante, senza discese e salite; un fondo omogeneo e senza asperità che facciano perdere l’equilibrio. Può anche essere utile dotarsi di ginocchiere, gomitiere e di un caschetto che, per essere davvero sicuro, deve avere le stesse caratteristiche di omologazione di quelli da sci (che abbiamo spiegato qui) o ciclismo (spiegato invece qui).
1. Imparare a stare in equilibrio sui pattini
La prima cosa da imparare è stare in equilibrio sui pattini da fermi. Appoggiarsi a un muro o altro sostegno è solo una scorciatoia che però non aiuta a lungo termine: meglio imparare da subito la postura corretta che è con i pattini affiancati e paralleli, le ginocchia leggermente piegate, le gambe non rigide, i glutei leggermente indietro e le spalle in avanti, con la schiena dritta e le braccia morbide e rilassate che aiutano a mantenere l’equilibrio. Quando si riesce a stare in equilibrio sui pattini da fermi è ora di provare ad avanzare.
> Leggi anche: Ecco come manteniamo l’equilibrio
2. Come andare avanti pattinando
Per avanzare bisogna posizionare i piedi a V, con i talloni che tendono ad avvicinarsi, le punte che divergono verso l’esterno. I piedi comunque non sono più larghi del bacino o delle spalle, quindi in posizione naturale. Da questa posizione si comincia a fare dei piccoli passi scivolati verso avanti ed esterno, alternando una gamba all’altra e spingendo con quella indietro. L’ideale sarebbe arrivare il prima e meglio possibile a staccare il piede che scivola indietro, lasciando scivolare quello avanti.Per essere chiari, piedi a V, quello destro avanza verso avanti esterno, si stacca leggermente il pattino sinistro da terra e si continua ad avanzare con quello destro; poi si ripete invertendo l’ordine e così via. Nel frattempo anche le braccia accompagnano il movimento: l’obiettivo è essere il più sciolti e fluidi possibile, con le spalle sempre leggermente in avanti e le braccia che oscillano alternate alle gambe (quindi quando avanza il piede destro lo accompagna il braccio sinistro; e viceversa).
> Leggi anche: SUP: come imparare da soli
3. Come frenare con i pattini in linea
Per frenare, una importante azione per la sicurezza propria e degli altri, occorre usare i freni, che nei pattini in linea si trovano sotto il tallone: per farlo prima si portano i piedi paralleli, sempre con le gambe piegate leggermente, e poi si porta avanti un piede e si alza la punta dello stesso, facendo toccare il suolo al freno che si trova sotto il tallone.
> Leggi anche: 5 buoni motivi per comprare una slackline
4. Come curvare con i pattini
Una volta che hai imparato a stare in equilibrio, ad andare avanti e frenare ti accorgerai che serve anche imparare a curvare con i pattini. E questa è una cosa un po’ controintuitiva da imparare, perché bisogna giocare un po’ con il baricentro e l’equilibrio.
La regola è che bisogna portare avanti il piede interno alla curva (quindi curva a sinistra e piede sinistro avanti, viceversa per la curva a destra). A questo punto, come in bicicletta, si guarda il centro della curva e si allarga il braccio interno (curva a sinistra e braccio sinistro) abbassandolo come per “abbracciare” la curva, spostando un po’ anche il busto verso l’interno e il bacino verso l’esterno. E cosa farà il piede esterno alla curva? Tenderà a staccarsi un po’ e può essere usato per spingere e tenere la traiettoria evitando di “partire per la tangente”
Credits photo: CC Pixabay, Laura Stanley, Craig Adderley, Airam Dato-on da Pexels
> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
©RIPRODUZIONE RISERVATA