Trailrunning: tutto quello che serve per cominciare

Se hai deciso di dedicarti alla corsa in montagna c'è un po' di equipaggiamento da portare con te. Non è questione di moda ma di sicurezza, ed è davvero essenziale

Trailrunning quello che serve per cominciare -Alta Badia

Quando imbocchi un sentiero e abbandoni l’asfalto stai già facendo trailrunning. Perché un conto è correre sul fondo liscio e regolare delle strade o delle piste di atletica, e un altro correre su quello irregolare di sterrati e sentieri, anche di montagna. Poi volendo ci sono anche le competizioni, dai “vertical”, che sono corse in salita di breve distanza ma di grande dislivello, ai trail veri e propri, che quando superano la distanza canonica della maratona diventano di fatto degli ultratrail. Ma competizioni o meno tutto il mondo della corsa a piedi in off-road e in montagna è in grande espansione, e i motivi sono semplici e comprensibili: il contatto diretto con la natura e una dimensione più avventurosa della corsa a piedi.

Trailrunning: tutto quello che serve per cominciare

Ovviamente un conto è correre per strada, su un percorso tendenzialmente pianeggiante e in ambiente urbano o antropizzato, e un altro avventurarsi su fondi irregolari, con dislivelli continui, e in ambiente totalmente naturale se non selvaggio. Motivo per cui, prima ancora di preoccuparsi delle prestazioni, delle distanze e delle velocità, è importante dotarsi del giusto equipaggiamento. Perché le variabili imprevedibili quando si corre in montagna o lontano dai centri urbani sono molte e vanno previste. E i regolamenti delle varie gare di trailrunning sono un buon vademecum per sapere quello che serve per cominciare a fare trailrunning.

1. Scarpe da trailrunning

Se le scarpe sono l’unico prodotto tecnico necessario a chi si avvicina alla corsa, lo sono ancor di più quando si tratta di avvicinarsi al trailrunning. Sterrato, sabbia, ghiaia, pietre, radici, foglie, fango sono il fondo naturale sul quale ci si trova a correre in montagna, già a quote modeste. Servono quindi scarpe che abbiano buon grip, solitamente con suole tassellate e con mescole adatte alle diverse condizioni meteo, buona protezione nell’intersuola per attutire le asperità, stabili e contenitive per consentire al piede di rimanere sempre in appoggio anche nelle condizioni più precarie, tanto in salita quanto in discesa. E no, andare a correre in montagna con delle scarpe da running da città non è una buona idea e aumenta il rischio di farsi male, sia in modo traumatico che da sovraccarico.

 

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2. L’abbigliamento

L’abbigliamento da trailrunning è molto simile a quello da running, almeno finché si parla di t-shirt e pantaloncini. Spesso i trailrunner preferiscono shorts a doppio strato, con lo sprinter interno che ha una doppia funzione, contenitiva per la muscolatura e di alloggio per piccoli taschini dove riporre gel o barrette. Ma fatta questa differenza poi si tratta sempre di capi in tessuto tecnico, traspiranti e a rapida asciugatura, ergonomici e leggeri, tali da non appesantire o affaticare le dinamiche di corsa. Però bisogna sempre tener conto del meteo, e una t-shirt e un paio di pantaloncini non bastano, perché al primo temporale o al primo abbassamento repentino di temperatura ci si potrebbe ritrovare in una situazione spiacevole. Per questo serve portare qualcosa in più, e per portarla serve uno zaino.

3. Lo zaino del trailrunner

Appendice immancabile di ogni trailrunner è lo zaino, che qualcuno ormai sostituisce con un marsupio tecnico posteriore. In ogni caso si tratta di zaini di volume ridotto, leggeri e impermeabili, con spallacci minimali e traspiranti, stretti per non impigliarsi in rami o vegetazione, con doppia fibbia sul petto e in vita per tenerlo saldamente in posizione e talvolta anche una sacca idrica per la scorta d’acqua necessaria per idratarsi. Ma cosa mettere dentro allo zaino da trailrunning?

4. Trailrunning: cosa portare sempre con sé

Per sapere cosa portare sempre con sé durante un allenamento di trailrunning basta fare mente locale su quello che potrebbe succedere nel frattempo.
Pioggia: allora è necessaria sicuramente una giacca impermeabile da corsa. Oggi ce ne sono di leggerissime e altamente impermeabili, che si richiudono nel loro stesso taschino e non occupano più spazio di quello di un pugno.
Freddo: una giacca di questo genere già da sola è in grado di aiutare a trattenere il calore nel caso di abbassamento delle temperature, ma anche un baselayer tecnico, sempre leggero e traspirante, potrebbe essere una buona “copertina di Linus” da avere sempre con sé se si è costretti a fermarsi per un po’ di tempo e si è sudati: anche in questo caso ce ne sono che non occupano più spazio di un pugno e pesano davvero pochissimi.
Buio: non è così improbabile, e per questo è sempre bene avere nello zaino una lampada frontale (carica, o con pile cariche verificate prima di uscire). Ce ne sono di piccolissime, leggerissime e con grande capacità di illuminazione, e costano poche decine di euro. Un vero “salvavita” della cui importanza ti rendi conto quando serve.
Fame: facendo trailrunning è facile farsi prendere dall’entusiasmo e coprire distanze anche maggiori di quelle a cui si è abituati. E poi il dislivello aumenta il consumo calorico, motivo per cui una “crisi di fame” è sempre in agguato, più di quanto non lo possa essere durante una corsa su strada. Un paio di barrette energetiche, o dei gel a rapido assorbimento, devono sempre trovare posto all’interno dello zaino, anche a costo di riportarli a casa senza averli consumati. Ah, e tra i principi del trailrunning c’è quello di non lasciare traccia del proprio passaggio, per cui carta o confezioni portali sempre a casa con te.
Sete: vedi alla voce fame. Per questo motivo gli zaini da trailrunning hanno sempre una sacca idrica da almeno 1 litro per consentirti di avere una buona scorta di acqua senza la scomodità di una borraccia.

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5. Altre cose che ti potrebbero essere utili durante una corsa in montagna

Bastoncini: anche alcuni tra i più grandi specialisti di questa disciplina ne fanno uso per superare i tratti più tecnici. Non sono fondamentali, c’è chi non li usa, e se sei all’inizio e non affronti tratti particolarmente tecnici potrebbero non servirti. Ma se correndo ti rendi conto che potrebbero darti una grossa mano comprarne un paio specifici e averli sempre attaccati allo zaino può essere una buona idea.
Occhiali: proteggere gli occhi dal sole vale in ogni condizioni, a ogni latitudine e a ogni quota. Ma in montagna vale ancor più. Un buon paio di occhiali tecnici possono non solo riparare i tuoi occhi dai raggi UV dannosi per la salute della vista ma anche consentirti una visione più nitida nei passaggi tra zone assolate e ombrose, o in presenza di riverberi e comunque in ogni situazione in cui vedere meglio significa correre più sicuri.
Cappellino: vedi alla voce occhiali. Il sole in montagna può picchiare forte, e riparare il capo con un cappellino che nel frattempo deterge anche il sudore può essere una scelta intelligente.
Orologio con navigatore: portarsi un navigatore Gps da escursionismo è un po’ complicato se stati correndo sui sentieri di montagna, però se vuoi un po’ di assistenza per scegliere sempre il percorso più indicato (o non vuoi correre il rischio di perderti) ci sono anche bellissimi sportwatch con la possibilità di caricare le mappe dei sentieri, farsi guidare nella navigazione o impostare il ritorno a casa. Costano un po’ ma sono senza dubbio dei bei gadget.

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