La pioggia non è una buona scusa per rinunciare alla corsa. Anzi, il running con la pioggia può essere più divertente e soddisfacente che al caldo, a patto però di sapere come vestirsi per correre con la pioggia.
Anzi, è proprio l’abbigliamento da running per quando piove che può fare la differenza tra un allenamento di corsa fatto bene, nonostante l’acqua, e del tempo sprecato a maledire il momento in cui si è deciso di uscire a correre nonostante le precipitazioni. Ma detto questo, bisogna partire dal presupposto che non c’è modo di correre con la pioggia senza bagnarsi, nonostante questi consigli, e anzi, bagnarsi un po’ è parte del divertimento; quello che si può fare è limitare i danni a un livello tale da non far passare la voglia dopo pochi metri.
Correre con la pioggia: come vestirsi
Vediamo allora come vestirsi per correre con la pioggia cercando di capire che tipo di abbigliamento e scarpe usare, che materiali tecnici possono aiutare a bagnarsi poco, in che modo vestirsi, quali prodotti evitare e quali errori non commettere assolutamente.
Scarpe da running per correre quando piove
Fondamentalmente non esistono scarpe da running che evitano di bagnare i piedi se si corre con la pioggia. Certo, esistono scarpe da running con la tomaia in Gore-Tex o in altre membrane o tessuti water proof o water resistant, e scarpe per correre la cui tomaia in mesh è stata trattata per essere water repellent. Tuttavia non è tanto l’acqua che cade dal cielo a bagnare i piedi quanto quella che rimane sul terreno e nelle pozzanghere che inevitabilmente entra nelle scarpe, insieme a quella che inzuppa i calzini o cola dalle gambe e si infiltra a bagnare il piede.
Allora se è praticamente impossibile isolare il piede dall’acqua, a fare davvero la differenza in termini di comfort è la capacità della scarpa di “buttare fuori l’acqua” e tenere il piede magari umido ma non fradicio. Si, le membrane impermeabili sono normalmente anche traspiranti ma questo funziona più con il vapore acqueo del sudore che non con quantità notevoli di acqua. Le tomaie in mesh generalmente buttano fuori acqua abbastanza bene, a meno di non avere rinforzi in materiali plastici troppo estesi che impediscono all’acqua di uscire.
Insomma, se si tratta di normale pioggia, di quella che comunque non impedisce di uscire a correre, un normale paio di scarpe che butta fuori l’acqua può andare più che bene, evitando i pericoli maggiori del correre con i piedi bagnati come sfregamenti e vesciche.
Calze per correre se piove
Lo stesso discorso vale per le calze: no, nonostante la pubblicità, non esistono calze impermeabili che tengono asciutto il piede se piove. Però è sicuro che le calze in materiale tecnico sintetico siano decisamente meglio di quelle in cotone, che si inzuppano (il cotone è idrofilo, come abbiamo spiegato qui) e comportano inevitabilmente vesciche e arrossamenti.
Pantaloni per correre con la pioggia
Sì, esistono dei pantaloni per correre quando piove, ma parliamo di capi e modelli pensati per le gare di ultra trail in montagna che francamente non hanno ragione di essere utilizzati per correre in città quando piove. Più che altro, che siano short, pantaloncini corti, che tight, la calzamaglia lunga al polpaccio o alla caviglia, l’importante è che sia traspirante e tale da non trattenere il sudore (e quindi anche l’acqua piovana) e che come underwear non si indossi nulla (per i modelli con l’intimo interno è la soluzione migliore) o un intimo tecnico che non trattiene l’acqua appesantendosi e provocando sfregamenti nell’interno coscia. La regola, in poche parole, è molto semplice: capi che non si inzuppano, che non si appesantiscono e che restano morbidi senza intralciare la falcata.
Maglia per correre con la pioggia
Se si pensa a una maglia per correre con la pioggia bisogna prevedere 2 possibilità: correre solo con la t-shirt e decidere quindi di bagnarsi oppure correre con una t-shirt sotto una giacca da running waterproof, il che cambia un po’ le cose.
Se si decide di correre solo con una t-shirt, senza giacca, oltre che di materiale tecnico idrofobo (sì, è sempre lo stesso principio, e conviene ripeterlo all’infinito) l’importante è che la maglia sia stretch e aderente. In questo modo faciliterà l’allontanamento dell’acqua in eccesso e non svolazzerà appesantita, con tutto il fastidio conseguente del caso. In questa ipotesi, qualunque maglia da running tecnica in tessuto sintetico traspirante va bene.
Se invece si decide di correre con una t-shirt e sopra una giacca, posto che la t-shirt dovrebbe avere le stesse caratteristiche appena descritte (e no, una t-shirt di cotone sotto una giacca impermeabile per correre è quasi peggio che correre nudi sotto la pioggia…) il vero comfort dipende solo ed esclusivamente dalla giacca.
Giacca da running anti-pioggia
Ecco, la giacca sì che può fare la differenza in termini di comfort durante la corsa sotto la pioggia. Ne esistono praticamente di ogni marca, in tessuti che vanno dal water repellent al water resistant al water proof (e che quindi riparano e tengono all’asciutto più o meno a seconda della quantità di pioggia che cade dal cielo), spesso con membrane impermeabili e traspiranti come Gore-Tex, Outdry, Polartec o simili proprietarie delle case produttrici. La cosa intelligente da fare, più che puntare al cappuccio, è cercare un modello con gli occhielli per i pollici, per coprire bene i polsi e parte delle mani, e con il colletto alla coreana, alto con la cerniera, per chiudere bene intorno al collo.
Occhiali da sole per correre con la pioggia
Può sembrare paradossale, ma gli occhiali da sole possono dare un valido aiuto per correre sotto la pioggia perché riparano gli occhi anche dall’acqua. Ovviamente non un paio con lenti particolarmente scure, meglio se si tratta di un modello con lenti intercambiabili con un paio chiare oppure un modello con lenti fotocromatiche che si adattano alla luminosità ambientale.
Credits photo: CC Pixabay
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