A che età iniziare nuoto è la domanda che molti genitori si pongono sia di fronte alla proposta di corsi in piscina per bambini molto piccoli, più o meno a partire dai 6 mesi di età, che quando si tratta di scegliere la prima attività sportiva da far praticare con una certa regolarità ai bambini e alle bambine nell’età in cui frequentano l’asilo. Decidere a che età far cominciare a nuotare i bambini non ha una risposta univoca e dipende dallo sviluppo fisico e psichico del bambino e dal parere che sarebbe meglio chiedere al proprio pediatra. Tuttavia si possono individuare i pro e i contro nonché alcuni consigli su quando e come far iniziare i bambini a nuotare.
A che età iniziare nuoto
Fondamentalmente non è mai troppo presto per portare i bambini in piscina e farli famigliarizzare con l’acqua: anche i neonati hanno già, o ancora, dei riflessi incondizionati per cui in acqua trattengono il respiro e fanno dei movimenti di braccia e gambe che permettono loro di muoversi in acqua. Tuttavia bisogna aver ben chiaro che con i bambini minori di 4 anni non si tratta di iniziare nuoto con veri corsi e non si tratta di imparare a nuotare ma di momenti che aiutano i neonati e i bambini piccoli a famigliarizzare con l’acqua, ad abituarsi all’ambiente acquatico, a stare a contatto con i genitori rafforzando il legame emotivo con loro facendo qualcosa di divertente.
Su questo occorre essere chiari: numerosi studi hanno infatti dimostrato che i corsi di nuoto prima dei 4 anni non danno nessuna garanzia di far acquisire ai bambini le competenze necessarie a muoversi in autonomia in acqua, riducendo o eliminando il rischio di annegamento (motivo per il quale nonostante corsi e lezioni di nuoto non bisogna mai lasciare i bambini piccoli incustoditi in acqua, nemmeno nelle piccole piscine casalinghe) e soprattutto cominciare così presto a nuotare non è la strada per avere figli che faranno i nuotatori di alto livello.
Quindi con bambini di età inferiore ai 4 anni va benissimo andare in piscina (e qui trovi l’elenco di tutto quello che ti serve portare), va benissimo frequentare corsi di acquaticità, va benissimo passare del tempo in acqua, in piscina o al mare (benché tra nuotare in piscina e al mare ci siano notevoli differenze che abbiamo spiegato qui), purché ci sia il parere positivo del pediatra e purché gli istruttori, i bagnini e le strutture garantiscano la necessaria sicurezza.
Iniziare nuoto: i bambini in età prescolare
L’età prescolare è considerata la migliore per iniziare davvero a nuotare: pediatri e istruttori consigliano di far iniziare a nuotare intorno ai 4 anni, quando bambini e bambine hanno sviluppato sufficienti competenze motorie e autonomia per imparare a stare a galla e muoversi in acqua senza paura anche senza la presenza dei genitori. L’età prescolare è anche quella in cui ogni esperienza motoria arricchisce il bagaglio dei bambini e da questo punto di vista il nuoto è uno sport che favorisce il coordinamento neuromotorio, richiedendo ai bambini di muovere gambe e braccia in modo coordinato e a ritmo del respiro mentre adeguano la propria posizione in acqua. Anche in questo caso bisogna aver ben chiaro che si tratta di attività ce favoriscono lo sviluppo neuromotorio, che vanno affrontate con piacere e una buona dose di divertimento e non come una forzatura, e che non si tratta di sport con finalità agonistiche: un bambino o una bambina in età prescolare dovrebbero imparare a nuotare e andare in piscina per sentirsi pienamente a proprio agio in acqua, per sviluppare confidenza con l’acquaticità ed essere in grado di gestire praticamente in autonomia situazioni come un bagno con gli amici in piscina o al mare senza paura.
Nel caso in cui si dovesse accompagnare i bambini piccoli in piscina potrebbe essere utile leggere questi consigli su quale cuffia scegliere per andare in piscina e questi sugli occhialini migliori per la piscina.
Cominciare a nuotare dai 6 anni
6 anni è l’età in cui i bambini vanno a scuola e, se non hanno già cominciato prima, è bene cominciare a nuotare. Lo sviluppo delle capacità di coordinazione è già iniziato intorno ai 4/5 anni e in teoria i bambini dai 6 anni dovrebbero già avere le capacità motorie per acquisire le corrette tecniche del nuoto, quantomeno a un livello rudimentale. Se però i bambini non hanno vissuto precedenti esperienze di acquaticità, non hanno confidenza con l’acqua, la piscina e il mare e fondamentalmente non hanno mai nuotato prima, questa è l’età anche in cui potrebbero fare maggiori resistenze, provare paura e disagio rispetto all’acqua e fare resistenza fino al rifiuto di nuotare. In questo caso è importante soprattutto avere pazienza, affidarsi a un istruttore che abbia l’esperienza necessaria per condurre progressivamente in acqua il bambino senza forzarlo brutalmente e che lo aiuti a riscoprire con piacere e soddisfazione il rapporto con l’acquaticità.
Iniziare nuoto agonistico
Per molti bambini che hanno cominciato i corsi di nuoto e acquaticità in età prescolare, dai 6 anni è anche l’età in cui si comincia a nuotare un po’ più seriamente: non vero e proprio nuoto agonistico ma corsi di affinamento della tecnica di nuoto che possono prevedere anche 2 o 3 lezioni settimanali. Come sempre, non è il caso di forzare il bambino o la bambina, è giusto assecondarli se trovano piacere nell’assumersi questo impegno e rispettarlo con costanza, tenendo presente che nell’età della scuola primaria è importante che i bambini e le bambine sviluppino un ampio bagaglio di esperienze motorie (e il nuoto comunque è uno sport che sviluppa tutta la muscolatura) praticando attività diverse e facendo esperienze sportive varie.
Cominciare a nuotare da grandi
Se non si ha cominciato da piccoli, in età prescolare o scolare, imparare a nuotare da grandi, diciamo dall’età delle scuole medie e dell’adolescenza in poi, può essere più problematico. L’ostacolo maggiore di iniziare nuoto da grandi è normalmente quello emotivo: l’acqua spaventa, si ha paura di annegare e questo finisce per vanificare la naturale tendenza al galleggiamento. Razionalmente basterebbe infatti ripassare mentalmente la lezione di Archimede e respirare regolarmente, considerando che con sufficiente aria nei polmoni è fisicamente impossibile andare a fondo. Tuttavia l’emotività e il disagio rispetto all’ambiente acquatico possono giocare brutti scherzi e allora più che il fai da te è bene affidarsi, senza vergogna, a un istruttore qualificato e magari specializzato nell’insegnare a nuotare agli adulti. Imparare e cominciare a nuotare da grandi si può fare, sia se si vuole fare il bagno che nel caso in cui si voglia cominciare a fare dell’attività fisica e motoria per dimagrire (e il nuoto è una delle migliori attività per perdere peso, come spiegato qui): l’importante è apprendere la tecnica corretta da subito per evitare problemi come il mal di collo e di spalle, che abbiamo spiegato qui..
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