Come scegliere il costume da uomo per il nuoto in piscina in base al tuo fisico

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La scelta del costume da uomo per il nuoto in piscina può fare la differenza quando si è in acqua. Che si punti alla performance o meno.
Negli ultimi anni il pezzo di stoffa che si usa per allenarsi nel nuoto in piscina ha subito evoluzioni dal punto di vista dei materiali e delle tecnologie costruttive e oggi il mercato offre una ampia gamma di proposte. Che fondamentalmente si dividono in tre modelli principali: slip, jammer e body.
Questo ultimo tipo di costume, insieme alla muta, è in realtà più adatto al triathlon o al nuoto in acque libere (sull’argomento puoi leggere il nostro approfondimento su le differenze fra nuotare in piscina e al mare).
Andiamo a vedere quali caratteristiche deve avere un buon costume da uomo per nuotare in piscina.

Come scegliere il costume da uomo per il nuoto in piscina

Il nuoto in piscina è uno degli sport migliori per dimagrire (ne parliamo qui, spiegando come devi fare per perdere peso con il nuoto). E gli accessori da portare con te che influiscono sulle performance in acqua sono davvero pochi: occhialini, cuffia e appunto il costume.
La scelta dipende fondamentalmente da due fattori: la tua struttura fisica e la frequenza degli allenamenti in piscina (il che significa anche le ambizioni che hai in termini di prestazioni).

Muscoli più sviluppati nel nuoto

Se hai un figlio scopri qual è l’età giusta per fargli iniziare nuoto. Se invece stai iniziando un corso, leggi la nostra guida su cosa portare in piscina per un corso di nuoto.

Sui costumi abbiamo già scritto guide:

Qui invece proseguiamo con i nostri consigli per la scelta del costume da uomo per il nuoto in piscina.

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Scegliere il costume giusto da uomo per piscina in base al fisico

Coma anche per i costumi da donna, uno dei criteri più importanti nella scelta del costume da uomo per il nuoto in piscina è la conformazione fisica. E un po’ anche il gusto personale in fatto di stile.
La vestibilità di un costume è un fattore da non trascurare: sentirsi a proprio agio in piscina ti aiuta a focalizzarti sull’allenamento e non su altre cose, oltre a aumentare la dose di autostima.

C’è chi non bada al giudizio altrui in piscina e indossa quel che gli pare. Altri invece stanno più attenti all’apparenza, e allora è bene tenere presente alcune cose per trovare il costume adatto al fisico.

Se le persone di statura alta e fisicamente in forma possono indossare tutto senza problemi: l’unica indicazione è la scelta di un colore che stia bene con la tonalità della carnagione.

Per mettere in risalto gli addominali (se vuoi svilupparli prova il plank), che tu sia alto o basso, va benissimo uno short a vita bassa.

Chi non è alto né troppo asciutto dovrebbe evitare i jammer e optare per gli slip, che hanno la prerogativa di slanciare verso l’alto grazie alla sgambatura. Per i più appesantiti si consiglia sempre il colore scuro e disegni dalle forme piccole.

Le persone magre non avranno grandi problemi, se non quello di sembrare troppo magre. Allora meglio puntare su costumi dai colori vivaci che attirino l’attenzione.

>> LEGGI ANCHE: Come riuscire ad allenare davvero gli addominali

Il costume da uomo per il nuoto in piscina: la taglia giusta

Premessa sempre valida per qualsiasi tipo di nuotatore, che sia professionista, amatore, donna, bambino o bambina: il costume per nuotare in piscina deve essere comodo. il che rende la scelta un po’ più complicata soprattutto per chi sta iniziando ad allenarsi o chi deve acquistare un costume da gara. 
complicata ma non così difficile, basta tenere presenti un concetto base.

E cioè l’aderenza. Il costume deve aderire bene al corpo e comprimerlo senza esagerare. se non lo facesse, si sentirebbe un po’ troppo l’attrito dell’acqua e la nuotata ne risentirebbe.

