Per assaporare l’adrenalina del windsurf, non serve essere Flavia Tartaglini. A ricordarcelo è – sorridendo – la stessa surfista romana in forze alla Sezione Vela Fiamme Gialle che, come degna erede della grande Alessandra Sensini, si è recentemente qualificata per i Giochi di Rio 2016, dopo un paio di stagioni ai vertici della categoria. Con una (preannunciata) calda estate in arrivo, abbiamo chiesto alla bionda velista azzurra qualche consiglio per tutti coloro che vorranno avvicinarsi alla tavola a vela durante le ferie, al mare o al lago.
Il windsurf è uno sport per tutti
Ma non bisogna muovere i primi passi con la filosofia del fai da te. Ci si deve affidare a una delle tante scuole affiliate alla Federvela in tutta l’Italia. All’inizio si debbono apprendere nomi e direzioni dei i venti e imparare a mantenere l’equilibrio sulla tavola. In questa fase l’affiancamento di un istruttore qualificato aiuta ad accorciare i tempi di apprendimento, lavorando in tutta sicurezza.
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Essere disposti a fare tanti bagni
Uno sport più bagnato del winsurf, escludendo nuoto e tuffi, forse non c’è: le accelerazioni della tavola sono fulminee e gli schizzi d’acqua arrivano dappertutto ma anche per i più esperti è facile perdere l’equilibrio, il rischio di finire in acqua è sempre dietro l’angolo.
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Riflessi pronti e pochi muscoli
Fare windsurf richiede prontezza di riflessi (che poi si migliora con la pratica) ma non un fisico da body building né una preparazione specifica, perchè esistono tipologie di tavole e di vele da scegliere in base al proprio peso e altezza: “noi surfisti in palestra ci andiamo poco, la vera palestra, per noi, è la tavola stessa. Durante un allenamento saliamo e scendiamo in continuazione dalla tavola, tirando su e giù la vela migliaia di volte, difficile non mantenere la linea.
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Proteggersi dal sole
Per essere un surfista rispettabile si deve sfoggiare un incarnato color mogano in virtù delle ore di esposizione al sole. Ma è anche vero che non c’è un surfista che non si protegga dal sole prima di uscire in mare. Come? Usando una buona crema solare e indossando una maglia in lycra che schermi dai raggi UV e, al tempo stesso, mantenga i muscoli alla giusta temperatura anche quando si è bagnati e infreddoliti dalle raffiche di Maestrale.
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Preferire un’alimentazione varia e leggera prima scendere in acqua
Durante un’uscita sulla tavola si fatica tanto, si consumano parecchie energie. Pertanto è consigliabile introdurre un idoneo quantitativo di calorie un’ora prima di andare in acqua, mangiando cose leggere e varie. Per l’estate, ad esempio, l’ideale è un piatto di pasta fredda, condita con tonno, olive, pomodorini di Pachino che contiene carboidrati, proteine e fibre.
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Osservati questi piccoli ma fondamentali accorgimenti, sarà possibile godere in pieno delle sensazioni che regala questa disciplina all’aria aperta, scongiurando la noia da settimana enigmistica che spesso ci coglie sotto l’ombrellone.
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