Corre l’ultramaratona di 422 km nel suo quartiere e vince un rotolo di carta igienica d’oro

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Il Coronavirus stimola la creatività dei runner: dopo la mezza maratona sul balcone dell’appassionato romagnolo, l’americano Michael Waerdian ha corso una ultramaratona di 422,4 km attorno al suo quartiere. Lo riporta il New York Times, che racconta come Wardian abbia iniziato a correre alle 9 del mattino del 4 aprile facendo un giro di 6,7 km, finendo la sua impresa in 63 ore. Si è così aggiudicato il Quarantine Backyard Ultra, una gara virtuale su piattaforma Zoom in cui i corridori dovevano correre almeno un ciclo di 4,167 miglia ogni ora (appunto 6,7 km, partendo all’inizio dell’ora), iniziando esattamente nella parte superiore dell’ora.

Il runner che corre l’ultramartatona nel suo quartiere

Alla ultramaratona hanno partecipato in 2.413 runner provenienti da 65 paesi. Wardian ha vinto quando l’unico altro concorrente rimasto a quel punto, Radek Brunner, che ha corso i suoi giri su un tapis roulant, è stato squalificato per non aver iniziato a correre proprio all’inizio della ora numero 62.
Il premio vinto da Wardian è un rotolo di carta igienica d’oro. Al di là di questo si è trattato di una gara vera (per quanto possibile durante la pandemia) per gente dura. Wardian è un ultrarunner professionista che ha affrontato sfide assurde come 10 maratone in 10 giorni nei sette continenti, l’Ultra Trail del Gobi (400 Km nel deserto solo con bussola, GPS e mappa).
Al Nyt Wardian, che ha corso a Arlingron, Virginia, spiega che la settimana prima aveva corso una maratona di due ore e 33 minuti sullo stesso percorso, solo per divertimento e per intrattenere i vicini. La gara dei 422 km è stata “la cosa migliore che è successa nel mio quartiere”. Nel farla Wardian non ha mai dormito e ha mangiato un sacco di cose, tipo 4 pizze, sushi, avocado, hummus, mandorle, miele burro.

 

 

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