Come provare il costume per trovare la taglia giusta

Siccome ogni marchio ha le sue taglie, è sempre meglio misurarsi la circonferenza vita, con un metro da sarto, poco sotto l’ombelico. fallo fare a un amico magari e assicurati che il metro aderisca senza stringere Poi comunica la misura al negoziante e tutto sarà più facile.

Difficilmente potrai indossarlo da nudo: fallo con le mutande indosso e togli idealmente il loro spessore. Se non puoi provarlo da nudo, provalo con i vestiti addosso e togli idealmente il volume dei vestiti. O piuttosto prendi la circonferenza della vita (a circa 3 cm sotto l’ombelico) e comunicala al negoziante.

Per capire se un costume jammer è quello giusto per te, prova a infilare due dita sotto la vita e sotto il ginocchio: se non ci riesci lo puoi acquistare.

Come evitare che un costume provochi irritazioni

Una volta indossato, il costume non deve muoversi dalla vita. ma non deve essere nemmeno troppo stretto, perché oltre a fare un po’ male rischia di provocare irritazioni all’inguine, la zona più sensibile. Se vedi grinze e rigonfiamenti significa invece che è troppo largo. Piuttosto compralo aderente al massimo, sia perché in acqua si sente molto meno la compressione, sia perché nel tempo i tessuti tendono a cedere e a prendere la forma del corpo.

Per questo evita di prendere come riferimento la taglia del tuo vecchio costume: non è veritiera.

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Costume da uomo per il nuoto in piscina: i tessuti, dal nylon al carbonio

Il tessuto di un costume da uomo per il nuoto nuoto in piscina è una componente importante, collegata al tipo di frequenza in vasca che si ha. In genere è bene tenere presente alcuni aspetti come la capacità di un tessuto di comprimere e supportare i muscoli (soprattuto per i nuotatori agonisti) e di resistere al cloro e alle abrasioni (per tutti).

Per chi nuotano una o due volte a settimana e pretende un buon rapporto qualità prezzo, la scelta può focalizzarsi sui tessuti in mescole di nylon e elastam (o elastan). Hanno il pregio di offrire vestibilità e comfort, di mantenere la forma più di altri e di resistere ai raggi UV (non sempre al cloro, se non in mescole che prevedano anche altri tessuti).
Lo svantaggio è che sono sensibili all’usura e hanno una vita più breve di quelli in altre fibre. Ma solo se li si usa con grande frequenza: per questo sono una buona scelta per il nuotatore occasionale o regolare. 

I nuotatori intensivi (3-5 volte al settimana) o che fanno nuoto a livello agonistico hanno bisogno di prodotti con un grado di tecnologia più alto. Ovvero il poliestere, il poliammide e il carbonio. Il poliestere veste più aderente e  garantisce una durata migliore nel tempo, cosa utile per chi deve possedere più di un costume. Una combinazione classica e di alta qualità è poliestere-elastam.

Costano più di quelli in nylon ma danno una qualità migliore, anche perché di solito proteggono da cloro, abrasioni e raggi solari. E sono un argine al pilling, quei pallini di tessuto che si formano sulla superficie del costume.
Il carbonio è l’ultimo ritrovato in fatto di costumi velocissimi sia da gara che da allenamento. In genere sono presenti nel tessuto al 3 % e offrono una compressione di un’altra categoria: supportano i muscoli in modo selettivo, o lo fanno per gruppi muscolari, anche in due direzioni, aiutando la rotazione del corpo in acqua. Per questo alcune case parlano di ‘compressione intelligente’.

Naturalmente hanno un prezzo ancora più elevato ma recentemente sono entrati nel mercato dei costumi per tutti e non solo per i professionisti e i prezzi si stanno abbassando.

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Costume da uomo per il nuoto in piscina: i modelli in base alla frequenza

Se un uomo al mare può indossare un costume come lo short (in realtà più adatto alla spiaggia che al nuoto), il mondo dei costumi da uomo per il nuoto in piscina predilige altri modelli: slip, jammer e body (questi in misura minore). Le mute invece sono tendenzialmente riservate a chi fa triathlon e nuota in acque libere.

