Se quando corri vuoi proteggere le tue ginocchia che iniziano a scricchiolare, la soluzione non è appendere le scarpette al chiodo: per mettere a tacere il fastidio o prevenire eventuali infortuni potresti avere solo bisogno di porre maggiore attenzione sulla tua postura. A suggerirlo è uno studio pubblicato su Medicine & Science in Sports & Exercis, nel quale si analizza in che proporzione la posizione del busto rispetto al piano sagittale mediano (quello che divide il corpo in due metà, destra e sinistra) influenza il lavoro cui sono sottoposti gli arti inferiori.
La postura ideale per proteggere le tue ginocchia durante la corsa
Stando ai dati raccolti, un leggera flessione del tronco durante la corsa è di grande beneficio sia alle ginocchia che alle anche. Inclinare il busto in avanti rappresenta infatti un’ottima strategia per ridurre il carico che grava sulle ginocchia, senza sottoporre a eccessivi sforzi i flessori plantari dei piedi.
Concentrarsi sulla postura durante l’esercizio non è però un compito facile e il rischio è quello di calcare un po’ troppo la mano, creando dei disequilibri potenzialmente dannosi, ad esempio, per i muscoli dorsali. Si può comunque raggiungere lo scopo prefissato in modo indiretto: la scorciatoia consiste nell’abbreviare la falcata, aumentando la frequenza dei passi. Stabilizzandoti sui 160 passi al minuto (80 per piede, si intende) obbligherai il tuo corpo a reagire ai nuovi input: ti verrà naturale piegare il busto in avanti, ottenendo così l’effetto desiderato senza forzature. E per tenere il ritmo giusto è sufficiente avere al polso uno smartwatch o un fitness tracker: le ginocchia te ne saranno riconoscenti.
Foto: Linus/Flickr
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