Correre nel fango è quasi la normalità con la brutta stagione. Anche senza andare in montagna (dove peraltro sarebbe il caso di non correre sui sentieri fangosi, o di farlo stando nella mezzeria per evitare di lasciare tracce deturpanti) con pioggia e neve è normale trovare stradine di campagna, percorsi nei parchi o veri e propri sentieri con pozzanghere, tratti di fango vero e proprio o di terra molto bagnata. E in queste condizioni correre è tutta un’altra cosa rispetto al biliardo di una strada asfaltata. Più tosto, più difficile ma decisamente anche più divertente. A patto però di seguire alcuni buoni consigli come questi 8.
1. Divertiti
Inseguire le prestazioni non è fatto per correre nel fango. Anche se è il tuo solito percorso, tra l’estate, quando il trail è secco e asciutto, e l’inverno, quando è sabbie mobili dall’inizio alla fine, è tutta un’altra cosa. Quindi prendila con filosofia e soprattutto con il divertimento: sguazzare nel fango è un po’ come tornare bambini.
2. Preparati alla fatica
Non che un runner non sia preparato alla fatica, ma quella del correre nel fango è una fatica diversa, più impegnativa, fatta di scivolate, scarpe che si appiccicano e gambe che non si sollevano, di piedi pesanti, appoggi irregolari e muscoli che di solito, sull’asfalto, non senti e che invece saltano fuori proprio in queste condizioni: sono per lo più i muscoli stabilizzatori, delle gambe ma anche del core e con un po’ di costanza correre in queste condizioni ti rende più forte e più resistente.
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3. Scegli scarpe adeguate
Se tutto dipende dal fango, ciò che conta è con cosa metti i tuoi piedi a contatto con il terreno, e cioè le scarpe. Considera due aspetti: i tasselli della suola devono essere tali da garantire grip in ogni direzione, per non scivolare, ma devono anche avere un design tale da risultare autopulenti, cioè eliminare il fango che si accumula con la semplice flessione della scarpa. Altrimenti imbarcare terra bagnata e fango diventa il modo più veloce per scivolare e finire in terra.
4. Stai leggero
Sotto il fango, sotto una grande pozzanghera non sai mai cosa si nasconde: una pietra, un buco, una radice. Tutto ciò può essere un subdolo pericolo per le tue caviglie (e anche per tutto il resto, comprese le ginocchia). Che fare allora? Stare leggeri, correre di avampiede, rallentare un po’ e guardare con attenzione quali possono essere i punti di appoggio migliori per superare quei passaggi. Correre nel fango è anche un po’ una questione di intelligenza veloce.
5. Scegli l’orario giusto
L’orario, e di conseguenza la temperatura, possono fare la differenza quando si tratta di correre sui sentieri invernali. Per esempio al mattino presto potrebbe esserci il fango ghiacciato per via delle temperature sotto zero della notte, il che non è necessariamente un male: a meno che non si tratti di vere lastre di ghiaccio, il fango potrebbe risultare indurito e paradossalmente meno impervio per correrci sopra; a inizio pomeriggio potrebbero esserci temperature più miti ma anche fango più molle e infido; la sera ovviamente c’è il problema del buio, che complica ulteriormente le cose. Insomma, meglio conoscere il proprio territorio e comportarsi di conseguenza.
6. Stai attento alle discese
Le discese possono essere molto più insidiose delle salite, quando si tratta di correre nel fango. Se nessuno ci è ancora passato scalettandole, e appoggi male i piedi, con il peso troppo rivolto indietro, è un attimo cadere di schiena, che è peggio che cadere in avanti. Qui comunque trovi qualche trucco per correre in discesa.
7. Adatta la tua andatura
Correre nel fango significa appoggiare i piedi su un fondo cedevole e scivoloso. Questo impone di adattare la tua andatura. Rallenta la velocità (ma questo avverrà naturalmente) e accorcia il passo, facendo passettini brevi e veloci che permettono un miglior controllo del baricentro e quindi dell’equilibrio. Per evitare di scivolare puoi anche allargare un po’ i gomiti e cercare di tenere il busto ancor più eretto del solito, altri due trucchetti che migliorano l’equilibrio e il controllo del baricentro. E se per caso senti che stai scivolando prova a stare rilassato e morbido, senza irrigidirti, lasciando scivolare la suola delle scarpe finché non ritrovi il controllo: bloccarti potrebbe causare l’effetto contrario, cioè farti perdere l’equilibrio e cadere.
8. Pulisci le scarpe
Sì, non appena arrivato a casa pulisci le scarpe: la cosa ideale sarebbe avere una canna dell’acqua e lavarle per bene con acqua fredda corrente, soprattutto la suola e l’esterno della tomaia. Ti ringrazieranno, saranno già pronte la prossima volta e dureranno anche di più.
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