L’attività fisica previene il cancro

Secondo uno studio del National Cancer Institute USA attività fisica previene il cancro e riduce il rischio di circa il 20%

L’attività fisica previene il cancro. O quantomeno chi si impegna regolarmente nell’esercizio fisico previene meglio il cancro. Lo dimostra un’indagine del National Cancer Institute americano, apparsa su Jama Internal Medicine. Se i benefici generici di una regolare attività fisica erano già conosciuti (anche sul cervello), il legame di questa con le probabilità di sviluppare ben 13 tipi diversi di tumore, è una novità per tutti quelli che conducono una vita attiva, che non fa che confermare l’utilità di una vita in movimento.

L’attività fisica previene il cancro: lo studio del National Cancer Institute

Il campione utilizzato per l’indagine è molto vasto. Si tratta, infatti, di 1,44 milioni di persone coinvolte, con età tra i 19 e i 98 anni e di cui il 57% donne. Del totale, il 10% compie una regolare attività fisica, mentre altri conducono una vita piuttosto sedentaria.

Il risultato dei test statistico dimostra una minore probabilità di sviluppo del cancro nei soggetti attivi con una differenza di rischio pari a circa il 20%. Questa media è variabile rispetto al tipo di tumore esaminato.

I diversi tipi di tumore

La differenza statistica nel contrarre la malattia tra soggetti attivi e non è rilevabile, in particolare, per 13 diversi carcinomi (su 26 analizzati). Tra questi quelli diffusissimi al seno, al polmone, al colon, al fegato, all’esofago e allo stomaco, ma anche al rene, all’endometrio, al sangue, al midollo, alla testa e al collo, al retto e alla vescica.

Le indagini sul melanoma e sul cancro alla prostata, invece, non hanno dato i risultati sperati. Le statistiche, infatti, hanno dimostrato che la percentuale di contrarre questo tipo di tumori risulta la stessa in entrambi i tipi di soggetto esaminato.

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Rischi per gli sportivi

Ma per gli sportivi ci sono anche dei fattori di rischio. Tra questi c’è, ad esempio, l’esposizione ai raggi ultravioletti, direttamente connessa con lo sviluppo del melanoma e senza dubbio più diffusa tra i soggetti che praticano attività fisica all’aperto.

Seppure con questi limiti e con i margini di errore connessi allo stile di vita e alla dieta, la ricerca eseguita dal National Cancer Institute rivela, comunque, un motivo in più per continuare a praticare la propria attività fisica o, se ancora non se ne fa, iniziarne finalmente una.

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