Che i raggi del sole facciano bene all’organismo non è esattamente una novità. Ma che stare al sole 30 minuti al giorno possa fare bene anche alle performance sportive sì: lo ha scoperto una gruppo di ricercatori della University of West Scotland, in uno studio pubblicato sull’European Journal of Applied Physiology. Secondo la ricerca, l’esposizione alla luce solare modifica i livelli di monossido di azoto nel nostro corpo, con conseguenze positive nelle prestazioni sportive, oltre che per la salute.
Stare al sole 30 minuti al giorno rende i muscoli più efficienti
Il team scozzese ha utilizzato la luce ultravioletta in diverse dosi (con lunghezze d’onda di luce UVA tra 315 e 400 nanometri) su dieci volontari, misurando poi gli effetti su una serie di parametri come pressione sanguigna, metabolismo a riposo e livelli di nitriti e nitrati. Si è così scoperto che la luce solare influenza il modo in cui il nostro corpo converte il nitrato in nitrito e poi in monossido di azoto, che è un potente vasodilatatore.
Dal punto di vista sportivo questo processo rende i muscoli più efficienti durante gli esercizi che hanno a che fare con la resistenza. Lo stesso tipo di effetto che si può avere assumendo succo di barbabietola, sempre più usato come ‘carburante’ nelle gare di endurance.
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Mezz’ora di luce per avere benefici per la pressione e glicemia
Nel 2016 un tema giapponese aveva indagato quale fosse l’influenza delle radiazioni solari sui runner. Il team scozzese è andato avanti scoprendo come la crescita dei livelli di monossido d’azoto ha anche altri benefici per la salute, come un notevole abbassamento della pressione sanguigna e la regolazione della glicemia. Secondo gli accademici “l’esposizione alla luce solare ha un impatto significativo sulla funzione metabolica”. La dose di esposizione ai raggi Uva ‘utile’ a modificare positivamente la chimica del corpo, secondo la ricerca, corrisponderebbe a 30 minuti di luce solare estiva mediterranea.
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