Il kayak da mare è un particolare tipo di canoa derivata dalle imbarcazioni che storicamente gli eschimesi utilizzavano per muoversi e cacciare, ha un ponte chiuso che, unito all’utilizzo del gonnellino paraspruzzi, non permette all’acqua di entrare, una forma bassa e affusolata per essere veloce e offrire poca resistenza al vento, e una pronunciata chiglia che permette di mantenere la rotta e – entro certi limiti – di navigare anche tra le onde.
Per certi versi la canoa è come la bicicletta, la puoi usare per andare a comprare il giornale, per fare lunghe uscite in giornata o la puoi attrezzare con le borse per stare in giro settimane.
Così la canoa; si può fare un giro davanti alla spiaggia oppure, con l’attrezzatura e le competenze giuste, si possono fare lunghi percorsi di trekking nautico, esplorando le coste, infilandosi nelle grotte, scoprendo spiaggette isolate, ammirando il mare nella sua veste più bella e selvaggia.
Come è fatto un kayak da mare
Il kayak può essere realizzato in polietilene – economico, pratico, robusto – o con materiali compositi quali vetroresina, kevlar o carbonio che permettono una maggiore leggerezza e velocità rispetto alla plastica.
Per la progressione si utilizza una pagaia a doppia pala che può essere di tipo “moderno” con le pale a cucchiaio incrociate realizzate con materiali leggeri come il carbonio, del tipo che si utilizza per l’agonismo, o la tradizionale pagaia di legno groenlandese stretta e lunga, come quella che utilizzavano gli eschimesi.
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In cosa consiste un Trekking Nautico
Come per i trekking a piedi, il Trekking Nautico consiste in un percorso, di uno o più giorni, che permette di seguire la costa del mare, di fare il giro di un’isola o, volendo, di esplorare un grande lago. Il kayak da mare dispone solitamente di almeno due gavoni che consentono di stivare tutto quello che serve per un viaggio di più giorni come indumenti di ricambio, scorte di alimenti e di acqua, accessori vari e, nel caso si voglia fare del campeggio nautico, anche tenda, sacco a pelo, materassino, fornelletto ecc.
Dal Trekking al Campeggio Nautico
Il tema del campeggio nautico è piuttosto delicato dato che in molti luoghi lungo le coste, specialmente se in aree protette, è vietato il campeggio; va detto però che chi fa del trekking nautico non “campeggia” ma “bivacca”, ovvero ha bisogno di fermarsi per passare la notte e poi ripartire. Inoltre bisogna sottolineare che chi pratica il kayak da mare normalmente ha un grande rispetto per la natura e quindi non lascia traccia del suo passaggio e, quando può, porta via anche i rifiuti lasciati da altri.
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Quanti km si possono percorrere con un kayak da mare
Per quanto riguarda le percorrenze, se il mare e il vento lo permettono si fanno circa 5 km all’ora e in un giorno, con un’andatura turistica e facendo lunghe soste, si percorrono circa 30 km anche se, forzando, se ne possono fare pure il doppio. Attenzione però perché, se non ci sono condizioni meteo-marine favorevoli, avventurarsi lontano dalle spiagge frequentate può diventare molto pericoloso.
La cosa più importante è affrontare il mare con le dovute attrezzature, capacità e informazioni, e per questo è indispensabile rivolgersi a esperti riconosciuti dall’Associazione Italiana Kayak da Mare, seguirne i corsi o partecipare ai raduni.
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