Come sono fatte le scarpe da Swimrun: le prime sono le Salming OT Comp

come-fatta-una-scarpa-da-swimrun-le-salming-ot-comp-suola

Per affrontare corsa e nuoto senza fermarsi servono leggerezza, adattabilità e una suola ad hoc. Ora sono arrivate sul mercato le OT Comp, della svedese Salming.
Vediamo come sono, cercando di capire che caratteristiche devono avere le scarpe giuste per questa attività sportiva in crescita.

Come sono fatte le scarpe da Swimrun: le prime sono le Salming OT Comp

Lo swimrun è una nuova disciplina sportiva che consiste in gare di corsa e nuoto a frazioni alternate e senza zone di cambio. Le gare possono essere di lunga o media percorrenza, con anche una decina di cambi: si corre e poi ci si tuffa in acqua senza fermarsi, quindi chi lo fa deve rispettare questa regola, che significa essere capace di macinare chilometri in strada con la muta addosso e di nuotare con le scarpe ai piedi.
Qui un video della gara Swimruncheers 2017, che quest’ano si terrà a Stresa il 9 giugno:

Al di là dell’aspetto competitivo, lo swimrun è una disciplina in crescita anche perché costituisce un ottimo modo per fare esercizio aerobico e mantenersi in forma in mezzo alla natura, specie in estate.

 

Come deve essere fatta una scarpa da swimrun

Leggerezza, versatilità, trazione e grande grip. Le scarpe adatte a gare o allenamenti di swimrun devono avere queste caratteristiche. Chi fa questo sport deve poter affrontare il cambio repentino di terreni e di condizioni, dunque non si può derogare su trazione e adattabilità alle superfici. E non si può pensare di utilizzare delle normali scarpe da running o trail running, siamo proprio in un altro sport.
come-fatta-una-scarpa-da-swimrun-le-salming-ot-comp-mare

Una delle chiavi delle calzature da swimrun è il battistrada, che deve avere un disegno pensato per dare stabilità nella zona dell’arco plantare, dati i diversi ostacoli che si possono incontrare. Fondamentali anche i tasselli nella zona della punta, che servono per dare trazione e penetrare con sicurezza nei terreni fangosi e nelle zone umide a ridosso dell’acqua.
Infine è importante un design che risolva il problema dell’autopulizia della suola, datri i continui cambi di superficie e di umidità.

Salming OT Comp, le prime scarpe da swimrun

Salming è un marchio svedese specializzato nel running ad alte prestazioni. È il primo a cavalcare l’onda dello swimrun realizzando una scarpa in collaborazione con Michelin, proprietaria di una tecnologia per le suole che sta avendo diversi riscontri nel mondo delle calzature da running e da escursionismo.

come-fatta-una-scarpa-da-swimrun-le-salming-ot-comp-still

 

Leggera e anfibia

La proposta di Salming è una calzatura anfibia molto leggera (265 g), con un battistrada studiato per garantire una forte autopulizia e un grip disegnato per affrontare le superfici bagnate e scivolose. È stato costruito con una mescola ‘fiber lite’: tramite la fusione a caldo di fibre e gomma si ottiene un battistrada dal peso ridotto, flessibile e stabile, proprio per adattarsi a diversi tipi di terreno.
In questo senso le scarpe svedesi si possono usare anche per fare orienteering, quando si incontrano zone umide

I tasselli

I tasselli si ispirano a pneumatici Michelin per mountain bike e motocross, possono deformarsi quando entrano in contatto con il suolo e riprendere poi la forma iniziale, per dare ottimizzare l’aderenza e l’uscita dal fango.

L’intersuola

L’intersuola, mediamente ammortizzata, ha drop di 4 mm e il sistema Torsion Guidance System 62/75° di Salming, progettato per permettere al piede di flettersi nel modo e nei punti corretti.

come-fatta-una-scarpa-da-swimrun-le-salming-ot-comp-corsa

 

La tomaia

La tomaia è in mesh leggero per offrire drenaggio dell’acqua e traspirazione. Le aree laterali più esposte, a rischio strappo e usura a causa del terreno accidentato, hanno rinforzi per proteggere il piede e la scarpa.

I prezzi

Le Salming OT Comp sono in vendita al prezzo ufficiale di 160,00 Euro. Ma si possono trovare anche a prezzi inferiori.

 

LEGGI ANCHE

Le traversate a nuoto in acque libere più difficili (e belle) al mondo

Le differenze tra nuotare in piscina e al mare

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...