La Mindfulness migliora davvero le prestazioni sportive?

La mindfulness aiuta a focalizzarsi sugli obiettivi, tenere a bada l'ansia e a migliorare le prestazioni sportive. Ecco come funziona

Mindfulness e sport: migliorano davvero le prestazioni?

Se parliamo di Mindfulness e sport per migliorare le prestazioni, sappiamo che ormai questa pratica di meditazione aiuta molto chi fa attività fisica. La meditazione mindfulness lavora sull’io e sul momento presente per generare un senso di pace e di appagamento. Per questo da qualche anno è diventata una valida alleata degli sportivi. Praticare sport ad alti livelli è logorante per il fisico e per la psiche, ma con un buon allenamento mentale si possono ottenere grandi benefici per tutto l’organismo, come è stato dimostrato anche scientificamente. Scopriamo insieme che cos’è la mindfulness e come si applica allo sport.

Mindfulness e sport per migliorare le prestazioni

Il termine mindfulness arriva dall’inglese e significa consapevolezza, prestare attenzione, ma in modo particolare, più profondo. Per il biologo molecolare statunitense Jon Kabat-Zinn, fra i pionieri di questa pratica, mindfullnes significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante, passando da uno stato di sofferenza a una percezione soggettiva di benessere, grazie alla conoscenza profonda degli stati mentali.mindfulness-prestazioniSi entra così nel mondo della meditazione con l’obiettivo di eliminare la sofferenza inutile, coltivando una comprensione e accettazione profonda di qualunque cosa accada attraverso un lavoro attivo della propria mente.

Mindfulness per ridurre lo stress

Per comprendere veramente la mindfulness è importante conoscere anche le sue origini, che si trovano nella dottrina e pratica meditativa buddhista. Questo tipo di meditazione si rifà alla vipassana (parola che letteralmente si traduce in “chiara visione” o “visione profonda”), la più antica delle pratiche buddhiste, che indica la nitida consapevolezza di quello che sta accadendo nel momento presente.

A partire dalla fine degli anni ’60 le pratiche contemplative orientali hanno avuto una grande diffusione in Occidente e il primo a sperimentare con un approccio clinico la mindfulness è stato proprio il professore Jon Kabat-Zinn, che ha ideato un programma per la riduzione dello stress basato su questo tipo di meditazione.

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Perché la midnfulness è importante per lo sport?

La mindfulness riveste un ruolo importante nello sport, in quanto insegna agli atleti a concentrare tutta la loro attenzione su ciò che fanno nel momento presente, senza formulare dei giudizi. Lo scopo è quello di

  • raggiungere un rendimento ottimale,
  • aumentare la motivazione, l’autostima e la fiducia in se stessi,
  • attivare i livelli di stress positivo (quando si gareggia una giusta dose di stress è fondamentale),
  • interpretare successi e sconfitte,
  • rafforzare lo spirito di squadra / sportivo (in caso di sport individuali)

L’atleta impara così a confrontarsi con il suo vero avversario, ossia con se stesso.

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Come usare la mindfulness nello sport

Un’atleta spesso è sottoposto a pressioni e alla necessità di soddisfare delle aspettative. Stanchezza, prestazioni poco soddisfacenti e ansia non sono buone alleate per l’autostima e la capacità di concentrazione.

Con la meditazione mindfulness lo sportivo impara a respirare profondamente e a non farsi distrarre da tutto ciò che lo circonda, si concentra solo sul “qui e ora” liberandosi dei pensieri negativi per ridurre lo stress e migliorare le prestazioni.come-usare-mindfulness

L’atleta deve sentirsi appagato del suo percorso e provare piacere per quello che fa, vivendo l’allenamento come un’esperienza di benessere. È molto utile, quindi, seguire dei corsi dedicati per fare propria questa pratica con la costanza e l’esperienza.

Una buona consapevolezza di sé aiuta lo sportivo (ma non solo) a prendere coscienza dei propri fattori di stress, a riflettere sulla situazione presente e a capire come agire in modo opportuno.

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La mindfulness migliora le prestazioni sportive?

Sì, lo confermano gli studi scientifici. Negli ultimi decenni la ricerca nell’ambito delle neuroscienze ha mostrato un interesse esponenziale per lo studio degli effetti della pratica di mindfulness, con risultati empirici che ne sostengono l’efficacia sia per aumentare il benessere sia per ridurre il malessere. Sì, qualcosa in comune con lo yoga c’è (leggi qui).

Uno studio del 2004 ha dimostrato che questo tipo di meditazione aiuta a ridurre l’ansia e lo stress negativo, permette di riposare meglio e di gestire alti livelli di tensione, scongiurando esaurimenti nervosi o depressioni. Di conseguenza le prestazioni atletiche migliorano.
Inoltre, una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Perspectives on Psychological Science indica come la meditazione mindfulness

  • rafforzi il sistema immunitario
  • riduca la pressione sanguigna
  • migliori la funzione cognitiva

E grazie alla mindfulness si è constatato ad esempio che una frequenza cardiaca a riposo più bassa migliora le prestazioni fisiche, aumentando la resistenza e consentendo al corpo di lavorare di più.
(foto pIxabay)

 

 

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