Con l’estate e le vacanze riemerge inevitabile la voglia di tuffarsi in mare e ammirarne i fondali. E senza andare nei paradisi tropicali dello snorkeling o del diving ci si può recare in alcune tra i posti più belli dove fare immersioni in Italia. Anche senza specie esotiche le nostre coste sono comunque uno spettacolo per chi ama immergersi per esplorare i fondali e la vita marina. E se per un po’ di snorkeling basta una minima attrezzatura di base e un po’ di attenzione, se si vuole fare diving è consigliabile rivolgersi a un centro specializzato in immersioni e seguire le regole base di sicurezza e cautela del diving.
Posti più belli dove fare immersioni in Italia
Prese le dovute precauzioni e con la giusta attrezzatura per snorkeling o diving a disposizione, vediamo allora quali sono i posti più belli dove fare immersioni in Italia. Con regioni d’elezione Sardegna, Sicilia, Puglia, Campania e Toscana.
Sardegna
In Sardegna sono due i paradisi delle immersioni. Uno è Capo Caccia, e in particolare la Grotta di Nereo, proprio sotto al promontorio calcareo di Capo Caccia nei pressi di Alghero. Bisogna immergersi tra i 15 e i 30 metri di profondità per trovare la cavità marina sommersa più grande del Mediterraneo e di tutta Europa. Una galleria principale lunga 300 metri da cui si diramano tunnel e camere secondarie per complessivi 500 metri popolati da cernie, saraghi, scorfani e triglie ma soprattutto dal corallo rosso. E oltre alle immersioni in profondità la zona di Capo Caccia è amatissima dagli appassionati di snorkeling, trekking e arrampicata.
L’altro hot spot delle immersioni in Sardegna è l’Isola di Tavolara, e precisamente alla Secca del Papa proprio di fronte a San Teodoro. Questa è un’oasi naturale protetta popolata da bellissime di gorgonie, cernie giganti e murene.
Sicilia
In Sicilia c’è senza dubbio il miglior posto per le immersioni in Italia, cioè Ustica. Ma anche Lampedusa e Palermo sono destinazioni perfette per chi ama il mondo subacqueo.
Ustica è dal 1986 la prima riserva marina protetta d’Italia, con 13 siti di immersione tra i più affascinanti del Mediterraneo. A 500 metri al largo della costa nord di Ustica si trova la Secca della Colombara, dove ammirare cernie, dentici, stelle e spugne marine, ricci di mare, polpi e grandi banchi di ricciole, barracuda e murene. E per chi ama i relitti di navi ce n’è anche uno di un mercantile arenatosi a 24 metri di profondità e spezzatosi con il suo carico di marmo.
Lampedusa è famosa tra gli appassionati di diving per la statua in bronzo della Madonna del Mare, a sud dell’Isola dei Conigli.
E poi Palermo, o meglio la Secca della Formica, a circa un miglio dal porto di Porticello: è come una montagna che sprofonda per 60 metri nel mare i cui fondali sono ideali per chi è alle prime esperienze con il diving e lo snorkeling.
Puglia
In Puglia sono due gli spot per appassionati di immersioni. Uno è la Secca del Faro di Gallipoli, una immersione piuttosto impegnativa per ammirare il corallo nero, le aragoste e il riccio matita da fare con la guida di uno dei centri diving locali.
Le Tremiti, con il loro Scoglio dell’Elefante in prossimità della Punta di San Domino, sono la destinazione perfetta per chi vuole abbinare trekking e snorkeling su fondali profondi al massimo 2 metri.
Campania
Il Parco sommerso di Baia, a nord del golfo di Napoli, è definito anche come la Pompei sommersa. È una ventennale area marina protetta e rappresenta il sito archeologico sommerso più importante d’Italia. Il valore storico archeologico e l’ottimo stato di conservazione dei reperti archeologici ne fanno un unicum in tutto il Mediterraneo: galleggiando in acqua si possono ammirare mosaici, tracce di affreschi, sculture, tracciati stradali e colonne sommersi a circa 5 metri di profondità .
Toscana
Infine la Toscana, con l’Elba e Giannutri sugli scudi. Il Parco Marino dell’isola di Giannutri fa parte del cosiddetto Santuario dei Cetacei, l’enorme area marina tra Liguria, Toscana e Sardegna. E sull’isola di Giannutri c’è davvero l’imbarazzo della scelta per trovare òe insenature più belle.
Sull’Isola d’Elba i punti di immersione sono davvero numerosi. Il migliore probabilmente è il sito del relitto dell’Elviscot, una piccola nave naufragata nel 1972 tra 8 e 12 metri di profondità e dentro la quale è possibile entrare visitando la sala macchine e il corridoio che conduce alla plancia di comando.
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