Al di là dello stile (ormai ce n’è davvero per tutti i gusti), ogni tipo di costume risponde a caratteristiche precise e si adatta a un tipo di nuotatore piuttosto che a un altro e alla frequenza dei suoi allenamenti in piscina.

Il costume slip da uomo per la piscina

Il classico costume a mutandina, che ormai si vede abbastanza poco nelle gare olimpiche, è in realtà sempre il più gettonato fra i costumi da allenamento uomo. E i motivi sono evidenti: lascia molta libertà di movimento, una sensazione molto naturale in acqua e riduce al minimo i rischi di irritazioni e abrasioni. Nelle loro lunghe sessioni di training li usano anche i professionisti.

Ma lo slip è una scelta ideale anche per chi comincia a nuotare, ma anche per chi non partecipa a corsi di nuoto agonistico e frequenta la piscina in moto saltuario o al massimo ci va un paio di volte la settimana. Dall’altra parte, non offre una gran compressione muscolare e dunque non è adatto a chi cerca performance e vuole migliorarsi nei tempi e nella velocità.

Chi soffre la temperatura dell’acqua può trovare più protettivi i jammer e i body, come chi vuole evitare problemi di scottature in estate. Oltre a essere cortissimi, gli slip in generale non hanno un tessuto in grado di proteggere dai raggi UV.

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Il costume jammer

Il jammer è il costume più amato da chi fa nuoto a livello intensivo o agonistico e si allena fino a 5 volte la settimana. Il pantaloncino aderente al ginocchio ha il pregio di comprimere le gambe e supportare i muscoli (quadricipiti della coscia) in modo eccellente, specie se ha componenti in carbonio.

Inoltre in genere ha integrata nel tessuto la protezione rispetto a raggi UV e alle abrasioni. Se vuoi migliorarti nel nuoto e acquisire velocità è il costume che fa per te, anche se non sei un nuotatore intensivo.

Il costume short da uomo per la piscina

Non se ne vedono così tanti in giro per le piscine, soprattutto fra i nuotatori intensivi, ma il costume short (o shorts, o a M, per la sua forma) ha il suo perché.
Prima di tutto è piuttosto comodo, riprendendo la foggia dei bermuda da mare. Poi è un buon compromesso fra la libertà di movimento che offrono gli slip e un’attenzione maggiore allo stile. Infine, per chi ha come obiettivo l’utilità e il risparmio, può essere utilizzato anche al mare.

 

 

La muta da uomo per nuotare in piscina e al mare

Come abbiamo detto la muta è un capo utile a chi fa triathlon o che nuota su lunghe distanze in acque libere. O può servire anche a chi pratica surf o SUP. Tuttavia si usa anche in piscina, soprattutto da parte di chi si deve allenare per il triathlon.
Le caratteristiche principali della muta sono la galleggiabilità, la riduzione della resistenza, la protezione dalle acque fredde e il mantenimento della temperatura corporea costante nelle gare di resistenza o nelle sessioni lunghe di allenamento.
Una muta ben fatta garantisce aerodinamicità e supporto muscolare a tutto il corpo, oltre a integrare la protezione dai raggi solari e dalle abrasioni.

Il body da uomo per nuotare in piscina

Il body maschile per il nuoto è molto meno usato che in passato, ormai sostituito dalla muta.
Quelli che circolano possono avere il pantaloncino al ginocchio o alla caviglia. In tal caso ha il vantaggio di coprire più corpo rispetto allo slip e al jammer, con la conseguenza che lascia un po’ a desiderare quanto a libertà di movimento (inadatto quindi a chi inizia a nuotare o a chi lo fa raramente).
Ma è quello che può cercare un nuotatore intensivo, che sta molto in vasca e ha bisogno di compressione muscolare. 

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Quanti costumi deve avere chi nuota in piscina?

La risposta è: dipende dalla frequenza. Chi non va oltre le due sessioni mensili può tranquillamente tenerne uno, magari cambiandolo ogni anno.

