Correre con il passeggino: quando cominciare e che modello usare

Correre con il passeggino: quando cominciare e che modello usare

A essere onesti di mamme e papà che escono a correre con il passeggino in Italia non se ne vedono poi molti. Sicuramente meno di quanti se ne vedano in giro, in ogni stagione dell’anno, nel nord Europa. Eppure la corsa con il passeggino può essere un ottimo modo per conciliare diverse esigenze: quella di fare un’attività all’aperto con il proprio figlio appena nato, quella di tenersi o tornare in forma dopo il parto, e quella di continuare a fare sport senza dover lasciare il bambino o la bambina a una baby sitter o ai nonni. Ovviamente il running con lo stroller non è esattamente la stessa cosa della corsa, e non ci si deve caricare di aspettative sulle performance. Ma può essere un ottimo intermezzo della giornata tanto per il genitore quanto per il bambino, e lo può essere in ogni stagione dell’anno, purché ci si organizzi per bene. E allora vediamo quando è possibile cominciare a correre con il passeggino, che modelli di stroller utilizzare e qualche semplice ma decisivo consiglio per la sicurezza di entrambi.

Correre con il passeggino: quando iniziare?

Se fosse per il papà anche subito, ma non è il caso e almeno per i primi mesi di vita del bambino o bambina il papà può tranquillamente continuare a fare le sue abituali corse. La cosa migliore è sentire sempre il parere del proprio pediatra, ma in ogni caso generalmente i neonati non sono in grado di tenere la testa dritta e controllarne i movimenti prima dei 6 mesi, perché non hanno ancora sviluppato quella muscolatura. Diciamo che il momento buono, dal punto di vista dei bambini, è appunto quando riescono a tenere la testa verticale autonomamente e a controllarne i movimenti.
Per le mamme c’è anche un discorso in più. Inevitabilmente il parto sottopone a stress il pavimento pelvico, che è già indebolito a causa del peso dell’utero durante la gravidanza, e durante il parto ci possono essere anche casi di lacerazione o episotomia. In tutti questi casi è bene aspettare prima di ricominciare qualunque tipo di attività motoria o fisica, e farlo solo dopo una visita di controllo con il proprio ginecologo.
Ciò non vieta tuttavia di poter fare già da subito delle belle e lunghe passeggiate, anche a ritmo un po’ più sostenuto. E allora può essere interessante acquistare da subito uno stroller running, che sono quegli speciali passeggini con cui poter anche correre.

Che passeggino usare per correre?

Sicuramente non il classico passeggino o ovetto per i primi mesi di vita. Per due motivi: le ruote piccole non sono adatte alla velocità di corsa, e spesso anche le maniglie sono tutt’altro che sicure. Esistono allora degli speciali passeggini per correre, chiamati stroller, che indipendentemente dalla marca hanno alcune caratteristiche comuni.
La prima, più evidente, è che hanno 3 ruote, due dietro, spesso grandi, e una davanti, leggermente più piccola. Sia le ruote davanti che quelle dietro sono maggiorate, per larghezza e spessore dello pneumatico, rispetto a quelle di un passeggino normale: questo consente maggior manovrabilità e controllo al genitore, e più confort al bambino, che non subisce tutte le inevitabili vibrazioni ma può rilassarsi al dolce rollio dato dalla dinamica di corsa.
La seconda caratteristica è che praticamente tutti i passeggini per correre, anche quelli più entry-level, hanno un po’ di ammortizzazione, almeno sulle ruote posteriori. È per lo stesso motivo precedente.
Per massimizzare il controllo del passeggino, gli stroller hanno sempre un unico maniglione da impugnare rigorosamente a due mani. Vero che questo doppio vincolo delle braccia è molto innaturale per chi corre, abituato a oscillare le braccia a ritmo con le gambe, ma è un prerequisito di sicurezza immancabile: nessun genitore vorrebbe vedere il passeggino che si ribalta con dentro il proprio figlio di pochi mesi.
Può essere interessante sapere che sul maniglione alcuni modelli di passeggini da corsa hanno anche un freno, che è un dispositivo di sicurezza in più a disposizione.

Ci sono poi altre caratteristiche di cui tener conto.
Normalmente i migliori modelli di passeggini per correre hanno la seduta per il bambino regolabile e reclinabile, così può stare seduto quando è sveglio e sdraiato se si appisola.
Ovviamente il bambino deve essere ben assicurato, e i modelli migliori hanno 5 punti di fissaggio del bambino, anche per quando dorme.
Gli stroller hanno generalmente una forma aerodinamica, ma la cosa importante è che abbiano una copertura impermeabile per l’inverno o i giorni di cattivo tempo e una più areata ma che ripara il bambino dal sole per l’estate.
La cosa interessante da sapere è che oggi oltre ai canonici modelli a spinta ce ne sono in vendita anche altri a traino come questo di Cybex, che consentono di tirare passeggino e bambino tramite un aggancio alla vita di mamma o papà (e che spesso sono anche polivalenti e si possono usare anche con gli sci di fondo o la bicicletta).

Consigli per andare a correre con il passeggino

Detto tutto ciò, un conto è infilare le scarpe e uscire per la propria sessione di running e un altro andare a correre con il passeggino. Attività per la quale serve qualche precauzione in più.
La prima, chiaramente, è scegliere ben il percorso. La cosa ideale sarebbe un parco, chiuso al traffico, con un bel fondo regolare e che consenta anche qualche sosta improvvisa se il bambino ha un momento di crisi. Ovviamente bandite strade trafficate e marciapiedi.
Poi assicurare bene – bene – il bambino all’interno del passeggino. Molti neogenitori pensano che i bambini soffrano così legati al passeggino, ma non c’è niente di più pericoloso di un bambino di qualche mese che già è in grado di muoversi dentro a un passeggino spinto da qualcuno che è impegnato a correre. Assicurarli sempre.
Un trucco che si impara con il tempo è la scelta dell’orario: mai prima del pasto del bambino, che potrebbe avere crisi di fame e pianto e innervosirsi, sì subito dopo i pasti del bambino e poco prima dell’ora della nanna. Il movimento del passeggino concilia il sonno, e così si riescono a conciliare corsa del genitore e riposino del bambino.
Il passeggino è da condurre sempre con entrambe le mani, per i motivi di sicurezza detti prima.
Le ruote degli stroller sono grandi, ma è sempre bene fissarle per evitare che si stortino per qualunque motivo, da una buca a un ramo per terra, facendo cadere genitore, bambino e passeggino.
Prima di partire controllare che dal passeggino non penzoli nulla: copertina, laccetto, scarpina o chissà che altro: è un attimo che si impigliano da qualche parte e si finisce tutti per terra.
Portare con sé tutto ciò di cui si potrebbe aver bisogno, dal cambio per il bambino all’acqua per sé a un cambio di abbigliamento. La logica dei runner (meno è meglio) in questo caso non vale. E per non rischiare di perdere qualcosa per strada, o inciamparvi, meglio impacchettare il tutto in uno zaino o borsa.
Infine l’ultimo consiglio: divertitevi. Avere un figlio neonato cambia la vita di entrambi i genitori, riuscire a conciliare le esigenze di tutti è difficile ma si può fare, e quando ci si diverte viene tutto più facile.

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