Le donne sono maratonete migliori degli uomini: è il risultato di una ricerca condotta da RunRepeat sui risultati di 2.348.505 finisher di maratona, uomini e donne, raccolti nel periodo tra il 2009 e i 2019. Tutti i risultati raccolti e analizzati riguardano le più importanti maratone al mondo: Boston, Berlino, Chicago, Londra, New York, Parigi.
Ovviamente le donne non sono più veloci degli uomini nel correre una maratona: esclusa la performance di Eliud Kipchoge, con il tempo di 1h59’40” stabilito a Vienna su un circuito apposito, il record mondiale della maratona, riconosciuto dalla World Athletics in competizioni e tracciati con standard omogenei, è di 2h01’39” per i maschi, stabilito da Eliud Kipchoge nel 2018 a Berlino, e di 2h14’04” per le femmine, stabilito da Brigid Kosgei nel 2019 a Chicago.
Perché le donne sono maratonete migliori degli uomini
Però se guardiamo dentro ai dati, e al modo di correre una maratona, c’è un dato interessante che può far dire che le donne sono maratonete migliori degli uomini. Esclusi i grandi atleti e le grandi atlete che fanno il cosiddetto “split negativo” cioè corrono la seconda metà di una maratona più velocemente e con tempi inferiori alla prima metà, la maggior parte dei runner che affronta e conclude la maratona si comporta esattamente al contrario: corre i primi 21 km a un ritmo e poi, causa la fatica, rallenta la velocità, correndo i secondi 21 km a una velocità inferiore e con tempi più alti.
La cosa interessante scoperta dallo studio di RunRepeat è che le donne sono mediamente più brave a mantenere vicini i due tempi e le due velocità. Come da tabella sottostante in cui la differenza per gli uomini è del 14,7% e per le donne del 11,49%:
Velocità media durante la prima e la seconda metà di una maratona |
|||
Genere |
1^ metà |
2^ metà |
Differenza |
Uomini |
0:05:43 |
0:06:40 |
14.07% |
Donne |
0:06:26 |
0:07:16 |
11.49% |
La stessa cosa si può dire anche riferita ai soli maratoneti uomini e donne italiani: i maschi perdono il 13,26% nella seconda metà a fronte dell’11,51% delle donne.
Paese |
genere |
participanti |
5k pace |
10k pace |
15k pace |
20k pace |
Half pace |
25k pace |
30k pace |
35k pace |
40k pace |
2nd half pace |
Burnout % |
Italia |
Femmine |
8,225 |
0:06:00 |
0:06:02 |
0:06:08 |
0:06:17 |
0:06:07 |
0:06:37 |
0:06:39 |
0:06:58 |
0:07:03 |
0:06:49 |
-11.51 |
Italia |
Maschi |
28,039 |
0:05:25 |
0:05:24 |
0:05:28 |
0:05:33 |
0:05:28 |
0:05:51 |
0:05:58 |
0:06:19 |
0:06:38 |
0:06:12 |
-13.26 |
Ultima curiosità: le più “brave”, cioè le maratonete con la minor differenza di tempi e velocità tra prima e seconda metà di una maratona, sono le finlandesi (7,2%) seguite da belghe (7,6%), svizzere (7,8%), austriache (8,4%) e norvegesi (8,7%). Se invece si guarda alla differenza rispetto alle performance dei maschi al primo posto ci sono le belghe (3,4%9 seguite da austriache (3.9%), svizzere (4.2%), giapponesi (5%) e venezuelane (6%). Ma in questo caso contano anche le prestazioni dei maschi della stessa nazionalità.
Credits Photo: Tom Thai– CC BY 2.0
> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
©RIPRODUZIONE RISERVATA