I nuotatori maschi regolari da 1-2 volte a settimana, possono arrivare, giusto anche per cambiare look ogni tanto. Uno dei due è bene che sia un costume fatto con tessuti di qualità e sia anticloro e antiabrasioni.

Per l’uomo che fa nuoto agonistico o che si allena in piscina da 3 a 5 volte a settimana il consiglio è di avere almeno due costumi, se non tre. Considerando anche le gare, meglio tre, di cui uno di qualità top. 
Certo, è anche una questione di costi, e del giusto compromesso tra qualità e prezzo, come scriviamo qui sotto.

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I prezzi dei costumi da uomo piscina in base alla frequenza

Sì, con 7,99 euro puoi trovare uno slip sgargiante al supermercato, il che può andare bene se vai in piscina un paio di volte l’anno.
Se invece nuoti un paio di volte al mese metti in conto di spendere una cifra che va da 12 a 22 euro per un costume slip decente che ti faccia stare in acqua in modo confortevole.

Salendo di livello, i nuotatori regolari possono trovare il giusto compromesso fra prezzo e qualità con cifre che vanno dai 20 ai 30 euro per uno slip e 35-50 euro per un buon jammer. Un body di buona qualità può arrivare a costare sui 70-90 euro; oltre si trovano quelli da gara e in tessuti altamente sofisticati.

Chi fa nuoto a livello agonistico o particolarmente intensivo (fino a 5 sessioni la settimana) si trova di fronte alla scelta fra avere più costumi di media qualità e averne uno, massimo due. Di questi, uno può essere ‘medio’, l’altro è meglio sia di prima scelta, in modo da durare nel tempo e garantire comfort assoluto, da usare anche in gara.

In questo caso è necessario aprire decisamente di più il portafoglio: per uno slip si possono spendere fino a 60 euro, per un jammer da 70 a 160, con punte fino a oltre 300 euro per i costumi da performance che usano gli atleti professionisti. Sono capi che contengono una percentuale di fibra di carbonio per una compressione intelligente su muscoli specifici, magari multidirezionale, e offrono, a chi li sa sfruttare, il massimo delle velocità.

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Cosa portare in piscina oltre al costume

Uomini, donne, bambini, atleti che fanno agonismo o dilettanti della domenica: al di là della scelta del costume, in piscina servono altri due accessori che possono fare la differenza: cuffia e occhialini.
Per questo vale la pena sceglierli con attenzione e essere disposti a sborsare qualche euro in più invece che in meno. Acquistare quelli giusti significa avere oggetti che di qualità che affrontano cloro e maltrattamenti nel migliore dei modi. E durano di più nel tempo.
Leggi le nostre guide per fare la scelta migliore seguendo le tue esigenze.

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Come lavare il costume da piscina per farlo durare

Come anche per i costumi da donna, da bambino e da bambina, non è sufficiente un risciacquo sotto al doccia appena usciti dalla vasca. O meglio, serve ma non basta: bisogna seguire alcuni semplici accorgimenti per allungare la vita del costume per il nuoto in piscina.

Dato per scontato che è sempre meglio leggere le istruzioni riportate sulle etichette per il trattamento del costume (quelli più sofisticati devono essere trattati con cura), dopo il risciacquo sotto un getto di acqua dolce dobbiamo sempre (arrivati a casa) estrarlo immediatamente fuori dalla borsa (che non va lasciata al sole).

Poi procedi a lavarlo con un detergente per capi delicati. Non lavarlo a secco e usare mai candeggina!

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Altra cosa da evitare è fare asciugare il costume sulle fonti di calore come i termosifoni Lascialo asciugare all’aria aperta anche in inverno, lontano da fonti di calore: per intenderci, mai appoggiare il costume da piscina sul calorifero per asciugarlo in fretta. Si finisce per deteriorarlo e fargli perdere elasticità.
Infine, sempre per lo stesso motivo, non stirarlo.
Buona nuotata!

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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!

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