Solidissima, ha un gran display ed è molto facile da usare. La registrazione parte anche a camera spenta e c’è pure lo slow motion. Insomma, non di sola GoPro vive l’outdoor. Se la Hero 3+ Black Edition rimane l’unica action cam a girare in 4K, la concorrenza le sta facendo sentire il fiato sul collo, a partire da questa Virb prodotta da Garmin, di cui avevamo dato notizia al lancio.
Oltre alla camera e alla batteria, la confezione contiene due basi adesive, una staffa con giunto cardanico, il cavo micro USB e dei giunti sostitutivi. Una buona dotazione di partenza per fare riprese minime senza doversi svenare acquistando troppi accessori. Il corpo della Virb ci dà una bella sensazione di solidità in mano e ha un indice di protezione IPX7, quindi resiste a immersioni fino a un metro di profondità (con la custodia opzionale si scende fino a 50 metri) e opera a temperature che vanno da -15° a 60°.
L’interfaccia di navigazione ha tre modalità (Ripresa, Galleria, Opzioni), un display da 1,4” (non poco per una action cam) piuttosto luminoso e un tasto rec che funziona a scorrimento e ci permette di registrare anche senza accendere prima la Virb. È una bella idea, di stampo professionale, per non farci perdere nemmeno un frame e per non doverci togliere i guanti mentre pedaliamo, così come la possibilità di vedere live quello che stiamo registrando.
Mettiamo alla prova i 16 MP della Virb montandola sul casco da bici con la staffa, una procedura molto semplice. Per sfruttare al massimo l’apertura del grandangolo (ci sono tre angoli di visuale disponibili) ci tocca escludere la funzione di stabilizzazione, però il risultato è in effetti un po’ troppo mosso, specie quando la utilizziamo in condizioni di luce non perfette, ad esempio la mattina presto per andare al lavoro o a metà pomeriggio in questi mesi invernali, mentre conduciamo la bici in un bosco. Con una luce più forte il filmato prodotto è decisamente migliore; in ogni caso la correzione della distorsione della lente genera immagini molto pulite, ben esposte e sempre a fuoco, anche nei passaggi più estremi.
Proviamo anche lo slow motion, consapevoli che non riusciremo mai a generare file buoni per un film sull’outdoor di quelli superprofessional che si vedono al Banff. La Virb registra in due modalità, una a 60 fps a 720p e una in Super Slow Motion a 120 fps a 480p: se la prima riproduce un ralenty poco efficace, la seconda è parecchio migliore, anche se naturalmente in situazioni di luce scarsa (ad esempio in interni) il video sarà molto difettoso, pressoché inutilizzabile.
Foto e video vengono salvati su card Micro SD (con il vantaggio di non avere un limite minimo di capienza); integrato al software c’è un semplice sistema di editing per montare i video al volo e inviarli ai social network. La Virb costa 299 euro; esiste anche la versione Elite da 399 euro, che prevede GPS ad alta sensibilità, accelerometro, altimetro e connettività Wi-Fi per il controllo remoto tramite smartphone.
Adatta a: chi strapazza i device e usa molto la bici
Pro: solidissima; semplice da usare; buona varietà negli angoli di visuale; basso consumo
Contro: in alcuni casi la lente si appanna progressivamente; slow motion discutibile; funzione foto un po’ macchinosa
Prezzo: 299 euro
Voto: 7
Per informazioni Garmin
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