Tra l’attrezzatura da snorkeling le pinne rivestono una particolare importanza: sono infatti loro a permettere e rendere più facile il movimento sott’acqua, dando la spinta necessaria per avanzare e per immergersi a maggiori profondità.
Attrezzatura da snorkeling: come scegliere le pinne per immersioni
Per questo motivo bisognerebbe stare particolarmente attenti quando si tratta di scegliere le pinne da snorkeling, tenendo in considerazione tutte le caratteristiche delle pinne per immersioni e rapportandole alle proprie capacità ed esigenze.
Come scegliere le pinne per immersioni
Le pinne da immersioni e da snorkeling si dividono sostanzialmente in due grandi categorie: le pinne a scarpetta e le pinne a cingolo. Tendenzialmente le prime, che sono quelle più comuni, con la scarpetta in cui infilare il piede, sono utilizzate per snorkeling e immersioni in apnea in acque calde; le seconde invece prevedono l’uso di un calzare apposito da fissare alle pinne vere e proprie, permettono di camminare in maniera più agevole e sono più comuni per le immersioni con le bombole o in acque fredde.
Diviso il mondo dell’attrezzatura da snorkeling in queste due grandi categorie, poi ci sono altre caratteristiche da considerare.
Queste pinne a scarpetta di Aqua Lung sono morbide e leggere con delle scanalature per facilitare il flusso dell’acqua. Costano 23 euro e si possono acquistare cliccando qui.
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Consigli per acquistare le pinne da snorkeling
Divise le pinne nelle due grandi categorie a scarpetta o a cingolo, vediamo ora alcuni consigli per acquistare le pinne da snorkeling.
La grandezza delle pinne, in lunghezza e larghezza della pala, determina la propulsione: più una pinna è grande e più sposterà acqua, permettendo di procedere più velocemente in acqua. Questo però non significa che una pinna grande permetta anche di fare meno sforzo, anzi: le pinne grandi necessitano anche di maggior forza nelle gambe, soprattutto nel caso di lunghe immersioni o quando si fa snorkeling per molte ore, e potrebbero provocare crampi alle gambe; per questo per una normale attività di snorkeling si preferisce usare pinne più piccole, leggere e morbide, che assicurano maggior confort in acqua e sono più facili da trasportare. Un buon compromesso possono essere le pinne grandi traforate, che danno comunque grande propulsione ma con minor impatto sulle caviglie e di conseguenza sulla muscolatura.
Le pinne vanno provate a secco e stando in piedi: in particolare non devono stringere troppo sul piede per cui meglio una misura in più che tanto non c’è il rischio che si sfilino dal piede, piuttosto che una in meno con il rischio di crampi o fastidio durante la nuotata in acqua.
Le Cressi Palau sono pinne cingolate, quindi con l’allacciatura posteriore e da indossare con i calzari, con la pala realizzata in materiale leggero e reattivo. Costano 28 euro e si possono acquistare qui.
Prima di leggere come fare la manutenzione delle pinne da immersione potrebbero interessarti anche altri consigli per lo snorkeling
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La manutenzione delle pinne da snorkeling
Le pinne da snorkeling, come tutta l’attrezzatura da immersioni, necessita di poca ma regolare manutenzione: le pinne andrebbero lavate in acqua dolce e fredda dopo ogni immersione e poi lasciate asciugare in un luogo asciutto, al riparo dal sole, e possibilmente ventilato e non umido.
Le Mares Hermes sono pinne a scarpetta per lo snorkeling con la pala corta, ideali per i viaggi e la facilità di trasporto oltre che il comfort in acqua. Costano 19,50 euro e si possono comprare qui.
Photo credits: CC Pixabay
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