Stai cercando di iniziare a correre ma non ci riesci. Dici sempre “domani vado a correre” e poi rimandi. Oppure ti vesti, ti metti le scarpe, esci a correre e torni a casa dopo poco tempo, con qualche dolorino da qualche parte. O se anche riesci a correre per un po’ di km poi ti senti così male che decidi di lasciar perdere per intere settimane. Eppure iniziare a correre dovrebbe essere semplice, perché la corsa è la cosa più naturale che ci sia. Ma un conto è cominciare a correre, più difficile è farlo e non smettere più. Senza più nemmeno ricordarsi delle prime difficoltà. Che poi sono le difficoltà di tutti a ogni età, dal sentirsi troppo lenti al mal di gambe, dal fiato corto al poco tempo a disposizione. Ma se hai deciso davvero che vuoi dedicarti alla corsa, ci sono 6 infallibili consigli per superare i primi giorni di entusiasmo e dolori assortiti e prendere l’abitudine a correre con regolarità.
1. Usa un paio di scarpe comode per correre
Non serve altro, solo un buon paio di scarpe comode per correre. L’importante è non usare scarpe non adatte alla corsa, come il primo paio di sneaker che si trovano nella scarpiera e che potrebbero causare un mal di piedi tale per cui si corre una volta e poi si smette. Per iniziare a correre non è nemmeno necessario spendere un capitale. L’importante è che siano ben ammortizzate per attutire i colpi a cui piedi, gambe e schiena non sono ancora abituati, e calzino alla perfezione sul piede. Le scarpe da running migliori in assoluto non esistono ma se vuoi qualche consiglio per trovarne un paio comode leggi pure questo articolo con i 5 segreti per trovarle.
2. Scegli un percorso conosciuto
Il giro dell’isolato, quello del parco sotto casa, andata e ritorno lungo un viale: a piedi e di corsa, le distanze non sono quelle percepite percorrendo quegli stessi tratti di strada in auto o in bicicletta. Il metodo ideale è quello di porsi un obiettivo – 3 volte il giro del parco, o un numero ragionevole di km – e completarlo, anche a costo di finire camminando. Se proprio ti coglie la curiosità di sapere quanto hai corso, puoi usare un’App di quelle scaricabili gratuitamente sullo smartphone o uno smart-tracker.
3. Non farti prendere dalla frustrazione
Gli occhi son sempre più grandi della bocca e le gambe più resistenti del fiato. Per cui le prime volte si finisce sempre per sovrastimare le proprie capacità, pensando di poter correre facilmente 10 km quando dopo 2 si è già con le mani sulle ginocchia. Il segreto qui è non farsi cogliere dalla frustrazione cercando una scorciatoia per tornare a casa: l’importante è non mollare fino alla fine e abituarsi a stare in giro e far andare le gambe il più a lungo possibile, anche rallentando fino a camminare. La prossima volta andrà meglio, è matematico: il bello della corsa è che i miglioramenti sono velocissimi ed esponenziali (ecco perché conviene scegliere un percorso conosciuto, così si percepiscono più facilmente).
4. Fai un calendario settimanale
Correre quando capita, anche con parecchi giorni di distanza tra una volta e l’altra, è il modo scientifico per non riuscire a migliorare e provare ogni volta quella specie di trauma della prima volta. Se davvero sei convinto/a di voler iniziare a correre, prendi in mano l’agenda e cerchia i giorni in cui – cascasse il mondo – uscirai a correre, con buona pace delle riunioni dell’ultimo momento. Il calendario ideale? A giorni alterni, per esempio il lunedì, mercoledì e venerdì se si vuole tenere il weekend libero; o martedì, giovedì e nel fine settimana se si vuole avere il tempo di provare a fare qualcosa di più lungo.
5. Non mangiare immediatamente prima di correre
Sì, il timore di non avere energie sufficienti per correre è un classico. Ma mangiare e uscire a correre è la ricetta perfetta per stare male di stomaco. Sì, è vero, per correre serve dell’energia, ma non è quello che si mangia 5’ prima di correre a fornircela: per sapere cosa e quando mangiare prima di andare a correre potete leggere qui.
6. Iniziare a correre gradualmente
Cioè piano e poco. Purtroppo partire a razzo ha una sola conseguenza: piantarsi dopo poche centinaia di metri. Non serve detenere il record sulla maratona della propria città per sentirsi ed essere un runner: se si inizia a correre da zero è bene partire a ritmo blando, e se necessario alternare tratti di camminata ad altri di corsetta fino a che non si riesce a portare a termine tutto di corsa il percorso prescelto.
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