Fango, fatica, escoriazioni, acqua fredda, lividi, polvere: è il menù base di qualunque OCR, Obstacle Course Race come la Inferno Run, la Strongman Run o la Spartan Race. Ecco, io per esempio io ho corso la Spartan, per ben 3 volte, 2 Sprint e 1 Super, e sempre, tornando a casa dolorante, sporco e leggermente segnato nel fisico mi son sentito chiedere: “Ma chi te lo fa fare?”. Rispondere semplicemente che la cosa mi diverte e mi rende felice ci ho anche provato, ma pare non basti, e allora ci ho pensato un po’ e secondo me questi sono i 4 motivi per correre una OCR.
1. Non è propriamente correre
Cioè, non ha niente a che fare con una corsa in strada, dalla maratona in giù, né con una gara di trail running, benché a volte fango e terra siano il minimo comun denominatore delle due cose. Forse ha più a che fare con la tapasciate, quelle dove non corri quasi mai al tuo massimo perché devi schivare cani, bambini e signori/e al passo con l’ombrelloe allora, tranquillamente, ti lasci prendere dal ritmo e segui il flusso tanto che alla fine non ricordi nemmeno il percorso che hai fatto però è stato bello. Ecco, le OCR sono più o meno così, almeno per i non competitivi: corricchi, talvolta corri davvero, trovi sul cammino gente che sbanfa, altri che ti superano a manetta, e vai avanti il tutto in attesa di scoprire il prossimo ostacolo.
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2. È come tornare bambini
Ci ho pensato la prima volta: quanto tempo era che non mi tuffavo in una mega pozzanghera di fango (escluse le pozze termali intendo)? Forse da quando avevo 10 anni, forse ancora di più. E che saltavo una staccionata? O mi arrampicavo su un muro? E scavalcavo un recinto, mi rotolavo per terra, mi aggrappavo a una corda o camminavo sospeso a metri di altezza? Francamente non me lo ricordo ma quando finisci dentro una OCR, come per magia, ti ricordi al volo come fare. Sì, certo, ci sarebbero anche le tecniche apposta per superare gli ostacoli, ma non è quello che conta, è il fatto che ti ritrovi a fare cose che pensavi di aver dimenticato e invece no, di colpo ritorni un bambino che si lancia in una pozzanghera di fango e salta via una staccionata.
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3. Le persone sono migliori
Succede sempre questa cosa: che se non riesci a superare un ostacolo c’è subito qualcuno che ti aiuta. Non tutti gli ostacoli, chiaramente, perché alcuni te li devi smazzare da solo, ma se per esempio non riesci a saltar via un muro o arrampicarti sulla scala di corda c’è qualcuno che ti mette le meni sotto un piede o ti spinge dal basso. E tu fai lo stesso con loro. Che poi magari son gli stessi che ti fregano il parcheggio al centro commerciale il sabato pomeriggio, e tu sei lo stesso che li manda a quel paese, ma almeno li, dentro il mondo concluso di una OCR, chissà perché, le persone sono migliori. E questo fa bene all’anima.
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4. Riscopri i tuoi limiti
Sì, sei fai un po’ di sport più o meno è una sensazione che conosci. Più o meno sai i tuoi tempi sulla corsa, più o meno sai se sei in grado di fare quel passo in bici, più o meno sai quante vasche sei in grado di nuotare, e così via. Ma dentro una OCR è un po’ diverso: ci sono cose che non ti aspetti, e quando meno te le aspetti, e ti devi mettere in gioco, volente o nolente, con i tuoi limiti che sono li ad aspettarti.
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Credits photo: Inferno Run
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